Cosa vuol dire feedback?

di Elisabetta Rossi

Se state cercando il significato di feedback, nel nostro articolo vi spieghiamo cosa vuol dire e il modo giusto in cui va fornito.

Indice

Nell’era di internet si leggono e si sentono spesso parole nuove, dai significati inediti, spesso e volentieri derivanti dall’inglese. Tra di esse va senza alcun dubbio menzionato il termine feedback, usatissimo non solo nei siti web, ma anche in ambito lavorativo. Se vi è capitato d’incontrare tale vocabolo e di restare dubbiosi sul suo significato, non dovete temere.

Nel nostro articolo infatti vi stiamo per spiegare cosa vuol dire feedback e come va comunicato alla persona che lo ha chiesto.

Cosa vuol dire feedback?

Come accennato all’inizio di questo articolo, feedback appartiene all’ambito dei cosiddetti anglicismi, parole mutuate dall’inglese che sono entrate a far parte del nostro linguaggio comune e che in alcuni casi vengono anche inserite nei vocabolari.

Il termine preso in esame è formato dal verbo to feed, che sta per introdurre o inserire e dal vocabolo back, che invece significa indietro. Il senso di feedback è dunque quello di esprimere un commento, un parere su un qualcosa che può essere un prodotto, un servizio, un lavoro.

Naturalmente l’opinione è del tutto personale e si basa sulla propria esperienza. Il corrispettivo in italiano della parola è retroazione.

Cosa è importante quando si dà un feedback?

Nel momento in cui ci viene chiesto di lasciare un feedback, è importante essere sinceri, obiettivi il più possibile e, in caso si debba esprimere una critica negativa nei confronti di qualcosa o di qualcuno (perché i feedback vengono anche richiesti nelle aziende in relazione all’operato svolto da una risorsa), bisogna essere costruttivi. Ovvero non bisogna aggredire o demolire l’altro o un prodotto, ma mettere in evidenza le cose che non vanno e quelle che invece funzionano, se ce ne sono.

Il feedback infatti ha come obiettivo principale quello di confermare o di mettere in dubbio le qualità di una persona, di un servizio o di un articolo. In ambito pubblicitario, ricevere un parere vuol dire rendersi conto della bontà del proprio operato.

Come si fa un feedback?

Per dare in modo corretto un feedback, vi consigliamo di tenere in considerazione questi elementi:

  • iniziate con lo spiegare la ragione per cui state per fornire un feedback;
  • sottolineate che il vostro parere, il vostro pensiero a proposito di qualcosa o di qualcuno, è indirizzato a migliorare l’operato o la buona riuscita di un prodotto e/o servizio;
  • parlate degli aspetti positivi e negativi del prodotto e servizio o dell’operato della persona;
  • esprimetevi in modo chiaro e dettagliato;
  • date dei suggerimenti affinché si possa correggere il modo di agire dell’interlocutore o rendere migliori le prestazioni di un prodotto o servizio.

Come scrivere un feedback: esempi

Se non sapete come iniziare a dare un feedback, vi riportiamo alcuni esempi utili ai quali potete ispirarvi.

Se siete andati a cena in un ristorante e vi è stato chiesto di lasciare un parere, potete scrivere la vostra recensione indicando prima di tutto quando siete stati nel locale, se eravate in coppia oppure con un gruppo di amici e poi descrivete i piatti ordinati. Se vi sono piaciuti, spiegate il perché, indicando qualche particolarità come la cucina casareccia, tradizionale o gourmet. Qui di seguito un feedback da cui potete prendere spunto.

Sono stata al ristorante (nome del ristorante) insieme al mio fidanzato e ho deciso di ordinare il menù degustazione in quanto mi dava l’opportunità di assaggiare i piatti forti del locale, quelli più amati. Il primo era una pasta alla carbonara, davvero cremosa e gustosa con la pancetta bella croccante. Le costolette di agnello erano a loro volta molto succose, tanto che ne avrei ordinato un altro piatto. E che dire del dolce? Un tiramisù tale e quale a quello che fa mia nonna, una goduria per il palato. Consiglio a tutti di andarci!

