Cesare Pavese
Le frasi più belle di Cesare Pavese
Cesare PaveseQuale mondo giaccia al di là di questo mare non so, ma ogni mare ha un'altra riva, e arriverò.
Cesare PaveseSi è spezzato il ricordo. La stretta angosciosa della mano leggera ha riacceso i colori e l’estate e i tepori sotto il vivido cielo.
Cesare PaveseÈ riapparsa la donna dagli occhi socchiusi e dal corpo raccolto, camminando per strada. Ha guardato diritto tendendo la mano, nell’immobile strada. Ogni cosa è riemersa. Nell’ímmobile luce dei giorno lontano s’è spezzato il ricordo.
Cesare PaveseÈ una luna da vigna. Da bambino credevo che i grappoli d’uva li faccia e li maturi la luna. Non so, – disse l’amico – Per me è sempre la stessa.
Cesare PaveseÈ bello svegliarsi e non farsi illusioni. Ci si sente liberi e responsabili. Una forza tremenda è in noi, la libertà. Si può toccare l’innocenza. Si è disposti a soffrire.
Cesare PaveseLo stupore è la molla di ogni scoperta. Infatti, esso è commozione davanti all’irrazionale.
Cesare PaveseIn quelle estati che hanno ormai nel ricordo un colore unico, sonnecchiano istanti che una sensazione o una parola riaccendono improvvisi, e subito comincia lo smarrimento della distanza, l’incredulità di ritrovare tanta gioia in un tempo scomparso e quasi abolito.
Cesare PaveseCamminiamo una sera sul fianco di un colle, in silenzio. Nell’ombra del tardo crepuscolo mio cugino è un gigante vestito di bianco, che si muove pacato, abbronzato nel volto, taciturno.
Cesare PaveseUna vigna che sale sul dorso di un colle fino a incedersi nel cielo, è una vista familiare, eppure le cortine dei filari semplici e profonde appaiono una porta magica.
Cesare PaveseNei paesi novembre è un bel mese dell’anno: c’è le foglie colore di terra e le nebbie al mattino, poi c’è il sole che rompe le nebbie.
Cesare PaveseNon ci si libera di una cosa evitandola, ma soltanto attraversandola.
Cesare PaveseÈ una gioia vedere tanti rami verdissimi nel vento e tanti fiori prepotenti, sboccianti, è una gran gioia perché nel sangue pure è primavera.
Cesare PaveseE mentre andavo rimuginavo che non c’è niente di più bello di una vigna ben zappata, ben legata, con le foglie giuste e quell’odore della terra cotta dal sole d’agosto.