No, non smettere! Cosa succede al nostro corpo quando interrompiamo l'attività fisica
di Redazione FrasixIl segreto per stare bene è muoversi. Eppure, a volte è difficile essere costanti negli allenamenti. Ecco le conseguenze sul nostro corpo quando passiao repentinamente a uno stile di vita sedentario.
Allenarsi fa bene, muoversi quando possibile è il primo modo per tenere a sé stessi. Non c’è parte che non ne benefici: dal cervello al cuore, arrivando fino ai muscoli e non solo. Gli studi lo dimostrano, la medicina non perde occasione per evidenziare quanto sia importante non cadere nell’inattività o nel sedentarietà.
A volte, però, è la pigrizia ad avere la meglio. Giornate faticose a lavoro, un’agenda piena di impegni e poca voglia di andare a faticare anche in palestra. Niente di più sbagliato: il corpo ne risente negativamente, invecchiando prima. Basta sapersi ritagliare un’ora al giorno, imparando a diventare costanti e regolari.
Quando si smette di allenarsi, a poco a poco l’organismo si spegne. Perché se mantenersi dinamici aiuta a stare meglio, l’unico svantaggio è che i benefici non sono permanenti. Ecco allora cosa succede quando si cessa di esercitarsi:
- Dopo 10 giorni - ripercussioni sul cervello
- Dopo 14 giorni - meno resistenza
- Dopo un mese - la forza diminuisce
- Dopo 6 settimane - aumenta il peso
La prima ripercussione? Sul cervello
Niente palestra per dieci giorni, a rimetterci per primi però non sono i muscoli. Nonostante quanto si creda, la massa muscolare non impiega così poco per perdere tono. La resistenza sì, seppur non in maniera eclatante (ancora): un po' di fiatone quando si fanno le scale, niente di esagerato. La prima vera reazione si registra sul cervello, a livello mentale. Sono molti gli studi a certificarlo: quando non ci si allena per questo arco di tempo, diminuisce il flusso sanguino nell’ippocampo, ovvero la regione della memoria e delle emozioni.
Poca resistenza, più fiatone
Assenza ancora più prolungata, pausa che dura ormai da due settimane. È ora che la resistenza cardiaca viene maggiormente messa alla prova. Il fiato diminuisce, il corpo fatica a tenere alti i livelli di 'esaurimento'. Ogni sforzo costa più fatica, con cali fisici evidenti quando l’impiego di energie è anche solo appena più alto rispetto alla norma. Il cuore, infatti, diventa meno efficiente nel pompare il sangue e quindi a fornire ossigeno all’intero organismo. Il rimedio, dunque, è rimanere comunque un po' attivi, camminando almeno per mezz’ora al giorno.
Si ha meno forza
Dopo un mese il cambiamento è lampante a livello fisiologico. I miglioramenti ottenuti durante i mesi di palestra sono a rischio. La forza inizia a diminuisce seppur in maniera più lenta rispetto alla resistenza, per merito di quella che prende il nome di 'memoria' del muscolo stesso. Il corpo diverrà meno tonico, la pigrizia è infatti la prima causa di perdita della massa muscolare. Meno muscoli, oltre che più deboli.
Il corpo ingrassa
La bilancia parla chiaro, l’immagine riflessa nello specchio non mente. Vita poco atletica è uguale a vita con più oscillazione di peso. La relazione è semplice, non serve una laurea per capirla: dopo oltre quattro settimane senza allenamento, si registra un aumento di massa grassa e il possibile incremento del peso corporeo. Ci si ingrassa, quindi. A volte anche in maniera evidente. Serve altro per convincerti a tornare in palestra?