Aforismi sulle grigliate e i picnic estivi

Mi piace la leggerezza del picnic, forse perché quando ero piccola amavo Mary Poppins, che nel secondo capitolo del primo libro da cui è tratto il film porta i bambini a fare merenda e trova il parco chiuso; ma c’è un madonnaro col gessetto che gli disegna il parco e loro entrano. Ecco, io amo fare le merende al parco o anche in casa, fingo che un tappeto sia un prato.

La vita è un picnic su un precipizio.

Il fatto stesso di non potere fare conti precisi sull'ora in cui si mangerà, di consumare il cibo man mano che viene pronto, un piatto alla volta (perché se aspettate di avere tutto cotto a puntino, i primi piatti si raffredderanno e diventeranno immangiabili), contribuisce a rendere vivace, allegra e spensierata l'atmosfera che si crea attorno al barbecue.

Difficile resistere al fascino primordiale della griglia. E di ciò che sulla griglia – brace di barbecue o camino, poco importa – si cuoce da migliaia, milioni di anni.

In estate, non c'è niente da fare, scatta la corsa alla brace. Basta avere un balcone, una riga di prato, una portafinestra. Però tocca tenere saldamente a mente una cosa: la quantità di tempo che ci vuole per grigliare una braciola. Cioè l'eternità.

Potremmo pensare qualcosa di démodé. Un cestino di vimini ed una tovaglia. All’ombra. Stesi sull’erba. A mangiarci a piccoli morsi.

È il principio del picnic. Le cose si gustano meglio all'aperto. E se è una cosa proibita, tanto meglio.

E adesso qualche trucco per un perfetto picnic. Per una vostra maggiore comodità, portate con voi un cuscino, anche come eventuale piano di appoggio. E a tal proposito, vi risulterà molto comodo, avere dietro, una tavola o un vassoio da infilare sotto il plaid o il lenzuolo da pic-nic. In questo modo avrete una sorta di tavolo «nascosto» comodo per appoggiare acqua o altri liquidi, soprattutto se vi trovate su terreni irregolari o pieni di buche.

Adoro i picnic in famiglia fuori porta, l’unica seccatura sono tutte quelle briciole sullo zerbino.

Col barbecue, la preparazione del cibo tende a cambiare genere. Se la nostra storia alimentare ha posto la donna al centro della cucina domestica, la grigliata e lo spiedo sono per definizione un affare di maschi.

La famiglia D’Antoni era alla ricerca del posto ideale per fare un picnic. Una consuetudine smentita solo dalle domeniche piovose o troppo fredde.

Per la cottura alla brace gli elementi fondamentali sono due: un buon barbecue e delle ottime materie prime.

In teoria il picnic dovrebbe corrispondere a un morigerato spiluccare all'aria aperta. Nulla di più falso. Negli anni, la pratica dei picnic ha assunto caratteri di vera e propria esibizione di gourmandise pret-à-porter.

Certe donne non lo ammettono ma la vita è come una grigliata mista. Può essere meravigliosa, ma senza la salsiccia manca qualcosa.

Il tè per gli inglesi è un vero picnic a casa.

È il piacere di stare insieme in modo inconsueto che fa scattare la molla [del picnic], non la fame o la sete; è la speranza che, accanto al fuoco improvvisato con gli sterpi che si spegne sempre, nasca quella confidenza così difficile da raggiungere in condizioni di normalità.

I ritorni di fiamma servono solo per le grigliate.

Speriamo che, il giorno in cui gli insetti assumeranno il comando del mondo, ricordino con gratitudine che li abbiamo ospitati in tutti i nostri picnic.

La griglia sostituisce il fuori al dentro, lo spazio aperto alla casa. Sostituisce l’uomo cacciatore alla donna che addomestica il cibo e lo prepara in cucina.

Un minuto di silenzio per le verdure grigliate, sempre presenti nei barbecue ma mai cagate da nessuno.

L'importante nelle grigliate è la compagnia.

Cucinare all'aperto può essere un'esperienza esaltante e una buona occasione per vivere in semplicità momenti piacevoli con gli amici. Basta disporre di un terrazzo o di un giardino sui quali non si affaccino finestre o balconi di vicini facili ai risentimenti: il profumino (e anche il fumo) di una grigliata è appetitoso solamente per chi sa di poterne godere anche il gusto.

Tra sacchi di carbonella, tavolette accendi-facile, quotidiani appallottolati, pinze, forchettoni e vassoi in bilico su tavolini improvvisati, chi troviamo al posto di comando? L’uomo, inevitabilmente.