La vagina, tutto quello che c'è da sapere sull'organo sessuale femminile

di Laura De Rosa

Una guida per scoprire cos'è la vagina, come distinguerla dalla vulva, quali sono le infezioni che la colpiscono più spesso e tante altre curiosità a tema.

Indice

La vagina è la parte interna del tratto genitale femminile, spesso confusa con la vulva, che è invece la parte esterna. La vagina inizia all'altezza della vulva e arriva fino alla cervice con una misura approssimativa di 8 cm, che varia da donna a donna. Le pareti della vagina sono vicine l'una all'altra, difatti essa risulta chiusa, ma può essere penetrata tramite un orifizio stretto posizionato all'ingresso dell'utero, attraverso il quale passano il flusso mestruale e gli spermatozoi.

La forma della vagina è piegata e se nell'estremità inferiore risulta obliqua, nell'estremità superiore risulta orizzontale. Le pareti sono elastiche e grazie a questa caratteristica, permettono al pene di penetrare e al bambino in pancia di nascere. Altra cosa è l'imene, che separa la vagina dalla vulva: si tratta di una piega di mucosa sottile, che si lacera in seguito al primo rapporto sessuale o durante l'esercizio di alcuni sport.

Di seguito scopriamo tutto ciò che c'è da sapere sulla vagina, su come è fatta, le tipologie e le dimensioni, le infezioni più comuni che la colpiscono e tante altre curiosità a tema:

Vulva e vagina non sono la stessa cosa!

Vulva e vagina vengono spesso confuse tra loro ma in realtà sono diverse e capendo com'è fatta la vagina, si può imparare a distinguerle con maggiore chiarezza. Innanzitutto c'è da dire che la vagina non è esterna e quindi non può essere osservata a occhio nudo, come la vulva. Solo separando leggermente le grandi e piccole labbra, è possibile intravederla, si tratta infatti di un organo interno.

Pertanto il centro del piaceretanto decantato è la vulva, non la vagina, ed è sempre la vulva ad includere i vari organi sessuali esterni come le piccole e grandi labbra, il clitoride, il monte di Venere e via dicendo. A proposito di clitoride, esso si trova sulla parte superiore della vulva un po' coperto dalle grandi labbra. È attraverso la sua stimolazione che raggiungiamo l'orgasmo femminile.

Tornando alla vagina, essa rappresenta anche la parte conclusiva del canale del parto, da cui escono le mestruazioni, e in essa penetra il pene durante il rapporto sessuale. Grazie all'eccitazione la vagina infatti si lubrifica sebbene in generale sia quasi sempre umida, a differenza della vulva.

Come è fatta la vagina

Com'è l'anatomia della vagina? Partiamo dalla definizione dell'organo che è un canale muscolo-membranoso teso a collegare i genitali esterni, ovvero la vulva, all'utero. La sua lunghezza approssimativa è di 8-10 centimetri, risulta un po' obliqua e se nella parte superiore si inserisce nel collo dell'utero, nella parte inferiore si apre nel vestibolo della vulva. Questo canale non è statico, si modifica a seconda delle condizioni ma rimane generalmente bagnato grazie al fluido dei plessi venosi della parete vaginale. Durante i rapporti la lubrificazione aumenta ulteriormente perché i vasi venosi si dilatano a causa dell'eccitazione.

La zona chiamata volta vaginale o arco vaginale si trova nella parte opposta rispetto al canale vaginale e corrisponde al punto in cui la vagina si fissa sul collo dell'utero. Lo sperma si raccoglie proprio qui, nella volta, e gli spermatozoi risalgono poi verso l'orifizio uterino nel canale cervicale, entrando nelle tube di Falloppio per fecondare l'uovo.

L'orifizio vaginale, dalla parte opposta della vagina, quella che dà verso l'esterno, è attorniato dall'imene, una membrana di tessuto connettivo più o meno grande e spessa, che viene solitamente rotta durante il primo rapporto. Monte di Venere, piccole labbra e grandi labbra, clitoride, vestibolo vulvare non fanno invece parte della vagina ma della vulva, che è l'organo esterno cui si deve il piacere.

