Il nome della rosa è uno dei libri più conosciuti di Umberto Eco. Nell'articolo abbiamo raccolto le citazioni migliori tratte dall'opera.
Il nome della rosa è uno dei libri più celebri di Umberto Eco, un giallo a sfondo storico, ambientato in piena epoca medievale.
Pubblicato da Bompiani nel 1980, riceve in seguito svariati riconoscimenti tra i quali spicca il Premio Strega, il più prestigioso in Italia, nel 1981. Nel 1999 è stato anche selezionato per i 100 libri del secolo dal quotidiano francese Le Monde mentre nel 2009, il quotidiano inglese The Guardian, lo ha inserito nella lista dei 1000 romanzi che si dovrebbero leggere.
La storia è ambientata nel 1327 all’interno di un’ignota abbazia benedettina dove si consumano una serie di delitti attribuiti, per le mentalità chiuse dei monaci, a fatti demoniaci. Degli omicidi vengono poi accusati una donna, ritenuta una strega, Salvatore, un monaco ritardato che parla una strana lingua, e Fra’ Remigio. I tre vengono dichiarati eretici e condannati al rogo.
La tematica alla base dell’opera è il bisogno e la ricerca della conoscenza in nome della quale si deve essere disposti ad andare contro alle chiuse mentalità medievali che ritenevano ogni aspetto della vita legato alla religione. Spingersi oltre la fede, significava all’epoca, essere ritenuto un peccatore e un eretico. Non a caso, il colpevole vero dei delitti, è il bibliotecario Jorge emblema della società del tempo, la cui cecità è la metafora di una fede assoluta che non ammette compromessi.
Il libro è inoltre una denuncia contro la Chiesa corrotta dalla ricchezza che si contrappone alla realtà dei poveri, costretti a vivere in condizioni di estremo disagio.
Le citazioni migliori de Il nome della rosa
Per celebrare Il nome della rosa e il suo autore, abbiamo raccolto qui di seguito le citazioni più interessanti e coinvolgenti che ti faranno riflettere su quanto le menti ottuse possano recare danno alle persone.
Umberto EcoCome dice Boezio, nulla è più fugace della forma esteriore, che appassisce e muta come i fiori di campo all'apparire dell'autunno; e che senso avrebbe dire dell'abate Abbone che ebbe l'occhio severo e le guance pallide quando ormai lui e coloro che lo attorniavano sono polvere e della polvere il loro corpo ha ormai il grigiore mortifero (solo l'animo, lo voglia Iddio, risplendendo di una luce che non si spegnerà mai più)?
Umberto EcoLascia parlare il tuo cuore, interroga i volti, non ascoltare le lingue.
Umberto EcoLa bellezza del cosmo è data non solo dalla unità nella varietà, ma anche dalla varietà nell'unità.
Umberto EcoTutte le eresie sono bandiera di una realtà dell'esclusione. Gratta l'eresia, troverai l'emarginato. Ogni battaglia contro l'eresia vuole solamente questo: che l'emarginato rimanga tale.
Umberto EcoC'è una lussuria del dolore, come c'è una lussuria dell'adorazione e persino una lussuria dell'umiltà.
Umberto EcoEbbi l'impressione che Guglielmo non fosse affatto interessato alla verità, che altro non è che l'adeguazione fra la cosa e l'intelletto. Egli invece si divertiva a immaginare quanti più possibili fosse possibile.
Umberto EcoI libri non sono fatti per crederci, ma per essere sottoposti a indagine. Di fronte a un libro non dobbiamo chiederci cosa dica ma cosa vuole dire.
Umberto EcoIl bene di un libro sta nell'essere letto. Un libro è fatto di segni che parlano di altri segni, i quali a loro volta parlano delle cose. Senza un occhio che lo legga, un libro reca segni che non producono concetti, e quindi è muto.
Umberto EcoAnche una guerra santa è una guerra. Per questo forse non dovrebbero esserci guerre sante.
Umberto EcoLa giustizia non è mossa dalla fretta… e quella di Dio ha secoli a disposizione.
Umberto EcoPensa un fiume, denso e maestoso, che corre per miglia e miglia entro argini robusti, e tu sai dove sia il fiume, dove l'argine, dove la terra ferma. A un certo punto il fiume, per stanchezza, perché ha corso per troppo tempo e troppo spazio, perché si avvicina il mare, che annulla in sé tutti i fiumi, non sa più cosa sia.
Umberto EcoPer non apparire sciocco dopo, rinuncio ad apparire astuto ora. Lasciami pensare sino a domani, almeno.
Umberto EcoPer non apparire sciocco dopo, rinuncio ad apparire astuto ora. Lasciami pensare sino a domani, almeno.
Umberto EcoTutte le eresie sono bandiera di una realtà dell'esclusione. Gratta l'eresia, troverai l'emarginato. Ogni battaglia contro l'eresia vuole solamente questo: che l'emarginato rimanga tale.
Umberto EcoE benché certamente il primo uomo fosse stato così accorto da chiamare, nella sua lingua edenica, ogni cosa e animale secondo la sua natura, ciò non toglie che egli non esercitasse una sorta di diritto sovrano nell'immaginare il nome che a suo giudizio meglio corrispondesse a quella natura.
Umberto EcoAvevo sempre creduto che la logica fosse un’arma universale e mi accorgevo ora di come la sua validità dipendesse dal modo in cui la si usava. D’altra parte, mi ero reso conto che la logica poteva servire a molto a condizione di entrarci dentro e poi di uscirne.
Il nome della rosa è un libro dai molteplici piani di lettura, ricco di riferimenti e citazioni ad altre opere come La divina commedia. È infine anche avvolto da una profonda impronta esoterica che spinge a vedere la storia come una riflessione filosofica sul senso e sul valore della verità da un punto di vista laico.