Si sente spesso parlare di agnosticismo ma cosa significa di preciso? Ve lo raccontiamo nell'articolo.
Agnostici è un termine che fa riferimento all’agnosticismo, un concetto secondo cui un giudizio o un pensiero su qualcosa viene sospeso per mancanza di prove, perché non se ne può avere una conoscenza esaustiva.
Più nello specifico quando si parla di agnosticismo ci si riferisce soprattutto all’ambito religioso. In tal senso non si esprime alcun parere sull’esistenza effettiva o meno di un’entità divina in quanto non se ne può avere una diretta dimostrazione. Solo in forma secondaria l’agnosticismo può riguardare l’etica, la società e la politica.
Cosa vuol dire essere agnostico?
Il sostantivo agnostico deriva dal greco ἀ- (a-), che vuol dire senza, e da γνῶσις (gnōsis), la cui traduzione è conoscenza. Dunque il suo significato è senza conoscenza e denota proprio la mancanza di sapere bene una determinata cosa.
In ambito religioso si riferisce all’impossibilità di conoscere Dio, di avere chiaro chi Egli sia per mancanza di esempi concreti sulla sua esistenza, di prove e spiegazioni impossibili da contestare. Il primo studioso a impiegare il termine agnostico è stato Thomas Henry Huxley in un discorso fatto per descrivere la sua filosofia. Un pensiero che rifiuta ogni conoscenza spirituale e mistica.
Per lui l’agnosticismo quindi non è un movimento religioso ma un metodo scientifico basato sull’evidenza. È una vera e propria indagine che ricerca prove.
Tuttavia l’essere agnostici ha radici molto più antiche. Bisogna infatti risalire all’epoca di Protagora prima e poi dello scetticismo che metteva in dubbio ogni conoscenza umana, ritenendola sempre debole e imperfetta.
Che differenza c’è tra un ateo e un agnostico?
Sebbene ateismo e agnosticismo possano sembrare sinonimi l’uno dell’altro, in realtà sono due concetti ben diversi tra loro.
Gli atei infatti sono coloro che negano l’esistenza di Dio anche attraverso l’obiezione alle prove storiche indirizzate a mostrarne la veridicità.
Gli agnostici invece non esprimono alcun giudizio sull’effettiva esistenza o meno di Dio per mancanza di una conoscenza adeguata sull’argomento. In altre parole per loro si tratta di un problema irrisolvibile in quanto non può essere verificato in nessun modo.
Che cosa s’intende per agnosticismo religioso?
Quando si parla di agnosticismo religioso ci si riferisce a una posizione in base alla quale l’uomo non possiede né la conoscenza né gli strumenti adeguati, materiali e razionali, per poter esprimere un parere o meglio un pensiero, sull’esistenza o inesistenza di Dio.
Tipi di agnosticismo
L’agnosticismo si distingue in tre tipologie, che si differenziano l’una dall’altra per la posizione più o meno forte relativa all’esistenza o inesistenza di Dio o di qualsiasi altra divinità religiosa.
Forte
L’agnosticismo forte riguarda i più ferrei e rigorosi sostenitori del concetto secondo cui l’uomo non sarà mai in grado di provare l’esistenza o inesistenza di una divinità, in quanto la sua conoscenza si basa sul mettere a paragone un’esperienza con un’altra di carattere soggettivo.
Debole
L’agnosticismo debole parte dal presupposto che sebbene nel presente l’esistenza o inesistenza di una divinità non possa essere dimostrata, non è detto che in futuro non spuntino fuori prove a favore dell’una o dell’altra posizione.
Apatico
L’agnosticismo apatico sostiene invece che poiché non ci sono dibattiti o prove che possano dimostrare l’esistenza o inesistenza delle divinità, il problema non ha alcun valore.