Le dimensioni della vagina

Le dimensioni della vagina sono di 6-7-8 cm, sebbene attraverso le labbra tenda ad allargarsi. Durante il rapporto sessuale, per via dell'eccitazione, la vagina si modifica un po' divenendo più flessibile e umida, e quindi più capace di dilatarsi tanto da raggiungere anche i 10 cm di lunghezza. Anche durante la gravidanza subisce modifiche allargandosi spontaneamente.

Queste leggere differenze nelle dimensioni non incidono molto sulla penetrazione e - fra l'altro - non è alle dimensioni che si devono gli appellativi di vagina stretta e rilassata, che dipendono semmai dai muscoli che la attorniano. Questi ultimi infatti possono perdere tono incidendo sulla rilassatezza della vagina e sul piacere sessuale, ma esistono appositi esercizi per tonificarli e recuperare il piacere.

Tipi di vagina

Quanti tipi di vagina e forme esistono? A seconda degli studi e delle varie ricerche ne sono stati individuati numerosi, noi ci limiteremo a elencarvi i 5 più famosi, individuati dall'estetista Mel, intervistata da un sito americano sull'annosa questione:

  • Miss Barbie, una conformazione poco frequente in cui le piccole labbra risultano inserite nelle grandi labbra ed entrambe riposano contro l'osso pelvico.
  • Miss Amazzone, in cui l'apertura vulvare si allarga nella parte superiore tanto da lasciar intravedere le piccole labbra, chiudendosi man mano che si va verso l'estremità inferiore. Le piccole labbra in questo caso non si estendono oltre le grandi labbra.
  • Miss Tenda, in cui le piccole labbra fuoriescono oltrepassando le grandi labbra, sporgendo in modo più o meno evidente a seconda dei casi. A quanto pare sono le vagine più diffuse.
  • Miss Pesca, una conformazione simile a Miss Barbie in cui però le labbra pendono verso l'osso pubico e quelle situate sul lato inferiore, risultano più o meno sottili.
  • Miss Tulipano, in cui le piccole labbra sporgono attraverso le grandi labbra come un fiore che sboccia.

Orgasmo vaginale

Cos'è l'orgasmo vaginale? Secondo alcuni è pura fantasia, secondo altri è realtà. Meno conosciuto rispetto all'orgasmo clitorideo, che dipende dalla stimolazione del clitoride, secondo varie ricerche a tema può essere raggiunto con una penetrazione vaginale e una stimolazione profonda del punto G, che non è situato nella vulva, ma all'interno della vagina, protagonista del famoso Libro della Vagina, in cui ne sono svelati tutti i segreti, al di là dei tabù.

Punto G ed eiaculazione femminile

A proposito di punto G, argomento di continui dibattiti - alcuni esperti sostengono non esista -. sarebbe una protuberanza posizionata nella parte anteriore della vagina a 5 cm dalle labbra. Per individuarlo bisogna necessariamente rilassarsi e sdraiarsi a pancia in su, inserire le dita nella vagina piegandole da un lato e dall'altro finché non si incontra un'area rugosa di forma tonda.

Non è detto che toccare il punto G sia da subito piacevole, inizialmente potrebbe dare un po' di fastidio, e per questo gli esperti consigliano di abituarsi man mano. Tuttavia c'è anche da dire che l'orgasmo vaginale non viene raggiunto da tutte le donne, la maggior parte delle quali prova solo l'orgasmo clitorideo e sono ancora molte le teorie che sfatano questo "mito", sostenendo che sia una bufala.

In ogni caso, che si tratti di orgasmo clitorideo o vaginale, alcune donne mentre lo provano sono capaci di eiaculare, è il cosiddetto fenomeno dello squirting, emissione di liquido trasparente. Pur trattandosi di un fenomeno che a quanto pare non serve dal punto di vista biologico, presenta alcuni vantaggi perché permette di scoprire delle potenzialità del corpo inespresse, soprattutto mentre si tenta di raggiungere l'eiaculazione perché il viaggio, in questo caso, è forse più interessante della meta.

