Adriano Celentano

E sulla tavola le fotografie dei nostri giorni ribelli. Sono un ricordo impigliato fra i capelli.

Questa è la storia di uno di noi anche lui nato per caso in via Gluck in una casa, fuori città. Gente tranquilla, che lavorava là dove c'era l'erba ora c'è una città e quella casa in mezzo al verde ormai dove sarà.

Chiudi gli occhi è un tempo barbarico. Cade il cielo a fiocchi e un vento gelido intorno la città sospesa. È quasi deserta.

Ma non lo vedi che c'è uno spazio così grande che dura il tempo di un istante. C'è tutto e niente è andato perso.

Con 24000 baci felici corrono le ore un giorno splendido perché ogni secondo bacio te.

Fermo in piedi, fra il vento e un traffico non mi vedi, i passanti ci nascondono. Poi davanti a me col tuo sorriso di sempre.

La tua bellezza qui è la sola cosa certa però prendi le utopie durano un palpito mentre le bugie cambiano d'abito. Ancora mi confonde questa calma apparente, dimmi che cosa abbiamo scelto veramente ma dai.