Le più belle poesie sui colori della primavera
di Elisabetta RossiSe state cercando poesie sui colori della primavera, nel nostro articolo trovate una raccolta dei componimenti più belli per grandi e piccoli!
La primavera è la stagione della rinascita per eccellenza, quella dove la natura si risveglia dal lungo letargo invernale, tornando lentamente ad essere rigogliosa, verdeggiante e piena di vita. Rosso, giallo, arancione, rosa, celeste, sono i colori tipici dei fiori che sbocciano nei prati e nei giardini insieme agli alberi e a tutte le piante.
Questo periodo dell’anno è stato da sempre protagonista di opere letterarie nelle quali troviamo poesie sui colori della primavera piene di grazia e dolcezza e di descrizioni di scene di vita quotidiana, caratterizzate da uccellini che cinguettano e in generale da paesaggi ricchi di luce e vitalità. A tale ambientazione corrisponde uno stato d’animo positivo, animato da sentimenti di pace, benessere e serenità.
Le liriche che abbiamo raccolto in questo articolo vi trasmetteranno tutte le belle sensazioni della primavera. Troverete tra di esse componimenti da far leggere e imparare ai bambini e altri da usare ad esempio sui social per salutare l’arrivo della stagione o da impiegare come didascalia alle foto da condividere. Scopritele subito!
Poesie sui colori della primavera
L’elemento che più caratterizza la primavera, oltre all’allungarsi delle giornate e alle temperature più tiepide, è l’esplosione dei colori della natura che ravvivano parchi, giardini e boschi, sottolineando come il mondo sia in pieno risveglio.
Camminare lungo strade e sentieri avvolti da alberi lussureggianti e da fiori variopinti mette di buon umore e fa nascere il desiderio di uscire più spesso, di starsene all’aria aperta a godersi il piacevole tepore del sole.
Quest’atmosfera di bellezza ed estrema positività, ricorre anche nelle poesie sui colori della primavera. Ad esempio nel componimento di Maurizio Soldini, Mente sul davanzale a primavera, viene raccontata una natura che abbandona il grigiore dell’inverno per fare spazio a piante rigogliose.
Mente sul davanzale di rimpetto
seduta sulla crepa del muro
la pianta di capperi nitidi e bianchi
bagliore del giorno di primavera
sveglia gli istinti d’amore
sui terrazzi di rinverditi tremori
svolazzo di tende e profumi
ancipiti smerli di nuvole
rosato idioletto di vita in fuga.
Cesare Pavese, nella poesia Primavera, descrive l’atmosfera piena di vita della bella stagione, in cui i fiori accolgono il calore del sole mentre le rondini rompono il silenzio con il loro canto.
Sarà un volto chiaro.
S’apriranno le strade
sui colli di pini e di pietra…
I fiori spruzzati
di colore alle fontane
occhieggeranno come
donne divertite: le scale
le terrazze le rondini
canteranno nel sole.
Nella lirica Primavera di Vincenzo Cardarelli, l’arrivo della stagione con tutti i suoi colori effervescenti è paragonata a un buon vino.
Oggi la primavera
è un vino effervescente.
Spumeggia il primo verde
sui grandi olmi fioriti a ciuffi:Verdi persiane squillano
su rosse facciate
che il chiaro allegro vento
di marzo pulisce:
Tutto è color di prato.Anche l’edera è illusa,
la borraccina è più verde
sui vecchi tronchi immemori
che non hanno stagione.Scossa da un fiato immenso
la città vive un giorno
d’umori campestri.Ebbra la primavera
corre nel sangue.
Primavera vicina di Johann Wolfgang Goethe descrive con parole semplici ma intense la primavera, una forza primigenia che travolge di bellezza ogni luogo.
Più morbida, più lieve
l'aiuola, ecco, s'inturgida;
candide come neve
ondeggian le campanule,
un vivo ardor di fuoco
va dispiegando il croco;
il suol di sangue stilla,
lo smeraldo sfavilla.Le primule si gonfiano
con borioso piglio;
mentre l'astuta mammola
s'asconde ad ogni ciglio;
un alito possente
scuote la vita intera.È viva, è qui presente
ormai la primavera.
Antonio Machado ha scritto la lirica La primavera sorrideva in cui descrive tutti i colori di questa bella stagione, simbolo di vitalità e felicità.
Un giorno mi sorprese la primavera
che in tutti i campi intorno sorrideva.
Verdi foglie in germoglio
gialle rigonfie gemme delle fronde,
fiori gialli, bianchi e rossi davano
varietà di toni al paesaggio.E il sole
sulle fronde tenere
era una pioggia
di raggi d’oro;nel sonoro scorrere
del fiume ampio
si specchiavano
argentei e sottili i pioppi.
Poesie sulla primavera per bambini
La primavera è la protagonista indiscussa delle poesie per bambini e di filastrocche pensate per essere facilmente comprese dai piccoli, per rallegrare le loro giornate e per celebrare la fine dell’inverno. Questi scritti raccontano della voglia di passare del tempo all’aperto, dei giorni di sole, del desiderio di giocare con i propri coetanei nei parchi.
Non solo, le poesie sulla primavera per bambini danno anche spazio alla rinascita della natura e ai fiori di tanti colori diversi che sbocciano animando il paesaggio caratterizzato da un cielo azzurro e da nuvole bianche.