Ma come si ottiene l'eiaculazione femminile? A meno che non arrivi in modo spontaneo, è necessario praticare quotidianamente i cosiddetti esercizi di Kegel atti a contrarre e rilassare i muscoli vaginali, al fine di aumentare l'intensità dell'orgasmo ed espellere il liquido delle ghiandole di Skene, ottenendo un'eiaculazione molto simile a quella maschile.

Vagina e lubrificazione

Come lubrificare la vagina? La lubrificazione vaginale è molto importante e in realtà non si verifica solo durante i rapporti sessuali ma avviene in modo spontaneo attraverso la produzione di un fluido naturale da parte degli organi genitali. Questa lubrificazione è costante e aumenta sia durante l'eccitazione che in prossimità dell'ovulazione. Il fluido contiene varie sostanze come piridina, acqua, acido lattico, urea, chetoni e così via, non ha sempre la stessa consistenza né stesso sapore, odore e colore.

Ha una certa acidità, normalmente il PH è compreso fra 3,8 e 4,5, e può variare in caso di malattie. Se la lubrificazione non è sufficiente, si verifica la condizione chiamata secchezza vaginale, che può essere corretta ricorrendo ad appositi lubrificanti artificiali.

Le più comuni infezioni vaginali

Le infezioni vaginali possono dipendere da vari fattori, batterici, fungini o virali, e colpiscono i genitali della donna diffondendosi a volte nelle zone limitrofe. Nella maggior parte dei casi si tratta di infezioni contagiose, e per questo è sempre consigliabile proteggersi durante i rapporti onde evitare di trasmetterle, e ovviamente detergere adeguatamente le zone intime.

Alcune di esse sono particolarmente diffuse, per esempio la candida, la gardnerella, l'herpes, ed è quindi opportuno saperle riconoscere per poterle sia prevenire che combattere nel modo giusto, onde evitare che peggiorino nel tempo.

Candida

La Candida albicans è un micete che vive nella flora batterica intestinale, è quindi innocua finché non cresce a dismisura provocando i tipici sintomi dell'infezione, quali bruciore, prurito, perdite vaginali biancastre, dolore durante la minzione, a volte eritema.

Si può prendere tramite contatto sessuale o utilizzo di biancheria contaminata, e va trattata tramite antifungini per via orale e applicazione di creme e pomate o ovuli sulla zona colpita. Possono essere somministrati anche fermenti lattici per riequilibrare la flora batterica.

Gardnerella

La Gardnerella vaginalis è un batterio che fa parte come la candida della flora batterica intestinale, è quindi innocuo finché non inizia a riprodursi in modo indiscriminato a causa per esempio di abuso di antibiotici, utilizzo di contraccettivi uterini, lavaggi vaginali interni troppo frequenti, scarsa igiene.

Non sempre la gardnerella provoca sintomi, molte donne infatti non si accorgono di averla, altre al contrario rilevano alterazione del pH vaginale accompagnata da irritazione vulvare, perdite di colore biancastro e maleodoranti, bruciore. La gardnerella va trattata con antibiotici da assumere per un certo periodo di tempo a seconda dell'entità dell'infezione.

Mycoplasma

Alcune specie di Mycoplasma hominis popolano le mucose genitali delle donne e pertanto non sono sempre patogeni, se però la flora batterica intestinale perde il suo equilibrio, possono diventarlo.

In questi casi il Mycoplasma, che si trasmette per via sessuale o per contatto con la madre affetta al momento del parto, può provocare infezioni vaginali accompagnate da sintomi come prurito, bruciore, secrezioni vaginali. La terapia per combatterla è a base di antibiotici con azitromicina e doxiciclina, in grado di annientare il batterio.

