Una raccolta dei migliori e più divertenti proverbi sardi in dialetto da conoscere sulla vita, l'amore e l'amicizia.
I proverbi sardi sono la rappresentazione delle credenze popolari dell’isola, della loro cultura, delle tradizioni e possono essere formulati in rima oppure sotto forma di frasi incisive ben ritmate grazie alla sapiente scelta delle parole. Va detto anche che i termini usati sono sempre chiari e molto semplici, in maniera tale da rendere il detto comprensibile a chiunque, ai più istruiti e dotti e a quelli che lo sono di meno o per niente.
I proverbi sardi, come d’altronde quelli di altre regioni, vengono tramandati oralmente di generazione in generazione. Di solito sono i membri più anziani delle famiglie a trasmetterli, magari citandoli all’interno di vecchie storie famigliari o nel momento in cui vogliono dare a un giovane un consiglio sul modo di comportarsi.
Nel nostro articolo abbiamo inserito i proverbi sardi più tipici, caratteristici e divertenti per darvi modo di entrare in questo particolare universo fatto di parole dialettali e di una saggezza dalla storia antica.
Proverbi sardi divertenti
Se siete curiosi di conoscere i dialetti sardi più simpatici e divertenti, li trovate inseriti qui di seguito accompagnati dalla traduzione che li rende più comprensibili. Buona lettura!
Sa pobidda de su furoi ponidi sa padedda senz'e pezza. (La moglie del ladro mette la pignatta sul fuoco senza la carne)
Domo chena misura, domo chena ventura. (Casa senza misura, casa senza fortuna)
Né cane de piga, né homine balenti, nde morì mai bezzu. (Nè il cane da caccia, nè l'uomo abile muore mai vecchio)
Su mundu est de chie lu cheret, su chelu de chie l'alcansat. (Il mondo è di chi lo vuole, il cielo di chi l'ottiene)
Confida in totus e fidadì de pagus. (Confida in tutti e fidati di pochi)
S’hommini bonu fueddat in facci. (L’uomo onesto parla in faccia)
Su tricu de Marzu non du messas attu. (Il grano di marzo non tagliarlo alto)
Chi dha faidi dha pensada. (Chi commette un'azione, l'ha studiata)
Niunu frabanciu senza testimongius. (Non vi è bugiardo senza testimoni)
Bestidu, su bastone paret unu barone. (Vestito, anche un bastone sembra un barone)
Chie non ad(a) aguza, non mandigha' gioga. (Chi non ha ago, non mangia lumaca)
Crabittu rassu brincat in mandra. (Capretto grasso salta in mezzo al gregge)
Dicciu antigu non errat. (Detto antico non sbaglia)
Dai sa die qui prestas has unu inimigu de pius. (Dal giorno che fai un prestito, hai un nemico in più)
Giustissia chi falta', giustissia de balla. (Giustizia che manca, giustizia di pallottola)
Mezus fertu de balla, qui non de machine. (Meglio colpito da pallottola, che da pazzia)
Non abbaides né femina in festa, né caddu in beranu. (Non guardare né donna in festa, né cavallo in primavera)
Negotiu de binu, negotiu meschinu. (Negozio di vino, negozio meschino)
Neu bella senza peccu, neu fea senza tractu. (Non c'è donna bella senza difetto, né donna brutta senza grazia)
Porcu, hortu et conca rasa faghent sa domo. (Il porco, l'orto e la testa rasa fanno la casa)
Sa cosa cocta non tornat mai crua. (La cosa cotta non torna mai cruda)
Homini ostinau non pensat chi morit. (L’uomo ostinato non pensa che deve morire)
Mellus terra senzè pani, che terra senza justizia. (Meglio un paese senza pane, ma sicuro, che un paese senza sicurezza)
Homini bonu e homini mau, non andanta mai impari. (Uomo buono e uomo cattivo non vanno mai insieme)
Quie biet vinu, non devet narrer imbreagu. (Chi beve vino non deve dire ubriaco)
Quie timet s'abba non andet a mare. (Chi teme l'acqua non vada al mare)
S'avaru iscorza' su pulighe, 'olende. (L'avaro scortica la pulce mentre salta)
Si ti queres sanu, faedda pagu. (Se vuoi restare incolume, parla poco)
Sas cabras andant da in puncta in puncta, sos cascos dai bucca in bucca. (Le capre vanno di cima in cima, gli sbadigli di bocca in bocca)
Male furiosu, coittada a passare. (L'ira passa presto)
Proverbi sardi sull’amore e l’amicizia
L’amore è il centro focale della vita. L’amicizia e le relazioni nascono infatti dall’affetto che le persone nutrono l’una per l’altra. È facile quindi immaginare che anche i proverbi, per quanto antichi possano essere, affrontino tale tematica, ponendone in risalto pregi e difetti.
Pobidda e giusu , in logu tusu. (Moglie e marito, del tuo paese)
Pro male cojuada, mezus una persona sepultada. (Piuttosto che male sposata è meglio essere morta)
A banca et a murere accostabili bene. (Alla tavola e alla moglie accostati bene)
Marido e muzere, basadebos bene. (Marito e moglie baciatevi bene)
In corpu de unu monte si podet intrare, in coro de unu homine no. (Nell’interno di un monte si può entrare, nel cuore di un uomo no)
Ama si cheres essere amadu. (Ama se vuoi essere amato)
Amare e non esser amadu, est tempus ingannadu. (Amare e non essere corrisposto, è tempo perso)
Bardadi de femina chi hat boghe de homine, e de homine chi hat boghe de femina. (Guardatevi dalla donna che ha voce di uomo, e dall’uomo che ha voce di donna)
De milli amigos, non sinde incontrat unu fidele. (Di mille amici non se ne trova uno fedele)
Femina risulana, o est macca o est vana. (Donna che ride sempre, o è pazza, o è vanitosa)
Inue non penetrat sa femina, mancu su diaulu. (Dove non arriva la donna non arriva neanche il diavolo)
Muzere bella, maridu corrudu. (Moglie bella, marito cornuto)
Sa femina arrogante isbirgonzat su maridu. (La donna arrogante svergogna il marito)
Sa muzere de su ladrone non riet semper. (La moglie del ladro non ride sempre)
Amigu fidau, teniddu preziosu. (Amico fidato, tienilo prezioso)
Mellus unu amigu accanta chi non unu parenti aillargu. (Meglio un amico vicino, che un parente lontano)
Amore e signoria non ciccanta cumpangia. (Amore e comando non vogliono compagnia)
Chi de amore si chesciada, de arrabbiu si moridi. (Chi si duole d’ amore, di rabbia muore)
S’amori nou ci bogada su becciu. (L’amor nuovo caccia il vecchio)
Maridu cantadore , muzere furunciula. (Marito tirchio, moglie ladra)