Come coltivare la passiflora, la pianta dall'azione calmante

di Laura De Rosa

Una guida semplice e chiara per scoprire come coltivare la passiflora, pianta dall'azione calmante che si presta a essere piantata anche in giardino.

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Come coltivare la passiflora, pianta dall'azione calmante? Originaria dell'America centro-meridionale, ma ormai diffusa anche alle nostre latitudini, è una pianta usata sia a scopo ornamentale che terapeutico. Ne esistono 465 specie ma in Italia viene coltivata principalmente la passiflora caerulea, perché è una delle poche in grado di tollerare il nostro freddo invernale.

Viene spesso impiegata per rivestire muretti e recinzioni oppure piantata in vaso per abbellire gli interni o il terrazzo. La caerulea si caratterizza per le lunghe ramificazioni rampicanti, ha foglie persistenti oppure semi-persistenti dal caratteristico colore verde scuro. Ma ciò che la rende davvero speciale sono i suoi fiori con 5 petali e 5 sepali distribuiti intorno a una doppia corona di filamenti di colore bianco, lilla, violetto e blu. I filamenti attorniano le antere dorate, il gineco con 3 carpelli e 5 stami. Si dice che il fiore assomigli alla corona di spine di Cristo e per questo la pianta viene anche chiamata fiore della passione.

La fioritura avviene in Italia durante il periodo estivo, da giugno a settembre, mentre i frutti, che sono bacche ricche di semi, sono famosi per le loro proprietà nutrizionali. Ma non tutte le specie di passiflora sono commestibili, quelle utilizzate per la produzione di bacche sono un numero limitato, fra cui si annoverano tanto per citarne alcune la passiflora coccinea, la passiflora maliformis, la antioquiensis, la mixta, la nitida.

Di seguito tutto ciò che c'è da sapere su usi, benefici e sulla coltivazione della passiflora:

Le proprietà calmanti della pianta del frutto della passione

Il frutto della passione, noto anche come maracuja, è il frutto della passiflora, il cui nome si deve ai missionari gesuiti presenti in Sudamerica, che utilizzarono i suoi fiori per spiegare la Passione di Cristo, data la somiglianza della corolla con la corona di spine e dei pistilli con i chiodi della crocifissione. Cenni storici a parte, è bene sapere che non tutte le specie di passiflora producono frutti, ma due sono le varietà principali da cui si ricavano:

  • La passiflora edulis, che produce frutti con buccia rosso-violacea dal sapore aromatico e dalla forma ovale.
  • La passiflora edulis flavicarpa, che produce frutti più grandi dal gusto delicato e leggermente acidulo con buccia gialla.

In base alla consistenza della buccia, si capisce se il frutto di passiflora è più o meno maturo: quando è increspata la polpa è dolce, quando è dura e liscia la polpa non è ancora pronta. Sia la pianta che i suoi frutti sono conosciuti per le proprietà calmanti sul sistema nervoso. Per quanto riguarda la maracuja, sono gli alcaloidi in essa contenuti ad avere effetto antispasmodico e calmante. Per beneficiarne al meglio l'ideale è preparare un infuso con le parti verdi del frutto, sorseggiandolo prima di andare a dormire se soffrite di insonnia o durante la giornata, nei periodi in cui soffrite di stress e ansia.

Al di là dei frutti, anche il resto della pianta è utile per combattere insonnia e ansia, merito non solo degli alcaloidi, ad azione sedativa e antispasmodica, utile per rilassare i muscoli lisci dell'utero, dell'apparato bronchiale e di quello gastrointestinale, ma anche dei flavonoidi di passiflora che hanno un effetto positivo in caso di nevrosi, depressione, irritabilità, ansia.

I flavonoidi quali vitexina, iperoside, isovitexina, riescono a legarsi ai recettori delle benzodiazepine del cervello, e per questo producono azione calmante, soprattutto per i problemi di natura nervosa e per l'insonnia. Per beneficiare di queste proprietà è possibile:

  • Diluire in acqua 30 gocce di passiflora sotto forma di tintura madre, assumendo la bevanda 3 volte al giorno o prima del sonno.
  • Preparare un infuso di passiflora versando 1 cucchiaio di foglie e parti aeree della passiflora nell'acqua bollente, coprendo e lasciando il tutto in infusione per una decina di minuti. L'infuso va quindi filtrato e bevuto quando vi sentite ansiosi o nervosi, o per dormire.

