Utero retroverso: significato, sintomi e come influisce su vita sessuale e concepimento

di Redazione Frasix

L'utero retroverso non dovrebbe essere un tabù, ma una condizione con cui convivere con serenità. Molte donne, però, si chiedo se riusciranno ad avere figli oppure se ci sono conseguenze nei rapporti sessuali.

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Non tutte le donne sono uguali, anzi. Anche l'apparato riproduttivo femminile può presentarmi in modi differenti a seconda della donna, con conformazioni e posizionamenti dell'utero che possono presentarsi in modo anomalo. Le donne che hanno l’utero retroverso non soffrono, generalmente, di limitanti effetti collaterali, tuttavia questa condizione può portare a fastidi e disturbi, specialmente nell'ambito dei rapporti sessuali e delle gravidanze.

Ecco tutto quello che c'è da sapere sull'utero retroverso.

Utero retroverso: cos'è e cosa significa

Mamma spiega alla figlia cos'è utero retroversoPexels

L’utero retroverso non è né una malattia, né un difetto dell’apparato riproduttivo femminile, bensì è una condizione anatomica dell’organo femminile differente rispetto alla normalità. L’utero, nella maggior parte delle donne, è antiverso, cioè posto leggermente inclinato in avanti, verso la parete addominale.

Quando, invece, l’utero è retroverso significa che è inclinato indietro, verso la schiena. Nella maggior parte dei casi, le donne affette non hanno problemi particolari, ma è possibile che qualcuna soffra di alcuni sintomi, come fastidi e dolore durante i rapporti sessuali.

L’utero retroverso è generalmente asintomatico, pertanto si scopre di avere questa caratteristica durante una visita medica di routine dal ginecologo. L’utero retroverso si riscontra prevalentemente in donne molto magre, che sono più soggette all’abbassamento degli organi (come reni, intestino) - detto ptosi.

Utero antiflesso e retroflesso

La letteratura medica ci spiega che l’utero è fisiologicamente quasi sempre antiverso e antiflesso, ma può anche essere retroverso - come appena spiegato - oppure retroflesso. La versione dell’utero è l’inclinazione che assume quest’ultimo, in avanti verso l’addome oppure indietro.

Per descrivere la flessione si fa riferimento al rapporto tra il corpo e la cervice - ovvero la porzione inferiore dell'utero, che è rivolta in basso, verso la vagina. In altre parole, la flessione è quando l’utero è troppo piegato (si crea un grado di flessione maggiore rispetto alla cervice) in avanti - utero antiflesso - oppure indietro - utero retroflesso. In questi casi, l’utero appare, quindi, con una forma diversa, non più allungata, ma, appunto più piegata verso l’addome o verso la schiena.

Cause e sintomi dell’utero retroverso

Mal di schiena tra i sintomi utero retroverso

L’ utero retroverso è di per sé asintomatico e non provoca fastidi particolari. Diventa un problema nel caso in cui la causa che ha modificato l’inclinazione dell’utero è una patologia legata all’apparato riproduttivo femminile.

Solitamente, come afferma l'esperta sulla salute delle donne e fondatrice del Centro per il ciclo mestruale e la salute sessuale, Nicole Harlow:

L’utero retroverso si sviluppa in circa il 20% della popolazione femminile ed è tipicamente di origine genetica. Quindi chi ce l’ha, è probabile che anche la madre o la nonna abbiano l’utero in questa posizione.

Anche la gravidanza potrebbe causare l’inclinazione dell’utero indietro, per un sovraccarico dei legamento che lo sostengono. Nella maggior parte dei casi, dopo il parto l'utero ritorna alla sua posizione normale, in avanti, altre volte invece no.

Anche in menopausa, quando la donna diminuisce i suoi livelli di estrogeni, i legamenti che mantengono le aderenze dell'utero possono indebolirsi, con conseguente retroversione dell’utero.

Nicole Harlow ci dice inoltre che:

Ci sono anche altre condizioni, come l'endometriosi e i fibromi uterini, che possono anche inclinare l'utero all'indietro.

Aderenze pelviche e patologie

L'utero può essere danneggiato nei tessuti a causa di alcune malattie, tra cui l'endometriosi, infezioni, le aderenze pelviche o fibromi. Le aderenze pelviche si riferiscono al tessuto cicatriziale che può formarsi a seguito di un intervento chirurgico, che può modificare la posizione dell'utero, tirandolo indietro.

L’endometriosi è, invece, una patologia molto seria, che crea gravi danni all’utero;se non si diagnostica in tempo - dunque nei casi molti gravi - la donna potrebbe essere sottoposta anche a un intervento chirurgico per l’asportazione di tutto l’apparato femminile.

L’endometriosi, infatti, è una malattia dell'endometrio - il rivestimento dell'utero - che altera le cellule endometriali sviluppandosi così anche al di fuori. Si possono, dunque, formare delle escrescenze che aderiscono, ad esempio, esternamente alle ovaie e addirittura su altri organi - come l’intestino. Queste formazioni possono, dunque, spingere l’utero verso il retto.

Anche i fibromi - ovvero dei piccoli noduli non cancerosi che si formano nell’utero - possono rendere quest’ultimo suscettibile al ribaltamento all'indietro.

Crampi e fitte all’addome

Durante il ciclo mestruale e nel periodo premestruale, la maggior parte delle donne soffre di crampi al basso ventre, mentre chi ha l’utero retroflesso, ha più probabilità di avere dolori nella parte bassa della schiena - nella zona lombare. Ciò si verifica anche durante la gravidanza e il travaglio - il momento che precede il parto.

