Il Bondage e i suoi fratelli: tutto quello che c'è da sapere sulle pratiche erotiche del BDSM
di Redazione FrasixDal Bondage allo Shibari, il variegato universo del BDSM per vivere nuove esperienze e rafforzare la complicità con il partner.
BDSM: che cosa si cela dietro l’acronimo di Bondage e Disciplina (BD), Dominazione e Sottomissione (DS), Sadismo e Masochismo (SM)? Un macrocosmo di almeno un centinaio di pratiche e situazioni erotiche che, lontane da considerazioni moralistiche e patologie mentali, toccano solo incidentalmente la sfera della sessualità. La ricerca di sensazioni fisiche molto forti che possono arrivare fino al dolore, l’assunzione di un ruolo specifico tra adulti consapevoli e consenzienti e l’eventuale uso di strumenti appositi come i sex toy, riassumono la vera dichiarazione d’intenti. Il fine ultimo non è solo quello di raggiungere il personalissimo acme passando dalla classica soddisfazione dell'eros ma è quello di esplorare e vivere un forte appagamento mentale con la realizzazione di particolari fantasie e bisogni che alimentano il desiderio.
B come Bondage, visto come tecnica che lega, costringe e riduce in volontaria schiavitù tramite corde o strumenti appositi. D come Dominazione, che si si riferisce al piacere di pilotare le sensazioni e la volontà del partner, disciplinandolo anche attraverso le imposizioni di regole e punizioni. S come Sadismo: qui privo di ogni sulfurea e negativa connotazione, è una filosofia che mette alla prova sé stessi e il partner in uno scambio di emozioni fisiche forti e coinvolgenti senza recare sofferenze non concordate. M come Masochismo in cui si sceglie di ampliare il proprio bagaglio sensoriale tramite stimoli che provocano dolore o umiliazione ma che donano in realtà intensa soddisfazione. L’attrazione per la controllata sofferenza volontaria e inflitta è una delle tante motivazioni che si inseriscono nella messa in scena di questa prassi relazionale, non ultima la questione del potere tra dominatore e sottomesso. Contrizione e dominio, dottrina e appagamento dirigono quindi i desideri oscillanti degli amanti del genere che convivono in modo totale o solo episodico le proprie pulsioni tra tormento, estasi fino al sublime grazie alla produzione abnorme di endorfine, i neurotrasmettitori del piacere.
Il confine tra normalità e anormalità nella sfera sessuale umana è piuttosto labile: gli attuali studi di natura medica e psicologica fanno oramai un doveroso distinguo tra il disturbo parafilico e le parafilie. Nel disturbo parafilico l’intenso, persistente stimolo verso una sessualità atipica viene vissuto con disagio e incapacità a controllare le proprie pulsioni in situazioni quotidiane; nelle più rassicuranti parafilie tali pulsioni erotiche appartengono a soggetti perfettamente consci e in pieno accordo con i propri bisogni. La folta comunità BDSM ricerca quindi una sessualità appagante che ingloba rituali che attivano l’eccitazione tramite l’oscillazione tra sofferenza e passione, prive di problematiche derivazioni. Questo sereno sperimentare si lega quindi a oggetti specifici del mondo del Bondage e delle discipline sadomaso, che possono assumere diverse sfumature.
Le differenze nel BDSM non sono mai così nette: l’algolagnia o algofilia, la propensione al dolore, ottiene la propria soddisfazione ricercando la sofferenza fine a sé stessa, puramente fisica e non psicologica che risponde a stimoli meccanici come le frustate, la cera bollente sul corpo, le sculacciate e così via. Nelle connotazioni masochistiche, invece, accanto all'afflizione materiale coesistono desideri di sottomissione e dipendenza da un soggetto dominante, il quale vive la propria soddisfazione attraverso il controllo e l'ordine. Non tutte le varietà BDSM portano obbligatoriamente a soffrire: tra le tre categorie solo il sadomasochismo richiede in modo specifico e voluto tale finalità mentre la dominazione e sottomissione possono avere soddisfazione reciproca anche senza arrivare al senso di umiliazione o spasimo.
