10 regole per una vita sessuale felice e soddisfacente

di Redazione Frasix

Conoscersi, accettarsi, giocare, comunicare e sperimentare. Ecco 10 segreti per condurre una vita sessuale soddisfacente.

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Sesso e felicità sono due termini in stretta correlazione. Si è sempre pensato che praticare sesso regolarmente – e in maniera soddisfacente – incrementasse anche il grado di felicità di un individuo. Tuttavia ormai è chiaro quanto l'equazione risulti valida anche invertendo l'ordine: essere felici – in coppia, ma prima di tutto con sé stessi – è un fattore determinante per sentirsi appagati anche a letto.

Basti pensare a quanto può influire negativamente sul rapporto l'infelicità di uno dei due partner, lo stress lavorativo, ma anche i continui litigi che finiscono per riversarsi tra le lenzuola. Stessa cosa per chi si porta dentro traumi mai risolti come un abuso o, più semplicemente, la non accettazione di sé stessi e del proprio corpo.

L'educatrice sessuale Emily Nagoski ha recentemente spiegato in un TED quanto sia importante “creare un contesto che consenta al nostro cervello di interpretare il mondo come un luogo piacevole, sicuro e attraente”. Secondo la sessuologa esistono due strade per raggiungere il benessere sessuale: la Confidenza e la Gioia.

La prima consiste nel conoscere sé stessi, ciò che siamo, senza lasciar interferire i giudizi esterni e ciò che ci hanno insegnato come “normalità”. La gioia, invece, proviene dall'accettazione del nostro essere e della nostra realtà, anche quando pensiamo non sia conforme alle aspettative. Partendo dalle sue riflessioni abbiamo identificato 10 segreti per avere una vita sessuale felice e, ovviamente, soddisfacente.

L'esercizio dello specchio

Lo specchio riveste da sempre un ruolo fondamentale per la psicologia. Jacques Lacan, ad esempio, formulò una teoria conosciuta come Lo stadio dello specchio per spiegare l'evoluzione della percezione del sé nei bambini. Secondo lo studioso francese il bambino inizialmente percepisce la sua immagine allo specchio come estranea, appartenente ad uno sconosciuto.

Il secondo stadio corrisponde con il riconoscimento del sé, ma esclusivamente come immagine (quindi non reale). È solo durante la terza fase che il bambino si riconosce e percepisce l' “altro” come sua immagine riflessa. Anche nella sessualità lo specchio ha un ruolo simile: conoscere le proprie parti intime è un processo necessario per la totale accettazione del proprio corpo. Lontani dai pregiudizi e dalle immagini inculcate dai media.

La stessa Nagoski sottolinea l'importanza di questo esercizio, da praticare per diversi giorni: posare nudi – o quanto basta – davanti allo specchio e provare a liberarsi da tutti questi vincoli imposti. Quindi provare a scrivere o riconoscere tutto ciò che ci piace del nostro sesso.

Superare il passato

Non distante dall'accettazione del proprio fisico, c'è l'accettazione delle esperienze passate. Tante persone nel corso della loro vita hanno subito un abuso oppure un maltrattamento. O anche situazioni sessuali imbarazzanti o insoddisfacenti. Riuscire ad archiviarle come “esperienze passate” è un passo indispensabile per vivere con maggiore leggerezza le relazioni con il sesso opposto e con il proprio corpo.

Imparare a scoprirsi

Ogni persona ha un proprio modo di vivere il sesso e di provare piacere. E nessuno è più giusto di un altro. A letto, infatti, fortunatamente non esistono regole. C'è chi ama essere dominato, chi preferisce comandare, chi necessita di un ritmo sostenuto e chi, invece, per raggiungere l'orgasmo ha bisogno di delicatezza. Stessa cosa per le zone erogene: chi lo dice che a tutte piace essere stimolate negli stessi punti?