Se invece dovete scrivere un feedback su un lavoro, ricordatevi di evidenziare cosa vi è piaciuto, di spiegare gli aspetti negativi dello stesso e infine di offrire dei suggerimenti per migliorare. Ecco un esempio da seguire relativo a una campagna pubblicitaria.

(Nome del dipendente) il tuo contributo è stato fondamentale per presentare al cliente una campagna pubblicitaria completa, accattivante e originale. Mancano ancora alcuni dettagli ma sono sicuro che la prossima volta, facendo tesoro di quest’esperienza e avendo più tempo per prepararti, il risultato sarà ancora più soddisfacente. Hai avuto buone idee e questo dimostra che hai un’attitudine naturale per questo lavoro.

L’ultimo feedback che vi proponiamo è quello di un prodotto acquistato. Le indicazioni sono sempre le stesse, fate una critica costruttiva.

Ho acquistato il balsamo (nome del prodotto) per curiosità e spinta dalle recensioni positive degli altri utenti. Devo ammettere che ha superato addirittura le mie aspettative. Con un tempo di attesa brevissimo, ti lascia i capelli morbidi, lucenti e setosi. L’unico neo, se così possiamo chiamarlo, è di fare molta attenzione alla quantità. Ne va messo poco perché è molto concentrato e perché se ne spalmate troppo, i capelli si appesantiscono. A parte questo, lo stra-consiglio!

Cosa rende un feedback efficace?

Un feedback risulta efficace quando si focalizza sugli aspetti di un prodotto o un servizio che possono essere migliorati. Il parere espresso dunque è oggettivo e specifico, il più possibile libero da giudizi troppo personali.

Come dare un feedback al proprio capo?

Per fornire un feedback al proprio capo senza fare figuracce ma soprattutto senza indispettirlo, dovete:

  • darlo solo se vi viene esplicitamente richiesto;
  • parlarne a voce, per essere sicuri che sia ben compreso dall’interlocutore;
  • fissare un appuntamento con il capo per interfacciarvi con lui in tranquillità;
  • pianificare i punti essenziali del feedback da riportare per non dimenticarli e trovarvi in difficoltà.

Se seguirete questi piccoli consigli, farete di sicuro una buona impressione.

Quali sono i tipi di feedback che aiutano gli allievi?

I feedback che un insegnante può dare ai propri studenti sono di tipo verbale, scritto o gestuale. Lo scopo ultimo, in tutti e tre i casi, è quello di incoraggiare l’alunno a migliorarsi, a credere nelle proprie possibilità, a pensare che può farcela sempre.

In che cosa si distinguono risposta e feedback?

Una risposta data a qualcuno non contiene necessariamente un parere mentre il feedback è caratterizzato proprio dall’esprimere un’opinione a proposito di qualcosa o di qualcuno.

Quante tipologie di feedback esistono?

Esistono due tipologie di feedback:

  • Positivo: in questo caso quando si fornisce un feedback positivo si esalta nel giusto modo il lavoro svolto da una persona, i risultati ottenuti, gli obiettivi raggiunti, la qualità di un prodotto e di un servizio e si alimenta la voglia di fare sempre meglio.
  • Negativo: il feedback negativo ha lo scopo di orientare il soggetto interessato a modificare il proprio modo di svolgere un lavoro e di trovare soluzioni alternative a quella adottata. Se però viene espresso nel modo sbagliato, può causare insicurezze e demolire l’autostima. Nel caso di un prodotto o di un servizio, è indirizzato a migliorarne la qualità.

Come rispondere a un feedback positivo?

I feedback positivi non devono essere ignorati ma piuttosto è buona norma ringraziare la persona di averlo lasciato al fine di farle sapere che avete apprezzato il suo impegno.