Vaccini in gravidanza: quando e quali fare

di Redazione Frasix

Alcuni vaccini sono molto importanti da eseguire durante la gravidanza, altri invece sono sconsigliati ed è importante conoscere le linee guida che li riguardano per sapere quali fare e quali evitare.

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Conoscere le linee guida sui vaccini in gravidanza è molto importante per capire quali sono i più raccomandati e quali invece andrebbero evitati, salvo diverse indicazioni del medico. In generale le donne incinte si devono vaccinare sia contro la pertosse che l'influenza mentre per quanto riguarda la rosolia bisogna prima verificare se si è o meno immuni. Il motivo per cui è importante farlo è impedire ai patogeni di creare problemi allo sviluppo fisiologico intrauterino delsistema immunitario fetale.

Scopriamo quindi tutto ciò che c'è da sapere sui vaccini in gravidanza, sui possibili rischi e sulle tempistiche consigliate per eseguire quelli raccomandati:

Quali vaccini fare in gravidanza

Rosolia, influenza e pertosse sono i tre vaccini raccomandati in gravidanza anche se, nel caso della rosolia, bisogna verificare se la gestante non sia immune. Scopriamo nello specifico in cosa consistono queste vaccinazioni e perché vanno fatte.

Vaccinazione antinfluenzale

La vaccinazione antinfluenzale a virus inattivato è raccomandata alle gestanti perché durante i 9 mesi il loro sistema immunitario è particolarmente alterato e quindi le possibilità di ammalarsi sono più elevate, per non parlare delle complicanze che un'eventuale influenza potrebbe comportare in gravidanza.

Complicanze che possono indurre, per esempio, parti prematuri, una crescita intrauterina del feto insufficiente, lo sviluppo di cardiopatie congenite - sebbene su quest'ultimo punto gli esperti siano indecisi - difetti del tubo neurale, labbro leporino. Fra l'altro immunizzando la mamma, anche il bambino ha più anticorpi, aspetto da non trascurare dato che nei primi 6 mesi di vita non può essere sottoposto a vaccini.

Vaccino contro la rosolia

La rosolia è una malattia pericolosa soprattutto se contratta in gravidanza, e in particolare nel primo trimestre, perché può provocare diverse complicazioni come malformazioni del feto e aborti spontanei. Per capire se si è o meno immuni bisogna effettuare il Rubeo test prima della gravidanza, attraverso il quale si monitora la presenza di anticorpi contro il Rubivirus responsabile.

Se l'esito è negativo, bisogna effettuare la profilassi, ma almeno un mese prima di rimanere incinte. Ecco perché è importante eseguire il Rubeo Test prima di un'eventuale gravidanza. Nei casi in cui, però, la donna sia già in dolce attesa, il vaccino può essere somministrato dopo il parto, mentre la donna è ancora in ospedale.

Vaccino contro la pertosse

La pertosse è una malattia insidiosa e contagiosa che, come primi sintomi, provoca raffreddore, tosse notturna, raucedine, tosse. E nei bambini piccoli risulta particolarmente pericolosa, soprattutto se hanno meno di un anno, dato che a questa età possono presentarsi complicazioni serie e addirittura danni permanenti. Tra le complicazioni si ricordano emorragie dal naso, otite, broncopolmonite, encefalopatie.

Non a caso la vaccinazione contro la pertosse è raccomandata per le donne gravide, perché protegge il neonato da un eventuale contagio, visto che il bambino non può essere vaccinato, ma tramite la mamma viene protetto dagli anticorpi che attraversano la placenta. In questo caso però la madre viene sottoposta a un vaccino inattivato.

Quando fare i vaccini

La vaccinazione contro la pertosse andrebbe eseguita tra la 28esima e la 32esima settimana di gravidanza. Quella anti-influenzale può essere eseguita durante qualunque trimestre ma è meglio eseguirla nei primi mesi in modo da evitare i rischi di contagio. Il vaccino contro la rosolia andrebbe invece eseguito almeno un mese prima di rimanere incinta in forma inattivata.

Vaccini da non fare in gravidanza

Vaccini per il morbillo, la varicella e la rosolia non sono solitamente consigliati durante la gravidanza ma come abbiamo visto, quello contro la rosolia può essere eseguito un mese prima se proprio necessario e in forma attenuata. Se però la gravidanza è già in corso, meglio evitarlo e rimandarlo al momento successivo al parto.

Per quanto riguarda la varicella, anche in questo caso bisogna valutare attentamente se è il caso di effettuare o meno il vaccino, tenendo presente che la malattia in linea di massima non è pericolosa per il feto se la gestante la contrae in gravidanza.

Infine il morbillo, altro vaccino sconsigliato in gravidanza sebbene contrarre questa malattia nel corso dei 9 mesi sia pericoloso anche per il feto. Quindi ogni caso va valutato a sé.

Rischi di ogni vaccino

Ogni vaccino a seconda della tipologia può comportare rischi diversi, scopriamo quali sono i principali a seconda della vaccinazione:

  • l'anti-influenzale in via generale non è pericoloso ma secondo alcuni studiosi il sistema immunitario della gestante, di per sé indebolito, può essere compromesso dal vaccino, con rischio di complicazioni più elevato nelle donne che lo effettuano. Tuttavia la maggior parte dei medici concordano nel ritenere questo vaccino molto utile e inoffensivo;
  • il vaccino contro la rosolia può causare febbre, ingrossamento dei linfonodi sul collo, irritazione della pelle, a volte ma di rado dolori alle articolazioni dopo 1-3 settimane dalla somministrazione. Si tratta in ogni caso di disturbi transitori e raramente si presentano reazioni allergiche. Tuttavia il vaccino non va eseguito in gravidanza perché in questo caso può comportare rischi per il feto;
  • il vaccino anti-pertosse non comporta particolari rischi perché contiene esclusivamente frammenti del batterio della pertosse, la Bordetella pertussis.