Cari genitori, ecco come sopravvivere alle notti insonni

di Redazione Frasix

Capita a tutti che, per qualsiasi motivo, un bambino di notte non voglia saperne di dormire. Ecco allora qualche consiglio per recuperare le forze e non cedere allo sconforto.

Indice

Uno degli aspetti che più spaventa i neogenitori è legato alla carenza di sonno. Coliche, primi dentini, una febbre o anche una predisposizione del bambino: sono tutti ingredienti che hanno come risultato una o più notti in bianco. Ecco alcuni consigli persopravvivere alla stanchezza e affrontare con un pizzico di energia in più questi giorni (e queste notti) difficili.

1 - Dividete i compiti

Spesso una neomamma carica su di sé le responsabilità del bimbo, della cura della casa, delle faccende. Accentrare in questo modo tutte queste attività è sbagliato, perché prima o poi la stanchezza dei risvegli notturni per allattare, cullare o cambiare il bambino vi sorprenderà. Inoltre, così facendo, escludete il papà: anche se lavora, è importante che venga coinvolto sia nelle attività legate al bimbo sia in quelle casalinghe. È importante che crei un rapporto con il figlio, vivendo momenti di intimità, magari facendogli il bagnetto o un massaggio (e intanto voi vi riposate) e che sia un valido alleato nella squadra, ma perché lo faccia, dovete dargliene l’opportunità. Quindi, coinvolgetelo!

2 - Imparate a dormire a comando

Se non siete tipe da riposini pomeridiano, all’inizio può essere difficile. Soprattutto se vi fate prendere dalla foga e, quando il piccolo dorme, fate tutto ciò che non riuscite a fare quando è sveglio: spesa, pulizie, riordino e la lista potrebbe continuare all’infinito. Fermatevi un attimo e, quando il vostro bimbo fa la nanna, accoccolatevi anche voi sotto una coperta e riposate: le prime volte, magari non dormirete, ma via via che la stanchezza aumenterà, crescerà anche la vostra capacità di dormire a comando!

3 - Parlate con qualcuno

Non dormire può essere stancante anche mentalmente: la frustrazione è tanta, e spesso l’ansia sale man a mano che scende la sera. Non abbiate paura di sfogarvi, parlatene con un’amica che magari ci è già passata: potrebbe avere qualche trucchetto per voi, o anche solo una parola di conforto.

4 - Non fate confronti

Se avete amiche con figli che dormono dieci ore per notte senza svegliarsi mai, non cedete alla disperazione. I confronti fra bambini, di qualsiasi età sono da evitare. Non pensate di essere state sfortunate: tenete fra le braccia il vostro bambino e, fidatevi, ogni mamma vive momenti difficili, se non è la nanna è lo svezzamento, oppure i dentini che danno fastidio o qualche capriccio in età avanzata. Non cedete al confronto, perché il suo unico effetto sarà quello di deprimervi e intristirvi, quando invece avete bisogno di una bella carica di energia e positività!

5 - Per ogni causa, c’è un rimedio

Anche se vi sembra difficile da credere, prima o poi tornerete a dormire! Il vostro bambino, se di notte si sveglia in lacrime, manifesta così un disagio. Preparate un piano d’azione, documentatevi, confrontatevi, ma poi fate vostro solo ciò che sentite d’istinto esser giusto per voi e per il vostro bambino (e il suo papà, perché ricordate il punto 1? Dovete coinvolgerlo, quindi anche nello studio delle soluzioni ricordate di chiedere il suo parere!). Se ha le coliche, potete provare a seguire un corso di massaggio neonatale e, ogni sera dopo il bagnetto, massaggiargli il pancino. Se sono i dentini a innervosirlo, provate una crema apposita o informatevi sulle collana d’ambra. Se invece pensate che sia utile introdurre un rito del sonno, studiate con il papà dei gesti da compiere che si adattino alla vostra vita famigliare. Prima o poi troverete il giusto equilibrio e, con piccoli passi avanti, il periodo delle notti insonni passerà!

6 – Non abbiate fretta

Di notte il tempo passa più lento, e nel silenzio della casa stare in piedi a passeggiare pochi minuti può sembrare un tempo eterno. Non abbiate fretta: quando finalmente il vostro bambino si è addormentato, non correte a metterlo nel lettino, per poi ritornarvene a dormire. Aspettate ancora dieci minuti, di modo da essere certe che sia davvero profondamente addormentato: un gesto anticipato potrebbe rovinare tutto il lavoro precedente.

7 – State calme

Anche se è più facile a dirsi che a farsi e, soprattutto, anche se non c’è niente che faccia arrabbiare qualcuno quanto sentirsi dire di stare calmo, respirate e cercate di non innervosirvi. Un bambino sente le emozioni e reagisce di conseguenza. Più calme sarete, prima lo tranquillizzerete. Ricordate che se piange è perché qualcosa non va: consolatelo, dimostrategli affetto e canticchiate qualcosa per lui a bassa voce. Pian piano troverete il giusto rimedio che tranquillizza il vostro bimbo e anche voi vi sentirete più sicure e meno in ansia.

Voi, genitori assonnati, avete altri consigli da dare a chi, come voi, ormai fa le 4 del mattino non in discoteca, ma in cucina, provando a riaddormentare il figlio? Condividete le vostre esperienze!