Diodato

E mi perdo nel vortice di ogni tua folle passione tra i profumi dei fiori che posi qui dentro di me.

E me ne vado in giro senza parlare, senza un posto a cui arrivare. Consumo le mie scarpe e forse le mie scarpe sanno bene dove andare.

Sai, questa vita mi confonde. Coi suoi baci e le sue onde sbatte forte su di me.

Ma tu ora dove sei? Dimmi dove sei che oggi ti porto via.

E qualche volta sei rimasto solo perché gli altri non potevano, non potevano restarti accanto.

Non ti voglio fare male, non ti voglio fare male ma no non ti amo più, non ti voglio più.

Non può andare sempre tutto alla grande che ci sono momenti in cui le domande a cui non troverai mai una risposta forse è meglio non farsele.

Sembrava evidente che non c'era più niente da fare ma tu amavi insistere col tuo accanimento morale.

E non ne voglio fare a meno oramai di quel bellissimo rumore che fai.

Non ho più nemmeno voglia di fare l’amore con te.

Quello che manca davvero di te non te lo so spiegare ma spero sia la stessa cosa che manca anche a te di me.

E faccio finta di non ricordare e faccio finta di dimenticare ma capisco che per quanto io fugga torno sempre a te.

Quello che mi manca di te è quella voce che fai quando giochi a fare la bambina.

E lo so non dovrei farmi trovare senza un ombrello anche se ho capito che per quanto io fugga torno sempre a te.

Vita che ogni giorno mi divori. Mi seduci e mi abbandoni nelle stanze di un hotel.

E nuoteremo con il cuore in gola fino all'orizzonte perché in fondo noi, in quell'orizzonte, ci crediamo ancora.

Ah, che vita meravigliosa. Questa vita dolorosa, seducente e miracolosa.

Non ho più nemmeno voglia di farmi toccare da te.

E ora lo vedi con il tempo tutto sembra avere un senso, anche il nostro ritornare.

Vediamo se questo tempo ci rincuora, se questa estate ci consola.