Cherofobia: significato e definizione del termine

di Elisabetta Rossi

La cherofobia è la paura di essere felici. Nell'articolo vi spieghiamo nel dettaglio cosa significa.

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La cherofobia è la paura di essere felici e si manifesta in persone affette da depressione, in individui che hanno subito un trauma e anche in soggetti normali, ovvero che non presentano nessun tipo di problematica psicologica.

Questa condizione può essere fortemente limitante dal punto di vista sociale, in quanto porta ad isolarsi da tutte quelle situazioni che potrebbero suscitare emozioni belle. Le radici di un simile atteggiamento si trovano nella cultura orientale e alla base di esso c’è la convinzione che eventi avversi, in risposta ad altri felici, possano derivare dal fatto di dover scontare un karma negativo.

In occidente, l’importanza attribuita alla felicità si riscontra nella cosiddetta psicologia positiva. Essa si occupa dello studio del benessere personale, centrale per avere una buona qualità della vita. Il rifiuto della felicità può anche dipendere dalla consapevolezza che tale sensazione è fragile ed effimera e potrebbe finire nel giro di un attimo.

Non solo, il rifiuto della felicità deriva anche dalla certezza che tale emozione sia un male per tutti e renda le persone cattive.

Cosa significa cherofobia

La cherofobia, come già accennato ad apertura dell’articolo, significa avere irrazionalmente paura della felicità. Tale timore deriva dalla convinzione che a una situazione felice, segua inevitabilmente un evento negativo e avverso. Il termine deriva dalla parola greca chairo che significa per l’appunto rallegrarsi e da phobia che sta invece per paura.

Questo disturbo presenta le seguenti caratteristiche:

  • si prova ansia al solo pensiero di frequentare luoghi di divertimento come un concerto;
  • si rifiutano opportunità che potrebbero portare cambiamenti positivi nella vita a causa del terrore che scatenino qualcosa di terrificante;
  • si rifiutano attività e incontri sociali.

Chi ha la cherofobia?

La cherofobia di solito si presenta in soggetti molto chiusi e timidi, riflessivi e perfezionisti. In coloro che preferiscono dedicarsi ad attività solitarie oppure con poche persone alla volta in quanto stare in un gruppo o in posti affollati crea loro disagio.

Come viene la cherofobia?

La cherofobia è causata da una predisposizione genetica, da fattori psicosociali e ambientali e da eventi traumatici. Tuttavia la paura irrazionale della felicità pare sia strettamente legata alla depressione e all’alessitimia che consiste nella difficoltà a riconoscere, esprimere e distinguere le emozioni. Ma è anche favorita da ansia e stress.

Come si cura la cherofobia?

Il modo migliore per curare la cherofobia è sottoporsi a una terapia cognitivo-comportamentale. Grazie ad essa s’imparano a riconoscere i pensieri negativi ricorrenti e non funzionali e a sostituirli con altre convinzioni. Tale terapia serve anche a correggere un’interpretazione distorta della realtà.

Utili sono inoltre le tecniche di rilassamento, l’attività fisica, la scrittura di un diario e la partecipazione ad eventi che possono portare felicità al fine di comprendere che non ci saranno necessariamente conseguenze negative.

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