Cent'anni di solitudine è considerata una delle opere più rappresentative della letteratura del Novecento. Nell'articolo abbiamo raccolto le citazioni più belle sul tempo contenute nel libro.
Cent’anni di solitudine è considerata l’opera più importante dello scrittore colombiano Gabriel García Márquez, insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1982. Il romanzo, realizzato in 18 mesi, è inoltre ritenuto il più significativo del Novecento.
La storia narra le vicende della famiglia Buendía attraverso sette generazioni, a partire dal capostipite José Arcadio che fonda la città di Macondo. Dalla sua nascita alla sua distruzione passano 100 anni. Periodo che corrisponde, più o meno, alla costituzione della Colombia risalente al 1830 e alla depressione post-bananiera avvenuta nel 1930.
Ciò che accomuna le vite dei protagonisti è un’esistenza fatta di isolamento e arretratezza, ovvero di solitudine, e del dono della chiaroveggenza, che rende il confine tra vivi e morti estremamente labile. Lo stile di Gabriel García Márquez appartiene al realismo magico, una narrazione nella quale la realtà s’incrocia e fonde alla fantasia. Ci troviamo quindi davanti a un mondo arcano e misterioso che conserva sempre un’impronta realistica.
Un altro elemento da sottolineare è l’uso da parte dell’autore colombiano di una scrittura a tratti lirica e densa di classicismi e a tratti rigorosa e formale. L’opera è anche ricca di prolessi, ovvero avvenimenti drammatici vengono anticipati. I destini dei membri della famiglia Buendía si susseguono l’uno dopo l’altro fagocitati dalla storia.
L’opera, fin dalla prima edizione, ha riscontrato un grande successo di pubblico, arrivando ad essere tradotta in ben 37 lingue e a vendere oltre venti milioni di copie.
Le frasi sul tempo più interessanti di Cent’anni di solitudine
Cent’anni di solitudine è un’opera visionaria, avvolta dal misticismo che permette anche di conoscere aspetti della cultura colombiana. Qui di seguito abbiamo raccolto le citazioni più interessanti sul tempo in essa contenute.
Gabriel Garcia MarquezLa ricerca delle cose perdute è intorpidita dai gesti consuetudinari, ed è per questo che costa tanta fatica trovarle.
Gabriel Garcia MarquezIl segreto per invecchiare bene è aver fatto un patto di onestà con la solitudine.
Gabriel Garcia MarquezNessuno dovrebbe conoscerne il significato fino a quando non avranno raggiunto i cento anni.
Dietrich BonhoefferIl venerdì santo e la Pasqua hanno questo di liberatorio, che il pensiero viene distolto dal destino personale, e portato molto al di là, fino al senso ultimo della vita, della sofferenza, del corso degli eventi, e che ci è dato di concepire una grande speranza.
Gabriel Garcia MarquezHa piovuto per quattro anni, undici mesi e due giorni. C'erano tempi di pioviggine in cui tutti indossavano le vesti pontificie e truccavano una faccia da convalescente per festeggiare lo scampo, ma presto si abituarono a interpretare le pause come annunci di una recrudescenza.
Gabriel Garcia MarquezFu piuttosto un sordo sentimento di rabbia che a poco a poco si dissolse in una delusione solitaria e passiva, simile a quella che aveva provato nei tempi in cui era rassegnato a vivere senza donna.
Gabriel Garcia MarquezChe strani sono gli uomini, passano la vita a combattere contro i preti e regalano libri di preghiere.
Gabriel Garcia MarquezPer più di dieci giorni, non rividero il sole. La terra diventò molle e umida, come cenere vulcanica, e la vegetazione fu sempre più insidiosa e si fecero sempre più lontani i trilli degli uccelli e lo schiamazzo delle scimmie, e il mondo diventò triste per sempre.
Gabriel Garcia MarquezLa vita le si esauriva nel ricamo del sudario. Si sarebbe detto che ricamava durante il giorno per disfare il lavoro di notte, e non con la speranza di sconfiggere in quel modo la solitudine, ma tutto al contrario, per sostenerla.
Gabriel Garcia MarquezSi disselciava il cielo con tempeste di strepito, e il nord mandava uragani che sguarnirono tetti e sfondarono pareti, e sradicarono le ultime ceppate delle piantagioni.
Gabriel Garcia MarquezIn un attimo ha scoperto i graffi, i lividi, le contusioni, le ulcere e le cicatrici che più di mezzo secolo di vita quotidiana le aveva lasciato, e ha scoperto che queste devastazioni non gli destavano nemmeno un sentimento di pietà. Quindi fece un ultimo sforzo per cercare nel suo cuore il luogo in cui i suoi affetti erano marciti, e non riuscì a trovarlo.
Gabriel Garcia MarquezErano le ultime cose che rimanevano di un passato il cui annichilamento non si consumava, perché continuava ad annichilarsi indefinitivamente, consumandosi dentro di sé stesso, terminandosi in ogni minuto ma senza terminare di terminarsi mai.
Gabriel Garcia MarquezMa la nuova scoperta che il tempo bastava per far tutto senza che fosse necessario rinunciare ai bordelli, gli diede la forza di tornare nella stanza di Melquìades.
Gabriel Garcia MarquezLa necessità di sentirsi triste si andava trasformando in lei in un vizio a mano a mano che la devastavano gli anni. Si umanizzò nella solitudine.
Gabriel Garcia MarquezIl colonnello Aureliano Buendìa grattò per parecchie ore, cercando di romperla, la dura crosta della sua solitudine.
Gabriel Garcia MarquezNella scuola semidistrutta dove aveva provato per la prima volta la sicurezza del potere, a pochi metri dalla stanza dove aveva conosciuto l'incertezza dell'amore, Arcadio trovò il ridicolo formalismo della morte.
Cen’anni di solitudine è un’interpretazione metaforica e riuscita della storia colombiana in cui è presente il racconto di diversi miti e leggende appartenenti alla cultura di questo popolo. Se ancora non hai letto il libro, ti consigliamo di farlo al più presto.