Gambe lisce come seta, ceretta e tormenti estivi: e se dicessimo no?

di Redazione Frasix

Con la stagione estiva ragazze e donne si ritrovano a fare i conti con una preoccupazione in più: gambe, braccia e ascelle sempre in bella vista, da depilare assiduamente. Qualcuna però ha detto basta.

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Gioie e dolori estivi: finalmente possiamo tirare fuori dagli armadi costumi da bagno, vestitini e dire addio a maglioni pesanti e vestiti coprenti. Per chi ha sudato sette camicie in palestra e per chi ama scoprirsi un po' è arrivato il momento di sbizzarsi con il guardaroba, prendere un po' di sole all'aria aperta e perché no, sentirsi più sexy del solito. Per le timide o chi non si sente a suo agio con il proprio corpo è un momento difficile ma si sa,è l'estate, bellezza! Le temperatura spesso costringono a scoprirsi per non sciogliersi al sole.

Una donna dalle gambe perfettamente lisce indossa un paio di scorpe rosse
Gambe perfettamente lisce: canone estetico o costrizione culturale?

Quello che accomuna estroverse ed introverse è un fastidioso rituale che d'estate diventa d'obbligo: la ceretta (o ancora rasatura ed epilazione, a seconda delle preferenze). Con gambe, braccia e ascelle in bella vista, non c'è modo di sottrarsi all'estetista e anzi, bisogna spesso ricorrere a ritocchini dell'ultimo minuto per sentirsi in ordine. Non capita di rado poi di veder spuntare sotto l'ombrellone un peletto solitario, sfuggito alla nostra attenzione nella penombra del bagno ma implacabilmente evidente sotto il sole di mezzodì.

La ceretta è d'obbligo oppure no?

Il punto è: la ceretta è davvero un obbligo, o è un'altra delle imposizioni estetiche che ci prescrive la società di oggi? La risposta storica è sorprendente: quella gamba così liscia e glabra da riflettere la luce brillando è entratain voga solo di recente. Se è vero che sin dall'antico Egitto si hanno notizie di pratiche epilatorie di vario tipo, è anche un fatto storico che l'ascella femminile priva di peli è stata "inventata" da una sagace campagna di marketing statunitense del Dopoguerra, introducendo di fatto il concetto allora sconosciuto di rasoio femminile. Anche la ceretta all'inguine era una rarità in Occidente per tutta la prima metà del Novecento. Ora è così diffusa e praticata che si stenta a crederlo.

Fateci caso: nei film dell'epoca d'oro del cinema italiano non capita di rado di vedere Gina Lollobrigida o Sofia Loren con peluria sotto le ascelle. All'epoca era del tutto normale che una donna, anche una star del cinema, li avesse. Sofia Lauren, addirittura, si presentò alla Mostra del Cinema di Venezia con uno splendido abito dall'ampio scollo e mise in mostra le ascelle non depilate. Dall'altra oggi abbiamo una Wonder Woman perfettamente glabra negli anni del primo conflitto mondiale, un puro anacronismo di fronte a cui molti hanno storto il naso. Anche la divina Kate Winslet aveva ceduto alla peluria per le scene di nudo del film che le valse l'Oscar, The Reader. Anzi, depilandosi da sempre era dovuta ricorrere a una sorta di "parrucca inguinale" per rinfoltire un po' la peluria in una zona tanto intima, come raccontava divertita nelle interviste con la stampa.

Ceretta? No grazie!

A lanciare una nuova ondata di consapevolezza da parte delle donne, dopo anni di battaglie underground su siti femministi e su Tumblr, è stata una fitness blogger statunitese di nome Morgan Mikenas. Un anno fa ha deciso di smettere di depilarsi, sentendo su di sé una pressione da parte della società ad apparire sempre perfettamente glabra. Sul suo profilo Instagram ha continuato a postare foto di allenamenti, pause di svago con il suo compagno e con i suoi animali e gli scatti di tutti i giorni. Ha smesso però di nascondere la crescita naturale della sua peluria, scatenandotante critiche ma anche molta ammirazione e un vero e proprio sentimento di emulazione tra le donne di tutto il mondo.

I media hanno reagito tra il scandalizzato e l'ironico, ma un crescente numero di giovani e giovanissime su Instagram ha seguito il suo esempio e il numero di foto di gambe e ascelle "al naturale" cresce sempre più. Non solo tra le comuni mortali: tra le vip di casa nostra anche Belen Rodriguez ha risposto piccata a chi la criticava per la peluria visibile sulle braccia, spiegando di non sentirsi a suo agio con i peli più visibili e scuri, ma di non voler rinunciare al look dorato che la peluria fine e bionda sulle braccia conferisce alle sudamericane.

Le testimonianza sono tantissime e non solo in forma fotografica. L'illustratrice Fran Meneses racconta spesso, attraverso i suoi disegni, come abbia imparato a poco a poco a sentirsi a suo agio con la versione naturale del suo corpo, finendo per preferire le sue gambe al naturale a quelle liscissime che si preoccupava di mantenere perfettamente depilare quando era ancora sedicenne.

E voi cosa ne pensate a riguardo? Certo, a un primo impatto le immagini di gambe e braccia femminili al naturale possono sembrare lontane dal nostro canone estetico, ma lo sarebbero anche quelle dei nostri corpi perfettamente glabri se le nostre bisononne o trisavore avessero potuto vederli. La ceretta è davvero così necessaria?