Habitat e coltivazione della passiflora

La passiflora è originaria delle zone tropicali e subtropicali del Sud America e Centro America, ma alcune specie sono originarie del Nord America, dell'Asia e dell'Australia. Nel 1610 la pianta venne introdotta per la prima volta in Europa da Emmanuel de Villegas, che ne rimase particolarmente colpito durante il suo soggiorno in Messico in qualità di padre agostiniano.

Va da sé che si tratta di una pianta che ama il clima caldo, tuttavia alcune specie come la passiflora caerulea tollerano anche il freddo, purché piantate in luoghi riparati dal vento. Ma come piantare e come coltivare la passiflora alle nostre latitudini? Innanzitutto bisogna posizionarla in luoghi soleggiati, meglio a sud, dove la luce è abbondante.

Se invece intendete coltivare la passiflora in vaso, meglio sistemarla all'aperto in estate e all'interno nei mesi freddi, privilegiando luoghi con buon ricambio d'aria purché non vi siano correnti. Le annaffiature devono essere abbondanti e il terriccio sempre umido, ma non troppo. In ogni caso bisogna evitare i ristagni di acqua per non far abbassare eccessivamente la temperatura delle radici.

Ecco alcuni suggerimenti per coltivare la passiflora in vaso:

  • Utilizzare terriccio fertile mescolandolo con torba e sabbia in parti uguali. Meglio invece evitare terreni argillosi e pesanti che trattengono una quantità di acqua eccessiva, aumentando il rischio di ristagni.
  • Utilizzare vasi di terracotta o al massimo di plastica, i primi sono da preferire perché permettono alla terra di respirare meglio.
  • Concimare regolarmente la passiflora con concime liquido diluito in acqua.
  • Rinvasare ogni anno a marzo perlomeno finché la pianta non raggiunge i 30 cm, dopodiché basta eliminare 2-3 cm di terriccio superficiale sostituendolo con terriccio fresco.
  • Posizionare in vaso un sostegno perché possa arrampicarsi.
  • Potare la pianta quando si rinvasa nei mesi primaverili accorciando un po' i fusti dalla base e i rami laterali.
  • Se volete seminare la passiflora, tenete i semi in ammollo per una decina di ore in acqua calda, scartate quelli che vengono a galla e utilizzate i restanti piantandoli in un terriccio fertile mescolato con sabbia grossolana o vermiculite. Interrate i semi di circa 2-5 mm, posizionando il piccolo vaso alla luce in un luogo caldo, mantenendo il terriccio umido. Di solito i semi germogliano in qualche settimana o al massimo qualche mese. A questo punto non resta che scegliere le piantine più robuste e trapiantarle in vasi singoli.

Se invece volete coltivarla in giardino, è importante seguire questi suggerimenti:

  • Piantare la passiflora in una zona protetta dal vento esposta a sud, ben soleggiata, e possibilmente vicino a tralicci, reti, o altri sostegni che le permettano di arrampicarsi.
  • Mescolare il terreno, qualora sia argilloso, con della sabbia per migliorare il drenaggio e far scaldare più velocemente il terreno.
  • Concimare la pianta ogni settimana utilizzando concime liquido diluito in acqua, tenendo presente che alti dosaggi di potassio favoriscono la fioritura, mentre alti dosaggi di azoto tendono a far crescere le parti verdi.
  • Potare la pianta in primavera accorciando fusti dalla base e rami laterali di qualche centimetro.

In generale se vi accorgete che la passiflora perde le foglie, è molto probabile che abbia bisogno di più acqua, mentre se le foglie risultano gialle e la pianta non riesce a fiorire, evidentemente ha bisogno di più luce. Foglie ricoperte da macchie sull'estremità inferiore indicano un attacco da parte delle cocciniglie: il modo migliore per evitarlo è passare le foglie una ad una con un batuffolo di cotone imbevuto in un po' di alcool e sapone.