Il clarinetto è uno tra gli strumenti musicali più popolari. Nell'articolo trovate tutte le informazioni per capire come funziona.
Il clarinetto è uno strumento a fiato che ha conosciuto nel corso del tempo svariate modificazioni, necessarie per fare in modo che fosse in grado di riprodurre ogni tipo di tonalità. Il nome deriva da clarino, un termine che si riferisce a uno strumento appartenente alla famiglia della tromba. Il suo antenato invece risale all’antico Egitto ed è il Memet, caratterizzato da una coppia di canne e diffuso intorno al 2700 a.C.
Un altro strumento musicale ritenuto il predecessore del moderno clarinetto è il chalumeau, inventato in Francia e costituito da un tubo cilindrico di canna e da un’ancia semplice ricavata nella parte superiore. È stato proprio il chalumeau ad essere modificato intorno al 1690 da Johann Christoph Denner che ne ha realizzato uno con sei fori anteriori, uno posteriore e due chiavi chiuse. La sua evoluzione strutturale è proseguita nel 1740 con Jacob Denner, che ha aggiunto una lunga chiave aperta.
Rivoluzionario è stato il clarinetto ideato da Ivan Müller, in quanto dotato di tredici chiavi e in grado di suonare tutte le tonalità. Hyacinthe Eléonore Klosé, un insegnante di musica e un clarinettista, ha fatto altre modifiche allo strumento, rendendolo più facile da gestire. Ad oggi il clarinetto è ancora sottoposto a migliorie, in quanto lo scopo è quello di renderlo sempre più maneggevole e con caratteristiche acustiche maggiormente soddisfacenti.
Come s’impara a suonare il clarinetto?
Per imparare a suonare il clarinetto occorre rivolgersi a un insegnante che saprà spiegare bene la tecnica da utilizzare e tutti i segreti di questo popolare strumento musicale. Ci si può anche avventurare da autodidatta ma oltre a impiegarci più tempo, non si acquisirà mai la stessa dimestichezza e preparazione di quando si va in una scuola di musica.
Scendendo più nel dettaglio, ci sono diversi metodi d’insegnamento del clarinetto. Essi si distinguono in particolare tra quelli jazz e quelli classici. I testi migliori a cui fare riferimento sono quelli di Giampieri, Klosé, Lefevre e Magnani che prevedono degli esercizi in progressione, si va cioè dal più semplice al più complesso. Inoltre consentono d’imparare a leggere le note.
Come si chiama colui che suona il clarinetto?
Colui che suona il clarinetto viene chiamato clarinettista e non vi è alcuna distinzione tra uomo e donna. Il nome resta invariato.
Come si costruisce il clarinetto?
La costruzione del clarinetto avviene pezzo dopo pezzo, dettaglio dopo dettaglio come si può vedere nel video che abbiamo condiviso in questa sezione. Il clarinetto infatti è formato da 5 parti unite ad incastro attraverso guarnizioni di sughero.
Può essere realizzato in legno d’ebano, dal quale deriva il classico colore nero o marrone. Ma si può anche impiegare il legno di quercia o quello di grenadilla. Dalla scelta del legno dipende il tipo di suono emesso dallo strumento.
Un’altra tipologia di materiale è l’ebanite, la cosiddetta gomma dura, ottenuta dal processo di vulcanizzazione della gomma. Essa è utilizzata per realizzare clarinetti di tipo professionale, il cui costo è molto vantaggioso rispetto a quello delle tipologie in legno. L’ebanite garantisce un’elevata qualità del suono e una grande durata nel tempo.
Che tipo di suono ha il clarinetto?
Il clarinetto ha un suonopiuttosto acuto ed eclettico, nel senso che può riprodurre qualsiasi tonalità.
Com’è il timbro del clarinetto?
Il timbro del clarinetto è pieno di grinta ma è anche persuasivo e seducente. Ascoltare un clarinettista è un’esperienza davvero unica.
Quanto tempo ci vuole per imparare a suonare il clarinetto?
Per imparare a suonare il clarinetto, nei primi tempi basterà dedicare allo strumento mezz’ora al giorno ma in seguito si avrà bisogno di minimo un paio d’ore quotidiane per assimilare al meglio la tecnica. Non c’è però una durata precisa ed esatta in cui si diventa bravi, dipende molto da quanto tempo si dedica allo studio e dal talento di ognuno.
Cosa significa clarinetto in sì bemolle?
Un clarinetto in sì bemolle viene chiamato in questo modo perché la lunghezza del tubo fa in modo che suonando si generi proprio quella nota.
Quanti tipi di clarinetti esistono?
I tipi di clarinetto esistenti sono in tutto una decina e sono strumenti traspositori, ovvero la nota che emettono, rispetto a quella scritta sul pentagramma, è diversa. Ma vediamo quali sono nel dettaglio:
- Sestino o clarinetto piccolo in Lab, ormai estinto;
- Quartino o clarinetto piccolo in Mib;
- Clarinetto soprano in Sib, usato dalla maggioranza delle persone;
- Clarinetto soprano in La;
- Clarinetto di bassetto in La;
- Corno di bassetto in Fa, ormai in disuso;
- Clarinetto contralto in Mib, usato per lo più nelle bande;
- Clarinetto basso in Sib;
- Clarinetto contrabasso in Mib/Sib.
Come si chiama il beccuccio del clarinetto?
Il beccuccio del clarinetto, ossia l’imboccatura nella quale si soffia per generare un suono, si chiama bocchino.
Che tipo di strumento è il clarinetto?
Appartenente alla famiglia degli strumenti a fiato in legno, il clarinetto è caratterizzato da un'ancia semplice battente, indispensabile per suonarlo.
Come si chiamano i buchi del clarinetto?
Il buco del clarinetto che si trova sotto e in cima allo strumento viene chiamato portavoce.
Quante note ha il clarinetto?
La maggior parte dei clarinetti ha un’estensione che va dal Mi 2 al Do 6 sovracuto. Si può quindi dire che questo strumento ha un’estensione di tre ottave più un intervallo di sesta minore o maggiore a seconda del modello.
I registri musicali del clarinetto sono tre:
- grave: da Mi 2 a Sib 3;
- medio: da Si 3 a Do 5;
- acuto: da Do# 5 a Sol 5 ed oltre.
Quanto può costare un oboe?
Il costo dello strumento varia in relazione alla qualità del prodotto, se è nuovo oppure usato. Diciamo in ogni caso che il prezzo medio sta intorno ai 3000 - 4000 euro. Naturalmente il prezzo può salire ulteriormente se si prendono degli accessori come il supporto a treppiedi, che sta intorno ai 22 euro, i cuscinetti che stanno sui 13 euro, la tracolla che costa 17 euro e la custodia che è prezzata intorno ai 34 euro.