I 10 comandamenti: quali sono, il significato cristiano e nel corano

di Elisabetta Rossi

I Dieci comandamenti sono le leggi consegnate a Dio a Mosè sul monte Sinai. Nell'articolo vi spieghiamo cosa significano.

Indice

I Dieci comandamenti, le celebri tavole della legge rilasciate a Mosè da Dio sul monte Sinai, fanno parte della storia della religione cristiana ed ebraica. Contenuti in due pietre incise, rappresentano la base dell’Antico Testamento e le regole che dettano, hanno lo scopo di indicare agli uomini la strada verso la terra promessa, ovvero verso la salvezza eterna.

Sebbene il significato fondamentale dei Dieci comandamenti sia il medesimo nella fede cattolica e nelle altre confessioni, ci sono delle leggere differenze da tenere in considerazione, in particolare nel primo e secondo comandamento e nel decimo. In tal senso ortodossi, ebrei, evangelici e testimoni di Geova, inseriscono nel secondo comandamento il divieto di realizzare immagini raffiguranti Dio e di adorarle. Nel decimo professano il divieto di desiderare non solo la donna d’altri, ma anche le cose e gli animali appartenenti al prossimo.

Nella chiesa cattolica, invece, il divieto di creare e adorare immagini di Dio è presente nel primo comandamento e nel decimo c’è solo il divieto di desiderare la moglie d’altri al fine di valorizzare la donna, di attribuirle un’importanza maggiore rispetto al resto.

I Dieci comandamenti dunque possono essere considerati un patto, un’alleanza che Dio ha stretto con gli uomini. Non puntano a sottomettere le persone. Essi sono uno strumento di libertà, la luce grazie alla quale si può conoscere la retta via e ritrovarla nel momento in cui la si smarrisce a causa del peccato.

Come si dividono i Dieci comandamenti?

I Dieci comandamenti si dividono in due parti. La prima, che comprende tre leggi, riguarda il rapporto tra Dio e l’uomo. La seconda, invece, costituita dai restanti sette comandamenti, s’incentra sul rapporto tra l’uomo e i suoi simili.

Comandamenti cristiani

I comandamenti, conosciuti anche come Decalogo, contengono indicazioni fondamentali per vivere lontani dal peccato ed esprimere il proprio amore, la propria fedeltà a Dio. Ve li indichiamo qui di seguito con la relativa spiegazione:

  1. Io sono il Signore, Dio tuo. Non avrai altro Dio al di fuori di me: questo primo comandamento contiene il divieto al politeismo, a praticare la magia e l’idolatria.
  2. Non nominare il nome di Dio invano: questo secondo comandamento vieta di bestemmiare.
  3. Ricordati di santificare le feste: tale affermazione sta a significare che ogni cristiano la domenica deve recarsi a messa e pregare.
  4. Onora il padre e la madre: vuol dire che bisogna amare e portare rispetto ai propri genitori, a coloro che ci hanno dato la vita.
  5. Non uccidere: questo comandamento è piuttosto chiaro, significa che non si deve privare il prossimo della vita.
  6. Non commettere atti impuri: in base a quanto dice questo sesto comandamento, non si deve cedere agli istinti più carnali e peccaminosi.
  7. Non rubare: il settimo comandamento afferma che non ci si deve appropriare degli oggetti e delle proprietà altrui.
  8. Non dire falsa testimonianza: ossia non bisogna macchiarsi del peccato di false dichiarazioni, bisogna sempre dire la verità.
  9. Non desiderare la donna d’altri: questo comandamento vieta non solo di commettere adulterio ma anche di desiderare di compierlo perché attratti dalla moglie altrui.
  10. Non desiderare la roba d’altri: non bisogna desiderare le cose che appartengono al prossimo, in quanto tale desiderio porta a compiere azioni illecite per impossessarsi di esse.

Comandamenti peccato nel Corano

Il Corano conferma e protegge la parola di Dio e infatti in esso ritroviamo i Dieci comandamenti. Tuttavia gli atteggiamenti e i gesti condannati da Dio sono diversi rispetto a quelli indicati nella Bibbia. Ad esempio la Vita viene considerata un dono meraviglioso e come tale va goduta in pieno, nella pace, nell’armonia e nella condivisione. Ciò significa che bisogna essere pronti a dare alle persone la loro parte, senza però esagerare, in quanto Dio non ama la generosità eccessiva.

Sulla corruzione, il Corano sostiene che bisogna essere buoni con gli altri e fare il proprio dovere senza tentare di traviare il prossimo. Infine anche non avere fede nell’amore di Dio e nella sua misericordia è considerato un peccato.

A quest’ultimo è legato il concetto della pena da scontare simile a quello del cristianesimo e dell’ebraismo. Nel Corano si parla infatti dell’esistenza di un inferno e di un paradiso ai quali sono destinati gli uomini in virtù dei loro comportamenti liberi, basati sulle proprie scelte personali. Ciò significa che ogni persona può fare del bene o essere responsabile del male.

Gli uomini però conoscono la retta vita, la strada giusta alberga dentro di loro ma possono decidere di ignorarla. In base a ciò che scelgono di fare riceveranno salvezza o dannazione.

A cosa servono i dieci comandamenti?

I Dieci comandamenti forniscono agli uomini le indicazioni fondamentali per comportarsi correttamente e con giustizia nell'esistenza terrena, per avere cura del prossimo e rispetto di Dio al fine di accedere, al termine della vita, alla salvezza eterna.