Poesie estive: versi che celebrano il caldo e la natura
di Elisabetta RossiLa letteratura ci ha regalato meravigliosi versi dedicati all'estate per raccontare la stagione nei suoi molteplici aspetti. Nell'articolo abbiamo raccolto i più intensi.
L’estate con i suoi colori e profumi è la protagonista indiscussa di svariate poesie scritte da autori che si sono lasciati incantare e conquistare dai mille dettagli della stagione più attesa dell’anno. Un periodo dedito al relax, al divertimento, a una natura che si colora, al mare, alle passeggiate assolate e a tramonti così belli da mozzare il fiato.
Non solo, l’estate ha offerto anche l’occasione ad alcuni poeti per riflettere su alcuni aspetti della vita, per rendere i mesi caldi la rappresentazione di uno stato d’animo malinconico o dedito alla leggerezza. Nelle loro parole hanno racchiuso ogni aspetto della stagione, raccontando anche le sensazioni suscitate da un temporale estivo.
Molti di questi versi sono entrati a far parte del nostro immaginario collettivo anche grazie alla scuola e spesso risalgono nella nostra memoria per descrivere un paesaggio tipicamente estivo, di quelli fatti di prati verdeggianti e cielo terso. In questo articolo abbiamo voluto raccogliere le liriche più belle.
Poesie estive da dedicare agli amanti di questa stagione
Se sei alla ricerca di poesie sull’estate per descrivere le tue foto, raccontare alcuni momenti delle tue vacanze o per dedicarle agli amanti di questa stagione, qui di seguito trovi raccolti i versi più belli.
Cesare PaveseÈ riapparsa la donna dagli occhi socchiusi e dal corpo raccolto, camminando per strada. Ha guardato diritto tendendo la mano, nell’immobile strada. Ogni cosa è riemersa. Nell’ímmobile luce dei giorno lontano s’è spezzato il ricordo.
Hermann HesseImprovvisamente fu piena estate. I campi verdi di grano, cresciuti e riempiti nelle lunghe settimane di piogge, cominciavano a imbiancarsi, in ogni campo il papavero lampeggiava col suo rosso smagliante.
Arthur RimbaudNelle azzurre sere d’estate, me ne andrò per i sentieri, graffiato dagli steli, sfiorando l’erba nuova: trasognato, ne sentirò la frescura sotto i piedi, e lascerò che il vento mi bagni la testa nuda. Non parlerò, non penserò a niente: ma l’amore infinito mi salirà nell’anima, e andrò lontano, molto lontano, come uno zingaro.
Umberto SabaDalla stanza vicina ascolto care voci nel letto dove il sonno accolgo. Per l’aperta finestra un lume brilla, lontano, in cima al colle, chi sa dove. Qui ti stringo al mio cuore, amore mio, morto a me da infiniti anni oramai.
Giovanni PascoliGuardi chi passa nella grande estate: la bicicletta tinnula, il gran carro tondo di fieno, bimbi, uccelli, il frate curvo, il ramarro.
Francis ThompsonL’estate ha toccato con le labbra il seno della nuda terra. E ha lasciato il segno rosso di un papavero.
Vincenzo CardarelliDistesa estate, stagione dei densi climi dei grandi mattini, dell’alba senza rumore – ci si risveglia come in un acquario – dei giorni identici, astrali, stagione la meno dolente d’oscuramenti e di crisi.
Giuseppe UngarettiQuando su ci si butta lei, Si fa d’un triste colore di rosa Il bel fogliame. Strugge forre, beve fiumi, Macina scogli, splende, È furia che s’ostina, è l’implacabile, Sparge spazio, acceca mete, È l’estate e nei secoli Con i suoi occhi calcinanti Va della terra spogliando lo scheletro.
Giosuè CarducciCominciano agli ultimi di giugno, nelle splendide mattinate; cominciano ad accordare in lirica monotonia le voci argute e squillanti.
Giovanni PascoliLe cavallette sole sorridono in mezzo alla gramigna gialla; i moscerini danzano nel sole trema uno stelo sotto una farfalla.
Ada NegriNei mesi estivi il solleone rende i muri così abbaglianti che a fissarli vien sonno: tende gialle e rosse si abbassano sui negozi; il nastro di cielo che s’allunga fra due strisce parallele di tetti è una lamina di metallo rovente. Dolce è non far niente, accucciati sulle pietre roventi, respirando il caldo.
Salvatore QuasimodoO conchiglia marina, figlia della pietra e del mare biancheggiante, tu meravigli la mente dei fanciulli.
Hermann HesseLa stanca estate china il capo specchia nell’acqua il suo biondo volto. Erro stanco e impolverato nell’ombra del viale.
Emily DickinsonSono più miti le mattine e più scure diventano le noci e le bacche hanno un viso più rotondo. La rosa non è più nella città. L’acero indossa una sciarpa più gaia. La campagna una gonna scarlatta, Ed anch’io, per non essere antiquata, mi metterò un gioiello.
Federico Garcia LorcaL’acqua della fonte suona il suo tamburo d’argento. Gli alberi tessono il vento e i fiori lo tingono di profumo. Una ragnatela immensa fa della luna una stella.
I versi dedicati all’estate sono ricchi di belle emozioni e spesso sono capaci di portarci indietro nel tempo, facendoci ricordare i giorni dell’infanzia o i momenti trascorsi con chi amiamo in riva al mare o in una località vacanziera. Sono parole che restano facilmente impresse nel cuore e che raccontano le tante sfaccettature della stagione.