Crisi di coppia: come non odiare il tuo compagno dopo un figlio
di Redazione FrasixStress, stanchezza, responsabilità: durante la maternità è molto facile diventare insofferenti, soprattutto all'interno della vita di coppia. Non è detto però che si debba necessariamente arrivare al limite: ecco alcuni suggerimenti utili al riguardo.
La nascita di un bambino è uno di quegli avvenimenti che rischiano di ridurre in tanti pezzi anche le storie più consolidate. Nell’immaginario comune un nuovo arrivato dovrebbe unire ancora di più due innamorati, eppure la realtà dei fatti sembra assai lontana da questa romantica idea: le crisi di coppia dopo l’arrivo di un bebé sono infatti piuttosto frequenti.
D’altro canto, non è facile trasformarsida amanti in genitori: stress, stanchezza, sbalzi ormonali e cambiamenti delle dinamiche famigliari possono facilmente minare l'equilibrio preesistente, ed ecco che litigi, incomprensioni e recriminazioni prendono improvvisamente il sopravvento, distruggendo l’armonia di un tempo. E così, da un giorno all'altro ci si trasforma - senza rendersene conto - in due semi-estranei rancorosi.
Ad accusare il colpo (e la fatica) sono soprattutto le madri, che durante e dopo una gravidanza si ritrovano a dover fare i conti con lati del proprio carattere di cui ignoravano completamente l’esistenza. Ma come evitare di arrivare ad un punto di non ritorno, senza diventare delle specie di furie? Ecco alcuni consigli.
Crisi di coppia: come non odiare tuo marito dopo la nascita di uno o più figli
Una vera e propria guru in materia è la giornalista e scrittrice Jancee Dunn, che ha scritto una sorta di vademecum su come salvare un matrimonio all’indomani dell’arrivo di un pargolo.
Per la stesura del suo libro – intitolato Come non odiare tuo marito dopo i figli - ha interrogato terapeuti, psicanalisti e persino un ex agente dell’FBI esperto in negoziazione di crisi. Traendone una serie di utilissimi insegnamenti.
“Lasciare che le cose rimangano non dette è corrosivo”
Ovvero, parliamo, comunichiamo, esterniamo i nostri bisogni. Sarebbe bello non doverlo fare, ma la lettura del pensiero è una pratica decisamente inusuale e un compagno in grado di carpire e prevenire le nostre necessità, quasi fantascienza.
Morale della favola, chiediamo aiuto quando ne abbiamo bisogno.
Dividersi i compiti
Contribuire alla vita famigliare è un dovere di entrambe e la divisione delle faccende domestiche è il punto di partenza.
L'importante è tenere in considerazione eventuali preferenze e suddividere gli incarichi in questa maniera.
Tenere in ordine
Molti litigi di coppia, con o senza figli, nascono proprio da questo. Dal disordine. Certo, si tratta indubbiamente di sciocchezze, ma l'accumulo di esse, in una situazione di stress emotivo, può diventare una vera miccia esplosiva.
Mettere a posto la casa vi faciliterà la vita e poi Marie Kondo docet:
La vita comincia davvero solo dopo aver messo ordine in casa
Concedere tranquillamente il tempo libero
A se stessi in primis, ma non solo. Farsi supportare è fondamentale, ma lo è altrettanto accordare un po’ di spazio. Senza per questo doverlo necessariamente rinfacciare alla prima occasione.
Invitare l’altro a prendersi del tempo per sé è una mano santa, perché una volta ricaricate le pile il partner sarà più rilassato e ben disposto a darsi da fare.
Più apprezzamenti e meno critiche
Incoraggiare il partner, cercare di sottolinearne i pregi invece che i difetti e porre l'attenzione sui lati positivi della relazione, ne favorisce la serenità. La gentilezza è un efficace collante, il che non vuol dire che non siete tenuti a manifestare rabbia o malcontento, ma:
la gentilezza esercitata anche durante i conflitti garantisce sfoghi liberatori e risolutori.
Questo è ciò che asserisce lo psicologo John Gottman, esperto in consulenze matrimoniali.
Prendersi del tempo per due
Scontato e banale? Tutt'altro. Le coppie più felici sono infatti quelle in grado di **ritagliarsi dello spazio dedicato esclusivamente a loro due,**senza interferenze esterne.
Basta poco, insomma non devono essere giornate intere, l'importante però è che sia un avvenimento costante.
Sostenersi
Fare squadra, essere complici e non dimenticarsi - anche nei momenti di maggiore insoddisfazione - cosa ci ha fatto innamorare del partner.
Tenetelo sempre a mente, appuntatelo da qualche parte, oppure riscopritelo. Perché è molto facile quando si è stanchi, stressati o preoccupati, scordarsi di tutto quello che ci ha portato sin qui, ovvero fino alla costruzione di una famiglia. Eppure, vedrete che basterà davvero poco per riportarvelo alla mente. L'importante è cominciare