L'introspezione di Svevo: citazioni da La Coscienza di Zeno

di Elisabetta Rossi

La coscienza di Zeno è l'opera più rappresentativa di Italo Svevo. Nell'articolo abbiamo raccolto le citazioni più interessanti tratte dal libro.

Indice

La coscienza di Zeno, libro scritto da Italo Svevo, viene pubblicato nel 1923 a spese dell’autore. All’inizio ignorato, raggiunge il successo grazie all’interesse dimostrato da James Joyce, che invia l’opera ad alcuni importanti critici, e da Eugenio Montale.

Il romanzo è una sorta di autobiografia che l’autore immagina scritta da Zeno Cosini su volontà del suo psicanalista che deve guarirlo dal vizio del fumo. È suddiviso in 8 capitoli, dove tra un salto temporale e l’altro, il protagonista racconta alcuni episodi della sua vita tra cui la morte del padre, con il quale aveva sempre avuto un rapporto conflittuale, i suoi fallimentari tentativi di smettere di fumare e il matrimonio con Augusta, una donna concreta e pratica che gli regala un’unione felice seppur minata dai suoi tormenti. L’opera termina con la decisione di Zeno di abbandonare la cura in quanto si ritiene guarito.

Italo Svevo sceglie di raccontare la vicenda in prima persona, quindi con un narratore interno, e, a discapito dei romanzi tradizionali, non segue una successione temporale lineare. Vengono infatti narrati episodi e avvenimenti accaduti in momenti diversi della vita di Zeno. Abbiamo quindi un confronto tra presente e passato, tramite il quale sono espressi sentimenti, giudizi e ricordi.

Zeno Cosini è un inetto, un uomo incapace di stare al mondo, diretta rappresentazione della società del suo tempo destinata all’annientamento totale.

Le frasi de La coscienza di Zeno da condividere

Per celebrare La coscienza di Zeno e l’importanza che ha rivestito nella nostra letteratura, abbiamo raccolto qui di seguito le citazioni più belle del libro.

Il tempo, per me, non è quella cosa impensabile che non s’arresta mai. Da me, solo da me, ritorna. - Italo Svevo
La malattia è una convinzione ed io nacqui con quella convinzione. - Italo Svevo
È un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente. - Italo Svevo
È proprio la religione vera quella che non occorre professare ad alta voce per averne il conforto di cui qualche volta – raramente – non si può fare a meno. - Italo Svevo
Alla sua tomba come a tutte quelle su cui piansi, il mio dolore fu dedicato anche a quella parte di me stesso che vi era sepolta. - Italo Svevo
Le lacrime non sono espresse dal dolore, ma dalla sua storia. - Italo Svevo
Tanti a questo mondo apprendono soltanto ascoltando se stessi o almeno non sanno apprendere ascoltando gli altri. - Italo Svevo
La stonatura è la via all’unisono. - Italo Svevo

La coscienza di Zeno è un lungo monologo interiore del protagonista che ci mette al corrente di alcuni fatti della sua vita. La sua narrazione però non può essere ritenuta attendibile in quanto frutto di valutazioni soggettive. È dunque un’opera interessante, non priva di un certo umorismo, che ci pone di fronte alle elucubrazioni di un uomo ricco ma incapace di vivere.