Quali sono le 7 meraviglie del mondo antico?

di Elisabetta Rossi

Esistono 7 meraviglie del mondo costruite in tempi antichissimi, strutture architettoniche e opere artistiche delle quali sono rimaste poche tracce. Nel nostro articolo vi sveliamo quali sono.

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Ci sono luoghi sparsi nel mondo capaci di lasciare senza fiato chiunque abbia avuto la fortuna di vederli. Strutture e opere architettoniche costruite in un tempo lontano, antichissimo, nominate dai Greci e dai Romani, le 7 meraviglie del mondo. Oggi, per distinguerle da quelle moderne, individuate di recente, sono state denominate le 7 meraviglie classiche oppure le 7 meraviglie antiche.

Alcune di esse le avrete di sicuro sentite nominare, altre invece vi suoneranno nuove. Tutte però faranno nascere in voi un autentico stupore. Dopotutto si tratta di opere meravigliose e straordinarie pensate ed erette dall’uomo.

Le 7 meraviglie del mondo antico

La lista canonica delle 7 meraviglie classiche risale al III secolo a.C. e comprende opere costruite dai Greci e dagli Egizi a partire dal 280 a.C. Collocate in Egitto, Iraq, Turchia, Grecia e ad Alessandria d’Egitto, sono state purtroppo distrutte da incendi e terremoti. Di esse solo una è sopravvissuta allo scorrere degli anni. Scopriamo dunque quali sono queste 7 meraviglie antiche.

Piramide di Cheope

La piramide di Cheope, secondo quanto dicono gli studiosi, è stata eretta nel XXVI secolo a.C. su richiesta del sacerdote Hemiunu. La struttura comprende un cortile, un luogo di culto, un tempio funerario, una rampa processionale e un altro tempio a valle. Vi sono inoltre, unite alla piramide principale, altre tre piramidi secondarie dedicate alle regine e una piramide satellite, venuta alla luce nel 1999.

La Piramide di Cheope una delle 7 meraviglie antichepexels

Tra le 7 meraviglie del mondo antico è l’unica ad essere arrivata ai giorni nostri quasi intatta, sebbene sia stata esposta a svariati fenomeni atmosferici che ne hanno ridotto l’altezza. All’inizio infatti era alta 146,6 metri mentre oggi misura 138,8 metri d’altezza. In base alle stime effettuate è stata eretta nell’arco di 23 anni.

Giardini pensili di Babilonia

L’esistenza dei Giardini pensili di Babilonia è incerta, non vi sono prove certe della loro effettiva costruzione. Tuttavia la storia e la leggenda dicono che risalgono al 590 a.C. e che fu il re Nabucodonosor II a volerli.

A destare dubbi e una miriade di differenti ipotesi è soprattutto la loro localizzazione, alcuni studiosi infatti sostengono che non sono mai stati ospitati a Babilonia, in quanto, sebbene le fonti antiche ne parlino e li descrivano in tutta la loro meraviglia, non fanno alcun riferimento alla città.

Illustrazione dei Giardini pensili di Babiloniapubblico dominio

Si suppone in ogni caso che in questi giardini vi fossero terreni coltivati con diverse specie di piante e un orto botanico con una flora che non apparteneva alla zona. Comprendevano infine un sistema idraulico piuttosto complesso che aveva il compito di prendere l’acqua dal fiume e di portarla ai terrazzamenti.

Tempio di Artemide

Il tempio di Artemide, come suggerisce lo stesso nome, era un tempio dedicato alla dea omonima, eretto a Efeso, in Turchia. Al tempo della sua costruzione destava meraviglia per la ricchezza dei suoi decori e per la grandezza ma purtroppo di esso non sono rimasti che pochi ruderi.

Il tempio di Artemide una delle 7 meraviglie classichepixabay

Il tempio fu bruciato per la prima volta nel 356 a.C. da Erostrato, poi venne ricostruito, grazie alle donazioni dei cittadini, nel III secolo a.C. Infine fu di nuovo raso al suolo dai Goti nel 263 d.C. I marmi dell’edificio furono destinati alla realizzazione della Chiesa di San Giovanni ad Efeso e della basilica di Santa Sofia a Costantinopoli.

Statua di Zeus

La statua di Zeus era un’opera d’arte imponente, realizzata dallo scultore ateniese Fidia nel 432 a.C. Alta ben dodici metri, si trovava nel tempio di Zeus, nella città di Olimpia. Per terminare l’opera ci vollero circa 20 anni.

Il disegno della statua di Zeuspubblico dominio

Sebbene non si abbiano copie e tracce evidenti dell’esistenza della statua, quest’opera viene citata spesso da scrittori greci e latini. Quello dunque che sappiamo di essa deriva proprio dalle loro descrizioni letterarie.

Mausoleo di Alicarnasso

Il Mausoleo di Alicarnasso fu fatto costruire da Artemisia di Caria, una sovrana greca, moglie e sorella di Mausolo, politico e regnante greco antico, per conservarvi le spoglie dell’amato. La tomba è stata purtroppo distrutta da un terremoto che ne ha lasciato solo poche rovine.

Illustrazione di fantasia del Mausoleo di Alicarnassopubblico dominio

Colosso di Rodi

Il Colosso di Rodi era una statua del dio Elio interamente di bronzo, realizzata da Carete di Lindo, un antico scultore greco. L’opera era collocata su un rialzo, in una collinetta vicino al porto di Rodi, con l’idea di impiegarla come faro per le navi. La sua altezza era notevole, raggiungeva infatti ben 32 metri. Il violento terremoto di Rodi del 226 a.C. ha purtroppo distrutto l’opera.

Dipinto che riproduce il Colosso di Rodipubblico dominio

Faro di Alessandria

Il Faro di Alessandria, situato sull’isola del Faro, è stato costruito nell’arco di vent’anni, a partire dal 300 a.C., con lo scopo di segnalare la posizione del porto alle navi che sopraggiungevano. Di giorno venivano usati degli specchi di bronzo che riflettevano la luce del sole mentre di notte s’impiegavano dei fuochi.

Il disegno che riproduce il Faro di Alessandriapubblico dominio

Questo maestoso e straordinario edificio, alto 134 metri, è rimasto in funzione per ben sedici secoli, poi due terremoti, quello di Creta avvenuto nel 1303 e un altro risalente al 1323, lo demolirono.