Ecco una guida ragionata dell'universo variegato BDSM: origini, vocabolario, giochi, attrezzature e filosofia, da sfogliare avendo sempre in mente che tutte questepratiche sono legittime solo se restano nella sfera delconsenso tra adulti.
Origini e storia del BDSM
Le origini del BDSM si perdono nella notte dei tempi: si rintracciano già nei rituali iniziatici o in quelli religiosi pre cristiani come le cerimonie nel santuario di Orthia, a Sparta. La fonte autorevole di Pausania racconta del sacrificio di giovani efebi fustigati a sangue e gementi davanti all’ara mentre la sacerdotessa controlla che l’intensità dei colpi continui senza sosta per non dispiacere la dea. L’antico libro Hindu conosciuto come Kamasutra riporta scene di eros intenso ispirato ai legami sadomasochistici. Gli antichi etruschi avevano consuetudine con questo tipo di sessualità, come si evince dalle decorazioni parietali (VI-V secolo A.C.) trovate nella "tomba della fustigazione” che, nomen omen, mostrano scene assai esplicite in cui spicca una forte componente sadica tra due uomini che sottomettono sessualmente una donna colpendola, allo stesso tempo, con una verga. Raffigurazioni simili vengono descritte anche a Pompei, nella Villa dei Misteri così come in molte raffigurazioni del martirio di San Sebastiano in cui si osserva, in chiaroscuro, il piacere estatico dato dalle incisioni inflitte.
L’immaginario BDSM si fa sempre più spazio nella società e in modo esplicito: dalla novella Fanny Hill (1749) di John Cleland in cui viene descritta in modo compiuto una scena di flagellazione erotica fino alle sottoculture “fetish” della prima metà del ‘900. Con lo sviluppo delle arti fotografiche e cinematografiche il fenomeno si arricchisce di nuove produzioni e oggetti tematici. I ritratti della Pin-up e icona Bettie Page, i fumetti gender di Eric Stanton, la rivista Bizarre, le opere d’autore di fotografi come quelle dell’incisivo Robert Mapplethorpe o le più patinate e modaiole di Nicolas Guerin e Helmut Newton appartengono al flusso contemporaneo e alla massificazione di questa categoria del gusto, con le sue derive di genere come il “gay leather movement” la passione erotica di una certa comunità omosessuale per abiti e finimenti in cuoio o il Kinky culture, dalle eccentriche e inusuali connotazioni.
La sigla BDSM appare per la prima volta e nella sua forma più compiuta nel 1992, nell’opera SM 101: a realistic introduction dello scrittore americano Jay Joseph Wiseman, saggista specializzato in materia. Film cult come Ecco l’impero dei sensi di Nagisa Ōshima, Secretary di Steven Sheinberg e Nymphomaniac di Lars von Trierhanno valorizzato e messo in luce le possibili intensità affettive e relazionali rispetto al patinato e inconcludente trittico di Cinquanta sfumature di rosso, grigio o nero, disprezzati dai veri cultori della materia per aver annacquato e reso ridicolo il loro universo.
Il sadomaso
Il sadomasochismo si riferisce agli aspetti precipui del BDSM che valutano il piacere all’interno di una scala di sofferenza emotiva e fisica consensuale. Il sadico ama e desidera provocare tale supplizio mentre il masochista privilegia l’essere soggetto sofferente e umiliato. Il primo a utilizzare le due espressioni è stato nel 1890 lo psichiatra tedesco Richard von Krafft Ebing; nel 1905 Sigmund Freudnei suoi scritti teorici, nota che le due tendenze possono convivere nel medesimo soggetto. Dalla dicotomia sadico e masochismo crea “sadomasochismo” e inserendola tra le psicopatologie.
