Cosa vuol dire embargo?

di Elisabetta Rossi

Se state cercando il significato di embargo, siete approdati nel posto giusto! Nel nostro articolo vi spieghiamo cosa vuol dire.

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Avete mai sentito parlare di embargo? Questo termine viene usato spesso in ambito militare e politico per indicare una serie di provvedimenti economici presi a danno di uno Stato durante una guerra, come strategia, o perché ha minacciato la pace e la sicurezza di un popolo.

Se non vi è ben chiaro il significato del termine, non preoccupatevi. Ve lo stiamo per spiegare oltre a dirvi quali sono i paesi sanzionati dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti d’America.

Cosa vuol dire embargo?

Embargo è un’iniziativa che impone l’interruzione totale o parziale di qualsiasi genere di relazione economica con uno Stato. Secondo quanto stabilito dalla Carta delle Nazioni Unite, stipulata nel 1945, il Consiglio di sicurezza può dare il via all’embargo qualora un Paese si sia reso colpevole di un atto aggressivo nei confronti di un altro Stato, abbia minacciato la pace oppure abbia violato i diritti umani.

L’embargo però ha anche un altro significato. Secondo il diritto internazionale infatti è una sanzione in relazione alla quale viene imposto a una nave di non salpare o di non attraccare presso il porto dello Stato dove è entrata.

A questi due tipi di embarghi si aggiunge poi quello dell’oro, una misura precauzionale assunta dal governo di uno Stato per proteggere la propria moneta. Secondo tale provvedimento è vietata l’esportazione dell’oro e dell’argento.

Quali sono i paesi embargati?

I paesi sottoposti a embargo dagli Stati Uniti sono:

  • Cuba
  • Iran
  • Corea del nord
  • Siria
  • Regione della Crimea in Ucraina.

In che anno gli Stati Uniti dichiararono l’embargo?

Molto celebre e un argomento spinoso per la comunità internazionale, è l’embargo imposto dagli Stati Uniti a Cuba a partire dal 1960. Una decisione che a distanza di tanti anni, l’ONU ha chiesto ripetutamente di revocare in quanto viola i diritti umani dei cubani, costringendoli a vivere in una situazione difficile e precaria.

Questo provvedimento ha stabilito il divieto di commerciare e negoziare con l’isola e sanzioni economiche alle imprese che non lo rispettano.

Le conseguenze dell’embargo si sono fatte sentire a livello agricolo con perdite stimate di 592 milioni di dollari e nel settore dei trasporti, dove il danno si aggira sui 520 milioni di dollari. Inoltre gli abitanti non possono accedere a risorse tecnologiche e informatiche, a prodotti nutrizionali e antibiotici.

Quali sono i paesi sanzionati da uè e Usa?

Attualmente i paesi sanzionati da Unione Europa e Usa sono i seguenti:

  • Afghanistan,
  • Azerbaijan,
  • Armenia,
  • Bielorussia,
  • Birmania (Myanmar),
  • Cina,
  • Repubblica Democratica del Congo,
  • Egitto,
  • Eritrea,
  • Repubblica di Guinea (Conakry),
  • Guinea Bissau,
  • Haiti,
  • Iran,
  • Iraq,
  • Costa d’Avorio,
  • Corea del Nord,
  • Libano,
  • Liberia,
  • Libia,
  • Sierra Leone,
  • Somalia,
  • Sudan Meridionale,
  • Sudan,
  • Siria,
  • Tunisia
  • Zimbabwe.

Che cosa le sanzioni?

Le sanzioni, di cui fa parte anche l’embargo, sono degli strumenti di politica estera, usati per la sicurezza comune, che possono essere attuati:

  • contro i governi di paesi terzi per le loro politiche dannose alla comunità internazionale;
  • contro una società che appoggia l’attuarsi delle politiche suddette;
  • contro gruppi terroristici;
  • contro individui che sostengono le politiche dei paesi sottoposti alle misure restrittive.

Chi fa applicare le sanzioni internazionali?

Le sanzioni internazionali vengono attuate dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e ogni stato membro dell’ONU ha l’obbligo di applicarle.