Come gestire la rabbia dei tuoi figli
di Redazione FrasixNon è sempre facile gestire le emozioni dei bambini, specie quelle intense come la rabbia. Bisogna riuscire a comunicare con loro anche quando sono così immersi in un’emozione
Urla, pianti, grida o addirittura calci e pugni: la rabbia nei bambini può assumere forme diverse e avere manifestazioni che spesso lasciano smarriti i genitori. Qual è il modo migliore di rapportarsi a un bambino arrabbiato?
Non giudicarlo
In primo luogo, dovete far capire al bambino che mamma e papà capiscono il suo stato d’animo. Non sminuite i suoi sentimenti e non giudicate le sue reazioni, anche se vi sembrano esagerate per la reale entità di un problema. Far sentire vostro figlio giudicato lo farà chiudere in se stesso e sentire incompreso. Cercate quindi di essere empatici e fategli sentire che comprendete il suo stato d’animo: “Hai ragione, è proprio una brutta situazione!”, “Al tuo posto anche io sarei arrabbiato”. Bastano poche parole per stabilire un contatto e, da lì, muoversi insieme per aiutare vostro figlio a superare la rabbia.
Chi dà l’esempio?
I bambini assimilano determinati comportamenti guardandosi intorno. Il modo in cui sfogano la loro aggressività è riflesso di un comportamento che hanno visto, e il loro principale esempio sono mamma e papà. Se vedete in vostro figlio comportamenti esagerati, chiedetevi se a casa ha assistito a dei litigi finiti con porta sbattute. Analizzate anche il vostro comportamento nei suoi confronti: quando lo sgridate alzate la voce, usate minacce di castigo? Un’atmosfera irrequieta in casa influisce sullo stato d’animo dei bambini, che sono delle spugne: assorbono l’atmosfera intorno a sé e i comportamenti degli adulti, facendoli propri. Se quindi vi accorgete che vostro figlio esprime la rabbia con reazioni esagerate, cercate di rendere il tempo che trascorre con voi sereno e di limitare discussioni e rimproveri esagerati.