Trovare la propria sessualità è il primo passo per capire ciò che ci piace e – quindi – riuscire a comunicarlo all'altro. Ma per farlo, ancora una volta, bisogna liberarsi dalla paura dei pregiudizi: altrui e personali. Solo zittendo quella vocina nel cervello e riuscendo a sentirsi normali, infatti, si ha la possibilità di lasciarsi andare totalmente al piacere. Ma come farlo? Le modalità per provare piacere sono tante: ci si può massaggiare oppure provare a stimolare il clitoride diversamente. Ad esempio attraverso un vibratore o sotto la doccia: l'acqua, infatti, stimola i sensi e i suoi getti hanno un effetto analogo a quello del vibratore.

Strettamente connesso al punto precedente, il dialogo con l'altro ci permette di comunicare, senza freni, ciò che ci piace. In modo da semplificare la vita del partner e di permettergli di instaurare con noi un'intimità ancora più profonda.

Quando parliamo di comunicazione, tuttavia, non ci riferiamo soltanto a quella che precede o segue un rapporto: è importante parlare anche durante. Indirizzare il partner verso un punto che ci piace o dissuaderlo se quello che sta facendo non è di nostro gradimento è fondamentale. Ovviamente, il rischio è quello di incappare nell'ego altrui. In quel caso armatevi di santa pazienza e cercate di fargli capire quanto sia importante, per entrambi, conoscersi davvero. '

Giocare, giocare, giocare

Direste mai a un bambino di smettere di giocare? Oppure di usare sempre e solo lo stesso trenino o peluche? Allora perché farlo a letto? Il sesso nasce da pulsioni istintive e va vissuto in maniera libera e spensierata. Proprio come due bambini che non smettono mai di provare cose nuove.

Non c'è nulla di più controproducente, infatti, che creare una routine sempre uguale anche sotto le lenzuola. Date quindilibero sfogo alla fantasia: mettetevi in gioco guardando un porno con il partner, utilizzando sex toys per lui e per lei e provando nuove posizioni. Questo contribuirà a mantenere la fiamma sempre alta e anche la voglia di sperimentare insieme.

Sesso orale

Ricevere e praticare sesso orale dovrebbe far parte dell'ABC di ogni rapporto. Almeno durante i preliminari. Questo tipo di erotismo, infatti, spesso è considerato ancora più intimo del rapporto sessuale e permette ai due partner di conoscere al meglio i propri punti erogeni. Inoltre si tratta di uno slancio di altruismo che all'altro non può che far piacere. A patto che non venga fatto controvoglia e solo perché "va fatto".

Creare la giusta atmosfera

Questo consiglio è riservato prevalentemente alle coppie di lunga data (ma non solo). Spesso creare la giusta atmosfera può innalzare di molto gli standard qualitativi di un rapporto sessuale in quanto rompe la routine e fa sentire l'altro davvero speciale. Pensiamo a una giusta lingerie, alla musica, all'utilizzo di luci soffuse o candele. Insomma anche l'occhio vuole la sua parte – e a quanto pare non cade sempre e solo lì.

Mal di testa: basta!

Si, avete capito bene: è passato il periodo di nascondersi dietro scuse come il mal di testa – a meno che, poverine, non ne stiate soffrendo davvero. Essere onesti risulta molto più produttivo che utilizzare l'immaginazione per trovare sempre una nuova bugia. In questo modo imparerete non solo a rispettare (e a far rispettare) i vostri bisogni, ma conserverete un po' di quella fantasia per il prossimo rapporto.

Stop ai calcoli

2 o 3 volte a settimana? 1 volta al giorno? E al mese? Nel rapporto sessuale non c'è nulla di più sbagliato che pensare come dei ragionieri. Se è vero che la frequenza è importante, nonché un chiaro indicatore del benessere generale di una coppia, bisogna smetterla di anteporre la quantità e favorire la qualità.

Certo ciò non significa che avere rapporti una volta all'anno possa bastare, ma è molto più utile seguire i consigli detti finora ed esprimersi al meglio, piuttosto che farlo ogni giorno in maniera sterile e poco appagante.

No al romanticismo sotto le lenzuola

Ovviamente non si tratta di bandire in toto il romanticismo da una relazione. Quello che si intende con questa frase è che il rapporto sessuale non deve essere una semplice traduzione della parola “Ti amo” tra le lenzuola. Se l'amore a volte è puro, innocente, dolce, può essere utile dargli unasferzata più hot: almeno a letto!