Utero retroverso e rapporti sessuali

Coppia a lettoPexels

Le donne con utero retroverso soffrono in molti casi di dispareunia cronica ovvero dolore durante i rapporti sessuali. Generalmente, nei casi di utero retroverso, anche le ovaie e le tube di Falloppio vengono inclinate all'indietro.

Tutte queste strutture possono essere sollecitate durante la penetrazione, generando fastidio o dolore. La cosa da fare, se si provano questi fastidi è di parlarne con il partner e con il proprio medico per accertare che il problema è legato solo alla conformazione dell’utero retroverso.

La donna può migliorare il proprio disagio durante i rapporti, sperimentando le posizioni più comode per lei con il partner.

Le posizioni sessuali migliori

Le posizioni sessuali migliori per le donne con utero retroverso sono quelle che le permettono di controllare la penetrazione profonda. Alcune posizioni consigliate sono:

  • Posizione dell’amazzone: quando la donna sta sopra di lui, in ginocchio. In questa posizione la può controllare la profondità della penetrazione al livello di comfort.
  • Posizione del missionario: quando è l’uomo che sta sopra alla donna sdraiata di schiena. Il consiglio è quello di cercare di tenere le gambe dritte e vicine per evitare che il partner spinga troppo energicamente.
  • Abbracciati, lei davanti e lui dietro: dato che anche in questa posizione la donna riesce a controllare meglio i movimenti.
  • Posizione doggie style: con una variante; la donna dovrebbe tenere la schiena un po' arcuata, sempre per riuscire a moderare la spinta dell’uomo.

Utero retroverso e concepimento

Non esistono rimostranze scientifiche a proposito del fatto che un utero retroverso possa ostacolare il concepimento in una donna. Come si legge anche in un articolo pubblicato sul Magazine della Fondazione Umberto Veronesi:

In caso di concepimento e gravidanza, invece, l’utero retroverso non rappresenta un ostacolo, né è causa di infertilità. Anche in presenza di questa anomalia, le probabilità di rimanere incinta sono le stesse di una donna con utero antiverso.

Tuttavia, come afferma la dottoressa Janet Choi, endocrinologa del sistema riproduttivo:

Se l'endometriosi o il tessuto cicatriziale pelvico è la causa dell’utero inclinato, allora potreste avere maggiori difficoltà a rimanere incinta.

Cosa succede in gravidanza?

Donna incinta con utero retroversoPexels

Durante la gravidanza, l’utero retroverso non causa problemi. Dopo il primo trimestre, l'utero cresce e si solleva dal bacino e, durante il periodo di gestazione, assume la tipica posizione a prua. Il dolore lombare, poi, è molto comune per le donne con questa inclinazione dell’utero.

Solo in rari casi questo non accade, con un maggior rischio di aborto spontaneo o, se la gravidanza va avanti, di utero incarcerato.

Quali sono i rischi gravi durante la gestazione

In una piccola percentuale di casi, l'utero in crescita durante la gravidanza potrebbe "impigliarsi" sull' osso pelvico, che costituisce tutto il bacino. Questa condizione è nota come utero incarcerato e i sintomi, di solito, si verificano tra le settimane dodicesima e la quattordicesima settimana e possono includere dolore e difficoltà a urinare. Ma si tratta di una bassa percentuale di casi.

Utero retroverso e parto

L’utero inclinato nelle donne non causa neanche complicazioni durante il parto, per cui non è detto che sia necessario un taglio cesareo. Infatti, come spiegato precedentemente, dopo il primo trimestre, l’ utero sarà cresciuto così tanto da non essere più inclinato indietro. Dopo aver partorito, non è detto che l’utero della donna torni nuovamente retroverso. Ci sono vari fattori che influenzano il riposizionamento dell’utero.

Per esempio, i legamenti che sorreggono l’organo, a seconda di quanto si sono allungati durante la gravidanza oppure il peso raggiunto alla fine dei novi mesi, che mette sotto pressione l'utero, influenzando così la sua posizione postpartum. Anche se l’utero, dopo il parto, ritorna alla sua posizione retroversa, non avrà alcun impatto sulla salute della donna né sulle sue future gravidanze.

Utero retroverso dopo il parto cesareo

L’utero inclinato non è tra i motivi per cui i medici stabiliscono che la donna debba partorire con il cesareo. La probabilità di essere sottoposta a questo intervento è lo stesso sia nelle donne con utero anteverso che retroverso.

Dopo aver partorito - sia con parto naturale, che con il parto cesareo - l’utero tornerà nella sua posizione iniziale, ma potrebbe anche rimanere anteverso.

Utero retroverso: può tornare in posizione normale?

Ribadiamo che l’utero retroverso non è una anomalia o un difetto dell’apparato riproduttivo femminile, ma una variante anatomica congenita (e in alcuni casi acquisita, dietro a patologie).

In caso di un utero inclinato congenito, non è richiesto alcun trattamento e anche la gravidanza non ne è influenzata.

Se le ragioni sono patologiche, allora il trattamento viene scelto in base alle cause del problema dal ginecologo; ad esempio, se l'utero è inclinato è causato da un’infiammazione, possono essere prescritti degli antibiotici insieme a farmaci anti-infiammatori e sessioni ad hoc di fisioterapia. Alcuni esercizi, infatti, come quelli di Kegels, servono a rafforzare i muscoli del pavimento pelvico.