Vitamine e integratori: pochi benefici e molti rischi

di Redazione Frasix

Un nuovo studio suggerisce che le vitamine e gli integratori non offrono veri benefici per la salute, ed anzi possono risultare dannosi.

Uno studio ha rivelato che alcune vitamine comuni, come lecompresse di vitamina C, non portano benefici, ed anzi è stato provato che alcuni tipi di pillole e integratori possono addirittura aumentare il rischio di morte. Per apportare il giusto equilibrio di vitamine e nutrienti, dunque, i ricercatori suggeriscono di variare la dieta mangiando la giusta quantità di frutta e verdure.

Lo studio è stato pubblicato nel Journal of the American College of Cardiology ed ha riunito ricercatori del St Michael Hospital e dell’Università di Toronto, che hanno passato in esame gli integratori assunti più comunemente, tra cui quelli contenenti vitamine A, B1, B2, B3 (niacina), B6, B9 (acido folico), C, D ed E. Nell’analisi sono stati inclusi anche i minerali, β-carotene, calcio, ferro, zinco, magnesio e selenio.

L’autore principale dello studio, il Dr. David Jenkins, ha commentato:

La nostra ricerca ha scoperto che se volete assumere complessi multivitaminici, vitamina D, calcio o Vitamina C, non c’è nessun danno, ma nemmeno ci sono vantaggi.

I risultati dello studio hanno infatti mostrato che queste sostanze, sebbene non dannose, non offrono alcun beneficio in quanto alla prevenzione di malattie cardiovascolari, infarti, ictus o morte prematura. Ancora, alcuni supplementi, tra cui la niacina (B3) e gli antiossidanti, sono risultati potenzialmente dannosi poiché hanno mostrato di aumentare, sebbene di poco, il rischio di morte per qualsiasi causa.

La niacina è spesso assunta per aiutare a controllare i livelli di colesterolo, mantenere la salute della pelle e diminuire il rischio di malattie cardiovascolari. Ma questa vitamina ha dimostrato di aumentare anche i livelli di zuccheri nel sangue, fenomeno pericoloso per chi soffra di diabete. Dunque chi assume niacina pensando di curare un problema, potrebbe ritrovarsi ad aumentare il rischio dell’insorgenza di un altro.

Quanto all’acido folico, i ricercatori hanno scoperto che ha alcuni effetti positivi, ed è capace di aiutare a ridurre il rischio di un infarto o un ictus.

Ci ha sorpreso scoprire che gli effetti positivi degli integratori più consumati dalla gente siano così pochi.

Questo il commento del Dr. David Jenkins alla rivista Science Daily. “Questi risultati suggeriscono che le persone dovrebbero avere piena consapevolezza degli integratori che consumano ed assicurarsi che siano adatti per le proprie carenze specifiche di vitamine o minerali riferite dai loro operatori sanitari”. Il consiglio del Dr Jenkins dunque, alla luce della mancanza di significativi dati positivi (fatta eccezione per quanto detto dell’acido folico) è questa:

La cosa più benefica è affidarsi ad una dieta sana per trarne la dose necessaria di vitamine e minerali.

Ed ha aggiunto: “Finora nessuna ricerca sugli integratori ci ha dimostrato che siano migliori di porzioni salutari di cibi di origine vegetale che abbiano subito poca trasformazione, come verdura, frutta e frutta secca”. Insomma, alla fine si torna sempre alle vecchie certezze: non esistono pasticche miracolose in risposta alle nostre carenze fisiologiche, e la risposta giusta sempre uno stile di vita ed alimentare sano e costante.