I successivi studi sul campo e la forte corrente attivista BDSM hanno sdoganato questa nozione dalla accademica devianza di ordine psichiatrico. Tra le asperità erotico letterarie del Marchese de Sade(1740-1814) con la sua eroina Justine, si nasconde l’origine terminologica di sadismo, colto sia nel suo aspetto filosofico di libertà sia nelle descrizioni piuttosto brutali e borderline, con tratti di perversione. Il masochismo ha sempre nobili ascendenze con Leopold von Sacher-Masoch(1836-1895) e il suo romanzo di riferimento, Venere in pelliccia.
Dominatore e sottomesso nel BDSM
In una coppia che sceglie con consapevolezza e fiducia reciproca di vivere esperienze al limite, c’è chi predilige in modo netto uno specifico ruolo o chi sceglie di variare a seconda dello scenario, dell’impulso del momento. Colui che domina viene chiamato Master e ricava gioia dal comandare e guidare il sottomesso – Slave – tramite una serie di azioni volte a provocare emozioni sia piacevoli sia dolorose.
Il dominio del corpo e della mente passa anche nel raccontare le reciproche sensazioni: paradossalmente, l’attenzione dei soggetti non è rivolta a sé ma all’altro, a quello che prova e vive. La donna che ama il ruolo attivo è una Mistress o Femdom, oppure Lady; l'uomo sottomesso è uno slave, sub o bottom e coglie l’aspetto inconsueto di passività. Chi predilige entrambi i ruoli è denominato Switch.
Safe word: il sesso sicuro
Nella varietà di pratiche erotiche che sottendono un vero e proprio codice BDSM, la linea di demarcazione da non sorpassare è quella data dalle regole SSC – Sano, Sicuro, Consensuale. Gli adulti devono essere sempre lucidi, consapevoli e la comunicazione deve essere chiara, a cominciare dalla definizione dei propri gusti e soprattutto limiti. Andare oltre viene considerato un vero e proprio abuso. La parola di sicurezza (Safe word) e anche il gesto concordato nel caso il sottomesso non possa parlare sono fondamentali: devono essere scelti in anticipo, prima di cominciare le varie sessioni, essere comprensibili e, soprattutto, rispettati in modo categorico per evitare qualsiasi disagio. Altrettanto fondamentale è il post, ovvero l'Aftercare, che comprende gesti di affetto, intimità e reciproca cura dopo un’esperienza a due così forte e privata.
Soft bondage
Il Bondage è un insieme di tecniche e pratiche finalizzate all'eros attraverso la momentanea privazione del movimento – in tutto o in parte – o di un particolare senso. Questa deprivazione sensoriale rientra nella sfera sadomasochistica. Nel Soft bondage le dinamiche erotiche vanno per gradi e si usano oggetti adatti a giocosi momenti di sottomissione e dominazione.
Per intenderci, siamo più vicini alle atmosfere di Cinquanta sfumature di grigio che alla esplicita cinematografia di riferimento.
Barefoot bondage: a piedi scalzi
Il Barefoot bondage è una tipologia di soft bondage a due in cui a un giocatore vengono immobilizzati i piedi, rigorosamente nudi, con corde, lacci, cavigliere apposite. Così esposto, può permettere al partner di farsi accarezzare, solleticare o punzecchiare le estremità con piccoli strumenti come piume o bacchette appuntite. Il fine è quello della volontaria sottomissione e la scelta di un dolore controllato.
Blindfolding: il sesso con gli occhi bendati
Pratica molto soft in cui si viene bendati dal compagno in modo da essere momentaneamente privati della vista. La sensazione di non sapere che cosa sta per capitare amplifica il piacere e acuisce, per compensazione, gli altri sensi. Un modo divertente e non invasivo per avvicinarsi alla pratica BDSM.
La scelta degli oggetti è molto vasta, dal classico nastro di raso alle mascherine di vario colore.
