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Vorrei vederti vestita di niente, scriverti addosso che sei mia per sempre.

Nella notte brilli anche da cento passi. Io mi incazzo e ridi ma con gli occhi bassi.

E non lo chiedere a nessuno a meno che non sia me e non lo chiederò a nessuno a meno che non sia te. Sì, perché non c'era nessuno, c'eravamo io e te. Siamo sempre da soli come nelle canzoni.

Con te ho imparato il termine mancarsi, perdersi davvero senza ritrovarsi.

Ciò che è a terra ormai non può cadere.

Amare me, difficile come amare chi se ne va via. In questo mare da infinite onde.

Ora da chi ti farai prestare il cuore per amare qualcun altro.

T’ho fatto da ombrello, adesso che il tempo s’è fatto più bello non ti servirò.

È un mondo fatto per due, come le confezioni dello yogurt.

Per tutte le cose che non so dire mentirò. Che certe parole non sanno uscire, forse no.

Vorrei farti cento cose ma non so da dove iniziare… ti vorrei iniziare.

Non ci pensavo su nemmeno un attimo a fare a meno di te, l'amore con i finestrini chiusi I corpi fra i sedili confusi, farlo fingendo di essere due sconosciuti.

Ha un fascino più forte tutto ciò che può finire.

Tu c'hai l'anima pura e i piedi freddi, io ho la pelle dura e poca cura dei difetti che ti vanno stretti.

Come una stella ho imparato a stare solo.

Volare è un cielo aperto. A chi mi chiede “i soldi fanno la felicità?” Eh certo!

Mi perdo dentro l’iride degli occhi più belli che abbia mai visto.

Quando smetterai di perderti dai. Chiama me.

Volare inteso come staccarsi da terra, ma non solo. Puoi vincere una guerra, ma non solo Volare è guardare su e non giù da un terrazzo.

Volare è nonostante il vuoto.