Tricomoniasi

La tricomoniasi è una malattia provocata dal Trichomonas vaginalis, protozoo che si trasmette a contatto con abiti, asciugamani, biancheria infetta o per via materno fetale.

Il parassita causa un'alterazione nella flora batterica vaginale provocando sintomi più o meno riconoscibili, tra cui prurito vulvare, cervicite, dolore mentre si urina, perdite vaginali di colore giallo o verde e dall'aspetto schiumoso, bruciore, rendendo il pH vaginale lievemente alcalino. La terapia prevede l'utilizzo di farmaci specifici da farsi prescrivere dal medico.

Herpes

L'Herpes genitale è provocato da un virus, l'Herpes simplex, che provoca lesioni papulose sulle parti intime accompagnate da dolore. Si trasmette per via sessuale specialmente se si è in una condizione di stress o debolezza generale. Per combatterlo bisogna assumere appositi farmaci antivirali per via sistemica o da applicare sulle parti intime.

Come depilare la vagina: pro e contro

La vagina depilata, anche se sarebbe meglio usare il termine vulva, ha un suo fascino ma esistono sia pro che contro della depilazione. Difatti alcune cerette e rasoi risultano particolarmente aggressivi e possono pertanto provocare irritazioni in queste aree così delicate. La scelta del prodotto giusto è quindi di fondamentale importanza.

Per quanto riguarda lo stile, esistono innumerevoli possibilità che dipendono dai gusti personali. Le tendenze più quotate degli ultimi tempi promuovono la depilazione totale che permette di lisciare completamente l'inguine, si tratta della cosiddetta depilazione Hollywood, molto amata dalle star. Certo è che eseguirla senza rischi non è semplicissimo perché è piuttosto invadente ed è quindi preferibile affidarsi, nel farla, a mani esperte.

Altra cosa è la depilazione americana che prevede la rimozione dei peli laterali e della parte superiore ottenendo una forma a triangolo. D'altra parte la ceretta francese permette di rimuovere tutti i peli tranne una striscia sul pube e infine come dimenticare la ceretta brasiliana, che rimuove tutti i peli ad eccezione di un piccolo triangolo sul monte di Venere. E per chi non ne ha abbastanza, ci sono anche le forme personalizzate.

Ma veniamo a come depilare la vagina con un elenco dei metodi più frequenti:

  • La ceretta che può essere applicata sia a freddo tramite le apposite strisce che a caldo, facendola scaldare in uno scaldacera e applicandola con una spatola e delle strisce. Meglio in tal caso puntare su prodotti delicati per evitare di irritare le zone intime.
  • Il rasoio elettrico particolarmente efficiente, delicato, rapido nell'utilizzo, ideale per depilare bene la parte intima. Ne esistono di varie tipologie, alcuni più delicati e pensati appositamente per le aree come questa, altri più spartani da evitare.
  • Rasoi classici con lamette, che a loro volta possono essere di varie tipologie. Il rasoio è il metodo meno delicato e richiede ritocchi settimanali della zona inguinale per rimuovere le ricrescite.
  • Il laser, che è il metodo più costoso ma d'altra parte anche quello che permette un'eliminazione completa dei peli.

Detto questo, quali sono i pro e i contro della depilazione intima?

  • I pro riguardano in particolare l'igiene perché la depilazione permette di mantenere più pulita l'area, soprattutto durante le mestruazioni, inoltre in estate consente di indossare costumi di ogni tipo. Per non parlare del fattore estetico che privilegia, perlomeno alle nostre latitudini, la "vagina" depilata, e il fattore erotico, sembrerebbe infatti che una vagina senza peli sia più ricettiva nei confronti degli stimoli sessuali.
  • I contro riguardano il dolore e le possibili irritazioni dovute alla depilazione con comparsa di arrossamenti, prurito e altri fastidi. E addirittura secondo un recente studio svolto a Nizza, la rimozione dei peli pubici causerebbe un aumento del rischio di trasmissione sessuale di malattie cutanee.