Spanking: la sculacciata erotica
Una delle più conosciute modalità relazionali è la sculacciata, in cui i rapporti tra sottomesso e dominatore sono chiari ed evidenti.
L'oggetto di questa audace attenzione è in prevalenza il fondoschiena - ma non solo - colpito con le mani nude o con strumenti che, a seconda del gioco e dell’intensità, possono essere semplici come i giornali arrotolati e righelli oppure più sofisticati come sculacciatori di pelle o di legno.
Pet play
Nessun contatto ambiguo con un animale vero ma un travestimento di sottomissione in cui si scelgono apparati specifici che simulano le sembianze di un pet addomesticato.
Maschere a forma di cane o gatto, toys come il pony tail per il lato b, collare e guinzaglio con cui il padrone può portare in giro il proprio partner.
Hardcore bondage
Nella categoria BDSM, è la pratica più estrema che porta all’amplificazione del dolore e dello stretto rapporto tra master e slave, ora obbligati a un controllo maggiore della gestualità e dei termini di sicurezza. Un passo successivo e più complesso all'interno della vasta materia che sceglie di utilizzare strumenti più sofisticati e invasivi.
Zentai
Lo Zentai è una nuova pratica che proviene dal Sol Levante e consiste nel vestirsi completamente - testa compresa - con aderentissime tute di stoffa o di lucido latex.
La predilezione per questo materiale non è solo consuetudine dello Zentai ma di molti adepti del BDSM per la sua sua sottile sensualità che permette di esaltare il corpo e, allo stesso tempo, di sentire ogni presa e tocco del partner in modo perfetto, come se fosse una seconda pelle. Le tute possono essere sia in classico color nero sia colorate e somiglianti a eroi del fumetto.
Play piercing e caning: BDSM per i più audaci
Il Play piercing per i soggetti predisposti è l'atto del perforare parti del corpo per mezzo dell’inserimento di piercing, anelli, piccoli manufatti sottopelle non solo per una particolare estetica fetish ma per assicurarsi la liberazione indotta delle endorfine, che procurano uno stato emotivo particolare, tra eccitazione erotica ed euforia. Per evitare qualsiasi problematica di natura medica e sanitaria, questa forma di intrattenimento deve essere svolta da personale qualificato con oggetti sterilizzati e in condizioni igieniche perfette: non è infatti una metodica fai-da-te. La gradazione estrema di tale piacere è quella – piuttosto invasiva – di un rituale simile a quello dei nativi americani in cui si pratica un’incisione nella carne viva e poi si viene sospesi a una trave in modo da sollevare e tirare il lembo di pelle.
Il lato più saliente dello spanking è il Caning o bastonatura e necessita di strumentazioni come canne, bacchette o nerbi per colpire in modo particolare le natiche e la parte alta delle gambe. Tra i cultori della materia sembrano esserci in modo predominante gli asiatici, che associano la fantasia dello scolaretto disobbediente cattivo punito dal professore inflessibile alla rigida e tipica educazione scolastica nipponica.
Si prediligono attrezzi in rattan o in pelle e si seguono regole prefissate: i colpi devono avere un ritmo cadenzato e non troppo veloce, essere in numero pari, in multipli di 6 e 12 e non andare mai oltre i 36 perché potrebbero ferire in modo profondo il corpo.
Bull-busting e trampling
Vicino alle scelte del fetish, consiste nel colpire con un calcio, con le mani o con oggetti rigidi l’area genitale maschile con percosse da leggere a intense. Il godimento non consiste solo nella sofferenza ma nell'osservare il proprio partner mentre sta per urtare il proprio corpo. Per veri appassionati e temerari, è l’azione attiva dello schiacciamento e quella passiva di essere schiacciati sia nella zona del pube sia in altre parti del corpo. Una sensazione di estremo dolore non certo adatta a tutti. Si può calpestare il dominato con i piedi nudi, con i tacchi a spillo o scarpe particolarmente elaborate.
