Cosa significa indulgenza plenaria?
di Elisabetta RossiL'indulgenza plenaria è una pratica antica che fa parte della fede cattolica. Nell'articolo vi spieghiamo cosa significa e quali sono le sue caratteristiche.
Se siete cattolici o meno, avrete di sicuro sentito parlare d’indulgenza plenaria, in particolare di quella concessa da Papa Francesco a marzo 2020, in piena pandemia da Covid-19. Un momento di preghiera del pontefice che difficilmente sarà dimenticato, in quanto avvenuto sul sagrato di una piazza San Pietro vuota.
Se ancora oggi avete il dubbio di cosa possa significare l’espressione indulgenza plenaria, ve lo chiariamo nel nostro articolo in cui trovate la sua definizione corretta, il significato e in cosa consiste.
Cosa vuol dire indulgenza plenaria?
L’indulgenza plenaria fa parte della fede cattolica e si riferisce alla possibilità di cancellare in toto non solo il peccato commesso da una persona ma anche la pena temporale ad esso legata. Pena temporale, va chiarito, non sta per terrena, ma è da intendersi come durata per un certo arco di anni.
La pena temporale in terra può consistere nello svolgimento di opere di carità, in azioni di penitenza o nella recita di preghiere. Nei secoli passati comprendeva anche astinenze, digiuni ed elemosine.
L’indulgenza plenaria può essere richiesta da chiunque, per se stesso o per le anime dei defunti, tramite preghiera a Dio o agli angeli. Per ottenerla bisogna però prima Confessarsi e ricevere il perdono di Dio, tramite l’assoluzione fatta dal sacerdote.
Senza indulgenza, le colpe commesse saranno scontate in Purgatorio. L’esistenza di quest’ultimo è un dogma della fede ovvero un principio fondamentale della stessa.
L’indulgenza dunque non può prescindere dalla Confessione e dall’assoluzione dei peccati. La richiesta può anche essere accompagnata dal versamento di una somma di denaro al clero del tutto volontaria.
Cosa fare per avere indulgenza plenaria?
Il procedimento da seguire per accedere all’indulgenza plenaria è il seguente:
- bisogna confessarsi per avere il perdono dei peccati;
- bisogna fare la comunione eucaristica;
- bisogna pregare seguendo le intenzioni del Papa;
- bisogna compiere un’opera buona come recitare in Chiesa il rosario, visitare i cimiteri dal 1° all’8 novembre, prendere parte agli esercizi spirituali oppure fare adorazione eucaristica.
Chi può dare l’indulgenza plenaria?
L’indulgenza plenaria viene concessa da Dio attraverso l’istituzione della Chiesa, dunque con l’ausilio dei sacerdoti che si occupano della confessione e assoluzione dei peccati.
Quante chiese dovevano visitare a Roma per avere l'indulgenza?
In origine, per ottenere l’indulgenza plenaria durante il periodo del Giubileo, i fedeli compivano il giro delle sette chiese a Roma. I pellegrini, per sapere quanti anni d’indulgenza si guadagnavano andando a pregare in una determinata chiesa, potevano consultare i Libri indulgentiarum.
All’interno di queste guide si trovavano anche indicazioni su come comportarsi e sul modo in cui ci si doveva presentare nei luoghi sacri. I romani dovevano visitare le chiese per 30 giorni mentre ai forestieri era richiesto di farlo per 15 giorni.