Un recente studio inglese, pubblicato sul Journal of Epidemiology & Community Health, ha rivelato l'esistenza di un legame tra un'alimentazione ricca di legumi e pesce e un ritardo nell'entrata in menopausa delle donne.
La menopausa rappresenta un momento cruciale nella vita di ogni donna. È la fase in cui avviene un calo nella produzione di estrogeni con la conseguente interruzione del ciclo mestruale. Cambiamenti del genere portano con loro contraccolpi a livello psicofisico, in particolare si registrano sbalzi di umore, vampate di calore e problemi di insonnia.
Sebbene non ci si possa opporre a tutto questo, è possibile ritardare l’arrivo della menopausa, soprattutto quando si registrano in famiglia casi di menopausa precoce. La soluzione viene daciò che mangiamo e dallo stile di vita. A dirlo sono i risultati di un recente studio inglese pubblicato sul Journal of Epidemiology & Community Health che ha preso in esame 14 mila donne residenti in Gran Bretagna. Vediamo ora in dettaglio come si è svolta l’indagine.
Metodi della ricerca sulla menopausa
Il campione di donne prese in esame ha un’età compresa tra i 40 e i 65 anni. Lo studio è durato 4 anni e in quest’arco di tempo 914 persone sono entrate in menopausa in modo naturale all’età di 51 anni.
Le informazioni raccolte su ciascun partecipante hanno riguardato dati demografici, dati fisici (come la storia del proprio peso), informazioni inerenti lo svolgimento di un’attività fisica, il numero di gravidanze avute o la loro assenza.
In aggiunta a tali elementi, è stato sottoposto un questionario relativo alle abitudini alimentari. Attraverso di esso è stato chiesto alle donne cosa mangiavano e quante volte consumavano determinati alimenti nel corso della vita quotidiana. Per semplificare il tutto è stato fornito loro un elenco con oltre 200 cibi suddivisi in diverse categorie.
Risultati dello studio sulla menopausa
I risultati ottenuti sono stati sorprendenti, in quanto dai dati raccolti è emerso che le donne la cui alimentazione comprendeva buone quantità di legumi e di pesce hanno ritardato l’entrata in menopausa di ben 3 anni. Viceversa quelle che avevano fatto ampio consumo di carboidrati raffinati come pasta e pane, hanno anticipato la menopausa di 1,5 anni rispetto alla media del paese.
Tale studio, dunque, ricopre un ruolo importante per comprendere quanto un corretto stile di vita e un’alimentazione adeguata facciano la differenza. Ma quali sono di preciso i cibi che non possono mancare in una dieta? Ve li sveliamo subito.
Cosa mangiare per ritardare la comparsa della menopausa
Premesso che non bisogna escludere i carboidrati dalla propria alimentazione, è importante dare più spazio al pesce, in particolare al salmone, al tonno, allo sgombro, al pesce spada, alle aringhe e alle sardine. Questi alimenti, infatti, sono ricchi di omega 3, importanti per mantenere bassa la pressione del sangue, ridurre i trigliceridi e prevenire i problemi cognitivi tipici dell’età avanzata.
Oltre al pesce, vanno anche mangiati più legumi come fagioli, piselli, lenticchie e ceci. Anch’essi aiutano a tenere sotto controllo la pressione in virtù del loro contenuto di potassio. Inoltre, contrastano la stitichezza, mantengono bassa la glicemia e vanno in soccorso dei muscoli per il loro elevato apporto proteico.
Infine, può rivelarsi ottimale integrare nell’alimentazione la Vitamina D e svolgere una regolare attività fisica, adeguata all’età e alle proprie condizioni fisiche per almeno tre giorni a settimana.
E voi quante volte mangiate gli alimenti sopracitati?