In questa esperienza si coniuga il gusto masochistico, quello fetish per le calzature o per le estremità del proprio partner.
Clinical Play
Non ha nulla a che fare con l’adolescenziale gioco del dottore ma è un match in cui il finto paziente si pone come una cavia sottomessa al volere del professionista che utilizza su di lui procedure che ricalcano quelle mediche, anche con veri e propri strumenti del mestiere come lo speculum, tubi, clisteri e così via.
Giochi erotici
Tutte le categorie BDSM hanno veri e propri giochi di ruolo di riferimento, dai più leggeri agli estremi, da scegliere a seconda dell’umore e della fantasia del momento.
Indispensabili, come sempre, una relazione di fiducia, un’atmosfera serena e le norme di sicurezza già stabilite.
Shibari: l'arte delle corde BDSM
Lo shibari o Kinbaku è la pratica Bondage con corde secondo lo stile giapponese: consiste nel creare legature dai nomi specifici sul corpo del sottomesso. Il suo inventore è l’artista giapponese **Itoh Seiu (**1882-1961) che, ritraendo modelle costrette tramite corde, sembra abbia preso ispirazione dall’arte marziale Hojojutsu che utilizza proprio dei lacci per bloccare l’avversario. Esiste anche il Western bondage, lo stile americano che si differenzia per la scelta dei legami, la lunghezza e i materiali delle corde.
Le due scuole hanno anche una diversa estetica: in quella di stampo orientale prevale una voluta asimmetria mentre in quella americana si sceglie la perfezione totale. In entrambi i casi il tratto artistico che rimane impresso momentaneamente sulla pelle è una delle prerogative di tale pratica, unito al piacere derivato dalla costrizione fisica e dalla sensazione di dipendenza dal Nawashi (colui che lega). Non necessariamente si arriva al dolore fisico ma è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi.
Strumenti erotici
I toys nella pratica BDSM sono fondamentali per rendere più vivida l’esperienza e per amplificare il dualismo piacere-dolore, dominatore – sottomesso. La scelta è ampia: dalle mascherine per il Soft bondage alle vere e proprie fruste per il Caning fino ad attrezzature elaborate per il Bondage e la deprivazione sensoriale.
Mouth gag
Le museruole per il bondage possono essere di vari tipi e materiali, a seconda dell’uso. La Muzzle gag è un vero bavaglio, in pelle o in lattice, che copre la parte inferiore del viso e ha al suo interno una gag, uno strumento che può essere una pallina o una barra, da mettere in bocca.
Il sottomesso così non può parlare. C’è anche la variante Ring gag, in cui un anello mantiene invece la bocca aperta del soggetto consenziente.
Manette, foulard, catene e corde
Per un’esperienza più soft e per chi è alle prime armi con il bondage, può utilizzare un foulard o del nastro adesivo apposito di circa 4 centimetri, che rimane più maneggevole e meno costrittivo. Da evitare in modo assoluto il filo di nylon. Per divertirsi in modo più teatrale, ci sono le manette in vari materiali, dall’acciaio al velluto al raso, fino al vistoso peluche.
Le Ankle cuffs o cavigliere, in pelle o ecopelle, servono per legare le caviglie tra loro o al letto per assumere la posizione che si preferisce. Esistono anche quelle in metallo, spesso coordinate alle polsiere per una sensazione di schiavitù più forte e d’impatto.
Le Hand cuffs o polsiere, molto utilizzate nel soft bondage, servono a bloccare i polsi del sottomesso e vengono munite di imbottitura morbida per un approccio meno aggressivo.
Le catene possono essere scelte per il loro aspetto più brutale, per il rumore e, soprattutto, per il simbolismo da animale sottomesso, per alcuni molto invitante. Per chi vuole cominciare per gradi, può scegliere i fermapollici, simili a catene ma che stringono solo la base dei pollici. In alternativa, le cinghie di cuoio, più adatte ai novellini del bondage perché esteticamente più invitanti e sofisticate.
