Crisi di coppia con figli: meglio separarsi o restare insieme per loro?

di Redazione Frasix

Un momento di crisi all'interno di una relazione stabile è un evento decisamente comune. Ma cosa fare se ci sono di mezzo dei bambini? Ecco qualche suggerimento da prendere in considerazione per affrontare questa delicatissima fase.

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Quando ci sono in ballo dei figli, una crisi di coppia rappresenta un avvenimento estremamente delicato da gestire.

Qualsiasi decisione prenderemo, dovremo farlo tenendo conto del fatto che un altro essere umano subirà, suo malgrado, le conseguenze delle nostre azioni. Non è più dunque qualcosa che riguarda solamente noi e il nostro partner: alla luce di ciò, fare una scelta corretta può rivelarsi ancora più complicato.

Come agire? Rimanere insieme per il bene dei bambini, oppure separarsi? Eccetto i casi di violenza (fisica o psicologica che sia) - nei quali è sempre bene dare un taglio alla relazione per mettere al sicuro noi stessi e i nostri figli - è difficile giudicare quale sia la soluzione migliore. Analizziamo quindi i due possibili scenari di una crisi di coppia con figli: restare insieme oppure separarsi.

Crisi di coppia con figli: quando vale la pena restare insieme

Oggi si tende a mettere al centro il benessere dei singoli componenti della coppia, preferendo molto spesso porre fine ad una relazione stanca o lesa, per riconquistare una serenità mentale separatamente. Tuttavia non è raro incontrare coppie che hanno voluto intraprendere un percorso inverso, ovvero la ricostruzione di un rapporto compromesso, per il bene dei proprio bambini. Capita sovente che i motivi di crisi siano generati da contingenze esterne: periodi di stress, di incertezza lavorativa e dunque economica, che alla lunga rischiano di mettere alla prova anche le storie d'amore più forti.

In questi casi ripartire si può. I figli rappresentano indubbiamente una forte motivazione per farlo e per vivere un cammino che a tratti potrà dimostrarsi difficile e frustrante. Un cammino che spesso richiede l'aiuto di una figura esterna, di un terapeuta di coppia.

Non tutte le crisi sono però risanabili: si può cambiare e decidere di voler viaggiare su binari differenti, stabilendo che la persona che ci ha accompagnato fino a questo momento ha preso ormai una direzione troppo distante da noi. Per un bambino, specialmente se piccolo, la separazione rappresenta sempre un momento traumatico.

Crisi di coppia: gestire la separazione con i figli

Sebbene un figlio preferisca vivere con un solo genitore felice, piuttosto che in un'unica casa dove si respira un'aria piena di tensione, vedere il suo mondo sgretolarsi sarà comunque doloroso.

Tuttavia si possono adottare alcune accortezze che renderannoquesto passaggio il più sereno possibile. Prima fra tutte, evitare di coinvolgerlo in litigi o ripicche, insomma, in tutte quelle dinamiche negative che caratterizzano frequentemente la conclusione di una storia d'amore. È importante non sminuire il suo dolore, dandogli modo di esprimerlo, anche con gesti di protesta, anche con gesti di rabbia. Insomma, accettiamo il fatto che non è detto che nostro figlio, almeno all'inizio, comprenda la nostra scelta.

Ma se si tratta di una decisione ponderata, con il tempo e con i giusti strumenti imparerà a convivere e ad adattarsi a questa nuova situazione.

È sempre importante cercare di separare, soprattutto di fronte ai figli, la coppia dai genitori: le due figure, sebbene molto simili, hanno ruoli e doveri diversi, soprattutto in un momento di separazione.

Quanto più il figlio è piccolo, tanto più sarà fondamentale far percepire che la decisione è stata presa di comune accordo e che è stata presa per il bene di tutti, figli compresi: in questo modo, attraverso una comunicazione lucida e calma, anche la percezione del bambino sarà quella di distensione e di chiarezza, e aiuterà ad evitare un inutile trauma che il bambino rischierebbe di portarsi dietro per tutta la vita.