Come vedono il mondo i gatti?
di Redazione FrasixI gatti vedono in maniera diversa rispetto a noi uomini. In alcuni casi meglio in altri peggio. Cerchiamo di capire com’è allora guardare il mondo che ci circonda attraverso gli occhi degli amici felini.
I gatti, da buoni cacciatori, possiedono sensi molto sviluppati capaci di restituirgli un quadro molto più dettagliato dell’ambiente che li circonda di quello percepito dall’uomo, rispetto al quale vedono in maniera differente. Proprio alla vista i gatti devono molta parte della loro abilitá di predatori.
Innanzitutto, i felini domestici possono captare i movimenti più impercettibili anche con pochissima luce. Non è vero, però, che possono vedere nell’oscurità più completa, tuttavia sono in grado di distinguere gli stessi dettagli relativi al movimento o alla forma di un oggetto con un quinto della quantità di luce necessaria alla maggior parte degli animali e delle persone. La loro straordinaria visione notturna dipende dall'elevato numero di bastoncelli (le cellule utili in condizioni di scarsa luminosità) presenti nella retina, e da una particolare membrana riflettente (chiamata tappeto lucido) che ha la funzione di amplificare la luce e che consente loro di sfruttare al massimo anche quantità minime di essa.
A tale proposito, non è un caso che l’inglese Percy Shaw abbia chiamato la propria invenzione, le placchette catarifrangenti brevettate negli anni Trenta dello scorso secolo, cat’s eye. A ispirargli il nome fu infatti un gatto che si fermò all’improvviso sulla strada, mentre stava guidando in una notte nebbiosa, e i cui occhi brillarono di un giallo-verde intenso, riflettendo la luce catturata dalle pupille dilatate.
Il campo visivo dei gatti è di 200 gradi contro i 180 degli esseri umani. La posizione frontale dei loro grandi occhi gli garantisce una buona visione binoculare, grazie alla quale riescono a calcolare con precisione le distanze.
Se da una parte i gatti possono individuare un oggetto che si muove ad una distanza di 900 metri, devono avvicinarsi ad almeno 6 metri dall’oggetto in questione per scorgerlo in maniera nitida. I gatti hanno in generale difficoltà a mettere a fuoco qualcosa che si trova a meno di due metri da loro. Da ciò se ne deduce che, per quanto concerne l’acutezza visiva,sono meno dotati degli uomini, in grado di scorgere in modo ben definito un oggetto a una distanza quattro volte superiore.
Anchei colori sono percepiti dall’occhio felino molto più sbiaditi, e non vibranti come succede all’occhio dell’uomo. In passato gli studiosi ritenevano i gatti incapaci di vedere i colori. Oggi, in seguito a una serie di ricerche più approfondite svolte negli ultimi decenni, sappiamo che i gatti vedono almeno nelle gradazioni di verde e blu e nelle loro combinazioni. Questo perché i gatti possiedono solo i due tipi di coni sensibili ai due colori prima citati.