Dipendenza dal sesso: ecco di che cosa si tratta e come curarsi

di Redazione Frasix

La sessodipendenza è un disturbo costantemente in crescita e riguarda sia gli uomini che le donne. Vediamo quali sono le manifestazioni e le possibili terapie per uscirne.

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Con l'espressione "dipendenza dal sesso" si è soliti definire un insieme di comportamenti sessuali dalla frequenza, dall'intensità e dalla durata smodate, che possono portare ad una serie di conseguenze negative per il soggetto che ne soffre e - talvolta - anche per chi vi interagisce.

La perdita del lavoro o di una relazione sentimentale, oppure la contrazione di una malattia sessualmente trasmissibile, sono solo alcune delle situazioni in cui può incorrere un soggetto sessodipendente.

Manifestazioni comuni sono un alto e costante numero di partner occasionali e a pagamento, masturbazione compulsiva, utilizzo - altrettanto compulsivo - di materiale pornografico, sesso on line. Tutte azioni che nella mente del sessodipendente diventano un pensiero unico. Ad esserne soggetti sonosoprattutto gli uomini; spesso alla base c'è una forma di depressione o di ansia che l'atto sessuale sembra momentaneamente alleviare. Traumi irrisolti o abusi fisici subiti in passato sono abbastanza ricorrenti tra i sessodipendenti.

Sessodipendenza: sintomi e terapie

La sessodipendenza ha 4 caratteristiche principali

  • Il "craving", ovvero l'impulso irrefrenabile verso un comportamento
  • La perdita di controllo
  • La crisi di astinenza
  • La "tolerance" ovvero la necessità di aumentare sempre più le dosi del comportamento della dipendenza.

Come in qualsiasi forma di dipendenza - vedi alcol, droghe, gioco d'azzardo - il conforto temporaneo produce un vero e proprio circolo vizioso in cui chi ne è affetto, pur essendo magari consapevole della gravità della cosa, non riesce a liberarsi dal comportamento compulsivo.

Chi è dipendente da qualcosa, spesso sa quanto quell'azione sia nociva e arriva a detestarla cercando di controllarla, senza avere tuttavia la forza di liberarsene.

Le terapie per la sessodipendenza hanno molto in comune con quelle per la dipendenza da sostanze. Si può ricorrere ad un trattamento psicologico e - in alcuni casi - farmacologico.

È possibile anche scegliere di soggiornare in uncentro specifico per alcuni mesi, durante i quali verranno messi a punto dei percorsi di disintossicazione ad hoc per ciascun paziente. In Italia, una delle strutture preposte per la cura di sexual addiction è la Società italiana di intervento sulle patologie compulsive (Siipac) che ha sedi in molte città.

Il cammino può essere lungo: un anno o un anno e mezzo di terapia, seguito da controlli ogni 3 e poi ogni 6 mesi. Ma si può assolutamente guarire.

Sessodipendenza: in aumento le donne

Sebbene questo disturbo coinvolga soprattutto individui di sesso maschile, negli ultimi anni si è assistito ad un consistente aumento di donne affette da disordini sessuali. In questi casi il disturbo può manifestarsi attraverso la ninfomania, la ricerca continua di un orgasmo che non arriva e che si spera di raggiungere con un partner successivo.

Insomma, un circolo vizioso che non porta mai al conseguimento dell'obiettivo e che rischia di indurre le medesime conseguenze negative che la sessodipendenza può causare agli uomini.

I percorsi terapeutici sono i medesimi. L'essenziale è cercare aiuto il prima possibile. La sessodipendenza non è infatti un vizio di cui vergognarsi, ma una malattia da prendere in cura.