Gianni Rodari non poteva ovviamente mancare in questa raccolta, lui che è il poeta dell’infanzia per eccellenza e che ci ha lasciato il componimento Filastrocca di primavera, nel quale dà spazio a tutti gli aspetti più caratteristici della stagione.
Filastrocca di primavera
più lungo è il giorno,
più dolce la sera.
Domani forse tra l’erbetta
spunterà qualche violetta:Oh prima viola fresca e nuova
beato il primo che ti trova,
il tuo profumo gli dirà,
la primavera è giunta, è qua.Gli altri signori non lo sanno
e ancora in inverno si crederanno,
magari persone di riguardo,
ma il loro calendario va in ritardo.
In Canzone primaverile, Federico Garcia Lorca descrive la felicità dei bambini che in primavera escono da scuola intonando allegre canzoncine mettendo fine al silenzio delle strade e anche alla solitudine dell’inverno.
Escono allegri i bambini
dalla scuola,
lanciando nell’aria tiepida
d’aprile tenere canzoni.Quanta allegria nel profondo
silenzio della stradina!Un silenzio fatto a pezzi
da risa d’argento nuovo.
Che dice la pioggerellina di Marzo di Angiolo Silvio Novaro, racconta di come dopo una fresca pioggia, la primavera inizi a far capolino con un sole caldo e i primi fiori che schiudono le loro corolle variopinte.
Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto, sul fico e sul moro
ornati di gèmmule d’oro?Passata è l’uggiosa invernata,
passata, passata!Di fuor dalla nuvola nera,
di fuor dalla nuvola bigia
che in cielo si pigia,
domani uscirà Primavera
guernita di gemme e di gale,
di lucido sole,
di fresche viole,
di primule rosse, di battiti d’ale,
di nidi,
di gridi,
di rondini, ed anche
di stelle di mandorlo, bianche…Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto, sul fico e sul moro
ornati di gèmmule d’oro?Ciò canta, ciò dice:
e il cuor che l’ascolta è felice.Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto.
Biancospino, di Mario Castoldi, è una poesia che ha come protagonista un biancospino in fiore, come indica lo stesso titolo del componimento.
Il biancospino è in fiore.
Della neve ha il colore.Le brocche son gremite
di corolle infinite,
leggiadra nevicata
che non dilegua al sole,
ma cede a una ventata…Per te ridon le aiuole
più chiare nel mattino
lucente biancospino.
Lina Schwarz ci ha invece regalato una simpatica filastrocca in cui sono descritti alcuni aspetti della primavera, come lo spuntare dei primi fiori e dei frutti dalle piante.
Battiamo le manine
che viene Primavera!Le campanelle
le fan da sonagliera.Canto festante,
da semi nascon piante,
da piante spuntan fiori,
da fiori vengon frutti…e ce ne sian per tutti!
Poesia sulla primavera brevi
I poeti hanno saputo festeggiare l’arrivo della primavera anche attraverso liriche brevi, dove con poche parole hanno sottolineato gli aspetti più caratteristici e interessanti della bella stagione. Abbiamo in proposito Boris Pasternak che nella poesia che vi proponiamo descrive un’atmosfera malinconica ma attraversata da una luce di speranza trasmessa dal termine dell'inverno.
Primavera, io vengo dalla via, dove il pioppo è stupito,
dove la lontananza sbigottisce, dove la casa teme di crollare,
dove l’aria è azzurra come il fagottino della biancheria
di colui che è dimesso dall’ospedale!Dove la sera è vuota come un racconto interrotto,
lasciato da una stella senza continuazione
per rendere perplessi mille occhi tumultuosi,
insondabili e privi di espressione.
Umberto Saba, nella lirica Biancospino, racconta del risveglio della natura testimoniato dallo sbocciare di un biancospino alle prime luci del mattino.
Di marzo per la via
della fontana
la siepe s’è svegliata
tutta bianca,
ma non è neve,
quella: è biancospino
tremulo ai primi
soffi del mattino.
In Scintille, Rabindranath Tagore narra di come la primavera porti alla rinascita dei fiori, dei boschi, del mondo intero che riprende vigore.
Vieni, primavera, vieni
a svelare la bellezza del fiore
celata nel bocciolo
tenero e delicato.Lascia cadere le note
che porteranno i frutti,
e passa con cura il tuo pennello
d’oro di foglia in foglia.
Kahlil Gibran invece in Magia della vita racconta il miracolo dell'esistenza che ritorna in primavera a partire da una piccola ghianda che mette radici.
In un campo ho veduto una ghianda:
sembrava così morta, inutile.
E in primavera ho visto quella ghianda
mettere radici e innalzarsi,
giovane quercia verso il sole.Un miracolo, potresti dire:
eppure questo miracolo si produce
mille migliaia di volte
nel sonno di ogni autunno
e nella passione di ogni primavera.Perché non dovrebbe prodursi
nel cuore dell’uomo?
Aprile di Arpalice Cuman Pertile è una lirica in cui viene data voce ai colori della nuova e bella stagione che rendono il mondo più bello.
Aprile, il gran pittore
va a spasso col pennello
e mette giù colore
per fare il mondo bello:
alle margheritine, mette
nel cuore il giallo,
alle campanelline, dà
un tocco di corallo.Col bianco fa la veste
dei candidi narcisi.
A tutti dona infine,
un tocco di turchese.Di luce e di colore,
veste la terra intera.
Poi domanda, il pittore:
“Ti piace, Primavera.”