Gender è un termine di cui si è sentito spesso parlare negli ultimi tempi. Facciamo chiarezza sul suo significato.
Gender è un termine mutuato dall’inglese, il cui significato in italiano sta per genere. Ciò vuol dire che fa parte di quel complesso di elementi che vanno a definire l’identità sessuale di una persona: il sesso biologico, ovvero quello con cui si è nati, il senso di appartenenza di una persona a un determinato genere indipendentemente dalle proprie caratteristiche morfologiche e infine l’orientamento sessuale che si può avere.
L’avvento della teoria gender, di un modo di intendere la sessualità da un punto di vista psicologico e culturale, scardina tutte quelle convenzioni su cui si è basata e si basa ancora in modo preponderante la società in cui viviamo. Preconcetti che stabiliscono regole antiquate e obsolete, secondo le quali una donna deve essere tale e amare un uomo e viceversa. Tutto ciò che va oltre questo rigido schematismo comporta chiusure mentali e pregiudizi.
In virtù di questo è fondamentale comprendere quanto sia complessa la sessualità e quante sfaccettature possa avere al fine di creare una società aperta e non più discriminatoria.
Gender significato
Vediamo ora più nel dettaglio cosa s’intende per gender. Quando si parla di gender ci si riferisce all’identità di genere, ovvero al senso di appartenenza di una persona all’universo maschile o femminile. Ciò significa che un individuo percepisce dentro di sé un profondo senso di mascolinità o di femminilità.
Che cos’è la teoria gender
La teoria gender è una risposta alle concezioni emancipatorie di genere, sesso e sessualità. Tale movimento internazionale opera una distinzione fondamentale tra sesso dell’individuo, riferito alla dimensione fisica dello stesso, dunque alla sua anatomia, e genere che invece riguarda la percezione che ciascuna persona ha di sé stesso come maschio o come femmina.
Tale distinzione è alla base del concetto e sottolinea la possibilità che possa esserci una discontinuità tra il corpo che si ha e il come ci si sente. Ciò significa che chi è uomo, potrebbe in realtà sentirsi donna e viceversa. Da questo deriva anche la convinzione che i ruoli maschili e femminili siano stereotipati, ovvero frutto di regole sociali.
Origine del termine
Uno dei primi studiosi ad avere impiegato il termine gender è lo psicologo neozelandese John Money in relazione al ruolo di genere, il gender role, inerente i soggetti definiti intersessuali. Questi ultimi, sebbene presentassero le caratteristiche degli uomini e delle donne, si consideravano appartenenti all’uno o all’altro sesso. Questa importante deduzione, ha introdotto il vocabolo gender, ovvero genere, per segnalare l’identità sessuale propria percepita da ogni persona e distinta da quella biologica.
A partire poi dagli anni ’90 è stato coniato il neologismo teoria del gender dagli ambienti cattolici conservatori per indicare in modo negativo coloro che si interessavano agli studi di genere. Dal loro punto di vista i sostenitori di tale concetto puntano a disintegrare la famiglia secondo la sua definizione canonica. Dunque tale termine addita in modo dispregiativo i movimenti femministi e LGBT.
Significato gender fluid
Negli ultimi tempi si è sentito parlare spesso anche di gender fluid. Molti hanno ritenuto tale definizione una semplice moda giovanile, una sorta di capriccio, uno stato confusionale che porterebbe le persone a cercare relazioni con qualsiasi partner disponibile al momento. In realtà però non è così.
I soggetti che si definiscono gender fluid non vogliono essere etichettati sotto nessuno schematismo sessuale. Non sono quindi eterosessuali, bisessuali, pansessuali o transessuali. La loro identità di genere è libera, fluisce senza alcuna limitazione ed esplorano, nel corso del tempo, tutte le possibilità. Potranno quindi sentirsi uomo, donna o no-gender.
Educazione gender significato
A partire dall’anno scolastico 2020-2021 è stato stabilito, tramite decreto, l’insegnamento a scuola della cosiddetta teoria gender. Dunque agli studenti viene spiegato come la differenza sessuale tra uomini e donne non derivi da una questione biologica bensì da un insieme di differenze sociali, comportamentali e culturali. Ciò significa che la loro identità sessuale può dipendere da una loro scelta, da un loro personale sentire che nulla a che vedere con l’anatomia.
Gender pay gap significato
Quando si parla di gender pay gap ci si riferisce letteralmente al divario retributivo di genere ovvero alla differenza salariale tra uomini e donne impiegati in un lavoro da dipendenti. Tale squilibrio rappresenta ancora il tallone d’Achille della società moderna, basti pensare che secondo l’Organizzazione Mondiale del lavoro, è pari al 20%.
Nel nostro paese, sebbene il divario sia solo del 5%, il tasso di occupazione delle donne è di appena il 42% rispetto a quello degli uomini, a fronte dell’81% della Svezia. Di conseguenza per risolvere il problema occorre rivedere i criteri secondo cui vengono praticate le assunzioni e anche il modo in cui sono svolte le valutazioni dei candidati. Il primo passo da fare sarebbe senza dubbio quello di eliminare certi preconcetti legati in primis al congedo di maternità.