Strumento principe dello Shibari, la corda deve essere scelta con molta cura e utilizzata da persone già esperte di quest’arte erotica.
Non deve essere mai troppo sottile per l’alto rischio di ferite ed escoriazioni. I materiali più usati sono cotone, juta e canapa. Fondamentale imparare l'arte dei nodi: in tutta Italia esistono corsi e giornate dedicate a questo genere tra fetish ed erotismo.
Harness: le imbracature erotiche
Gli Harness – traduzione di finimento – sono imbracature intorno al torace fatte di cuoio e di anelli metallici.
Sono prediletti dagli uomini per la loro estetica fetish anche se esistono anche quelle per le donne. Permettono evoluzioni e posizioni particolari per divertirsi in sicurezza.
Fruste e paddle
La frusta è l’oggetto più immaginato e utilizzato in una relazione sadomaso per le ovvie dinamiche. Non esiste un solo modello ma vi sono tante varianti a seconda dei gusti e delle necessità. La Snakewhip è la frusta serpente lunga e flessibile che provoca il classico rumore a schiocco.
La Signalwhip è più maneggevole e quindi adatta a chi è alle prime armi perché si può controllare in modo semplice. La Bullwhip è già adatta agli studiosi avanzati perché provoca più dolore. Il Flogger è il flaggellatore sadomaso per eccellenza, composto da un manico e da strisce di pelle che attutiscono i colpi e quindi più apprezzato da chi si avvicina per la prima volta a questo variegato mondo. Per l’Hard bondage ci sono gli appositi nerbi come quello di bue, da usare solo da esperti e mai in parti del corpo delicate come schiena e reni.
Nella categoria Paddle, ovvero gli sculacciatori, si trova tutto l’occorrente per un Soft bondage d’effetto e senza particolari controindicazioni.
Il Paddle assomiglia alla britannica mazza usata nel gioco del Cricket e provoca dolore controllato.
Choker e nipple clamps
i Choker o collari sono i più utilizzati nei giochi sadomaso e dagli appassionati di Pet play. Si mettono al collo e possono essere muniti di guinzaglio per amplificare la sensazione di subalternità e obbedienza.
Il più apprezzato è il modello che mantiene diritta la postura. Si trovano anche fogge eleganti, in materiali preziosi.
Le pinze e morsetti per capezzoli sono piccoli strumenti di tortura che somministrano un leggero dolore al sottomesso, per sensazioni mai provate prima. Possono essere semplici o arricchiti da piccoli pesi per giochi da esperti. Esiste anche il tira capezzoli, che stimola in modo più delicato l’aureola sia femminile sia maschile. Da usare in sicurezza e mai per troppo tempo per il rischio di danneggiare i tessuti.
Gabbia
La gabbia è lo strumento principe della costrizione nei legami sadomaso ed è letteralmente una costruzione simile alle gabbiette per uccelli che può contenere una persona in piedi o accovacciata. Per amplificare il piacere di essere sottomesso e aggiungere pathos al Pet Play. Può avere varie dimensioni e forme.
Cinture di castità
Pensando alle Chastity belt si aprono scenari medioevali di dame costrette dal proprio cavaliere a indossare questi strumenti di tortura per preservare la propria innocenza. In realtà, è uno degli strumenti più apprezzati dagli appassionati BDSM perché nega il rapporto sessuale amplificando le sensazioni di privazione temporanea, in attesa del momento propizio. Hanno varie forme e misura, possono essere in pelle o finta pelle. Per gli uomini ci sono le Chastity cage, le gabbiette per contenere l’organo genitale e impedire l’erezione.
La teoria e la pratica BDSM da questo momento in poi non avranno più segreti e, se lo desiderate, potrete vivere la gentile trasgressione del Soft bondage o diventare una Mistress:la fantasia - e la sicurezza - al potere!