Le proprietà fitoterapiche del corbezzolo che pochi conoscono

di Redazione Frasix

Una guida per scoprire le proprietà fitoterapiche del corbezzolo che pochi conoscono, gli usi più popolari dei suoi frutti e i numerosi benefici per la salute.

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Sono diverse le proprietà fitoterapiche del corbezzolo che pochi conoscono, pianta di origine mediterranea della famiglia delle Ericaceae che può raggiungere persino i 10 metri di altezza, usata fin dall'antichità a scopo ornamentale, culinario e terapeutico. L'impiego in fitoterapia è dovuto ai suoi fiori, alle foglie, alle radici e ai deliziosi frutti di colore rosso, che vantano proprietà importanti.

Foglie e frutti sono utilizzati soprattutto per l'elevato contenuto di vitamine e antiossidanti, per le proprietà astringenti, antinfiammatorie e antidiarroiche, mentre le radici per prevenire diverse forme di arteriosclerosi. Le foglie possono essere consumate sotto forma di infusi e decotti, i frutti si possono utilizzare nella preparazione di diversi prodotti ma anche consumare al naturale.

Scopriamo tutto ciò che c'è da sapere sulla pianta del corbezzolo, sulle sue proprietà e benefici per la salute e sui prodotti che si possono ottenere dalle foglie e dai frutti:

La pianta mediterranea conosciuta sin dall'antichità

Il corbezzolo, arbutus unedo, è un albero sempreverde appartenente alla famiglia delle Ericaceae, originario del Mediterraneo, coltivato sin dall'antichità sia a scopo decorativo che per la produzione dei suoi deliziosi frutti a bacca di colore rosso vivo. Per non parlare degli impieghi fitoterapici, le foglie di corbezzolo lunghe e robuste sono infatti famose per le loro proprietà benefiche.

Definito in Italia la pianta corbezzolo di Garibaldi per via dei suoi colori, foglie verdi, fiori bianchi, frutti rossi, in Inghilterra è invece conosciuto con il nome di strawberry tree perché somigliante a un albero di fragole. Da sempre protagonista dei magnifici giardini all'italiana, oggigiorno continua a popolare diverse regioni della penisola, e lo si può trovare anche all'estero, per esempio in Tunisia, alle Canarie e in Irlanda.

Ama il clima mediterraneo, resiste bene alla siccità ma non alle temperature troppo rigide, in generale è comunque un arbusto resistente, anche ai parassiti. Fiorisce in inverno e fruttifica solo nelle zone miti come in Sud Italia. Tra ottobre e novembre, periodo della fioritura, sul corbezzolo spuntano non solo i fiori ma anche frutti maturi e immaturi, e questo si deve ai lunghi tempi di maturazione, circa due anni, di ciascun frutto che passa progressivamente dal colore verde al tipico rosso.

Per quanto riguarda gli usi terapeutici, anch'essi sono noti fin dall'antichità, e si devono in particolare alle foglie che contengono molti tannini, antisettici urinari.Per usufruire di queste proprietà del corbezzolo qualora soffriate per esempio di infiammazioni alla vescica o di cistiti, è possibile preparare un infuso a base di 6-7 grammi di foglie di corbezzolo da versare in una tazza d'acqua, lasciando il tutto in infusione per una quindicina di minuti. Dai fiori si ottiene invece il miele di corbezzolo, molto prezioso. E non da meno sono i suoi deliziosi frutti.

Anni addietro, nelle Marche e per la precisione nella zona di Monte Conero, gli abitanti erano soliti raggiungere le selve per cibarsi dei frutti di corbezzolo e fare delle corone con i rami della pianta, in occasione del giorno dei santi Simone e Giuda ad ottobre. Era un'antica tradizione dionisiaca trasmessa nei secoli, rivisitata poi dal cristianesimo, oggi non più celebrata in modo ufficiale ma comunque rimasta impressa nella memoria dei locali, che in quel periodo dell'anno continuano a visitare i boschi per raccogliere i corbezzoli.

I frutti del corbezzolo: benefici e usi più popolari

I frutti del corbezzolo sono noti per i loro numerosi benefici e vengono impiegati nella preparazione di numerose ricette e prodotti tipici, dal miele alla marmellata fino all'aceto, scopriamo gli usi più popolari:

  • Aceto di corbezzolo che può essere preparato con una manciata di frutti poco maturi, un litro di aceto e 6 foglie di alloro. Quest'ultimo va versato insieme ai corbezzoli in una bottiglia, si aggiunge quindi l'aceto e si chiude il tutto ermeticamente lasciandolo riposare in luogo fresco e buio per almeno 3 settimane. L'aceto così preparato può essere usato per condire le insalate.
  • Marmellata di corbezzolo di antiche origini, che si prepara versando i frutti in pentola con acqua fredda e facendoli bollire per una ventina di minuti. I frutti vanno quindi schiacciati e con un colino fitto si separano semi e polpa. Dopodiché si aggiunge lo zucchero di canna e succo di limone, facendo bollire il tutto per una decina di minuti a fuoco vivo. Per quanto riguarda le dosi tenete presente che 500 gr di polpa necessitano di 150 gr di zucchero e mezzo limone.
  • Corbezzoli caramellati, che vanno semplicemente versati in abbondante zucchero caramellato in padella, per poi gustarli non appena freddi.
  • I frutti di corbezzolo possono anche essere conservati sotto spirito, utilizzati per preparare l'acquavite dopo averli fatti macerare per una trentina di giorni in soluzione alcolica.
  • Liquore di corbezzolo preparato in modi diversi a seconda delle tradizioni regionali.
  • I frutti possono anche essere consumati crudi e si contraddistinguono per il delizioso sapore dolce.

Tra le principali proprietà del corbezzolo si annoverano:

  • Proprietà antiossidantidovute alla presenza di Vitamina E che contrasta l'azione dei radicali liberi, tra i responsabili dell'invecchiamento cellulare.
  • Proprietà antidiarroiche dovute all'effetto astringente del frutto, cui contribuisce l'elevato contenuto di pectina.
  • Proprietà diuretiche se consumato sotto forma di decotto.

Il miele di corbezzolo

Il miele di corbezzolo è una vera prelibatezza tipica della Sardegna: si tratta di un prodotto raro, costoso e ricercato, difatti non è affatto semplice ottenerlo ma quando ci si riesce, i risultati sono ottimi. La difficoltà dipende dal fatto che il corbezzolo fiorisce in ottobre-novembre e le api generalmente non riescono a concentrare sufficiente nettare in questi mesi, fatta eccezione che in Sardegna e raramente in Toscana. Ne consegue un elevato rischio di fermentazione.

Non è un miele per tutti perché ha un odore e un sapore particolarmente intensi, è amaro e astringente, dal caratteristico colore ambrato, marrone con sfumature grigio-verdi. In cucina viene abbinato a cardi, carciofi oppure formaggi dolci e grassi per creare accattivanti contrasti. Ottimo anche con il caffè. Inoltre vanta fin dall'antichità proprietà importanti: è considerato un ottimo antiossidante, astringente, depurativo e antisettico.