Giovanni Boccaccio
Le frasi più belle di Giovanni Boccaccio
Giovanni BoccaccioE abbi questo per certo, che colei sola è casta, la quale o non fu mai da alcuno pregata, o se pregò, non fu esaudita.
Giovanni BoccaccioIo voglio avanti uomo che abbia bisogno di ricchezza che ricchezza che abbia bisogno d'uomo.
Giovanni BoccaccioNella noia tanto rifrigerio già mi porsero i piacevoli ragionamenti d’alcuno amico e le sue laudevoli consolazioni, che io porto fermissima opinione per quelle essere avenuto che io non sia morto.
Giovanni BoccaccioGià erano gli anni della fruttifera incarnazione del Figliuolo di Dio al numero pervenuti di milletrecentoquarantotto, quando nella egregia città di Fiorenza, oltre a ogn’altra italica bellissima, pervenne la mortifera pestilenza.
Giovanni BoccaccioEgli è il vero che io ho amato e amo Guiscardo, e quanto io viverò, che sarà poco, l’amerò.
Giovanni BoccaccioEsse dentro a' dilicati petti, temendo e vergognando, tengono l'amorose fiamme nascose, le quali quanto più di forza abbian che le palesi coloro il sanno che l'hanno provate.
Giovanni BoccaccioAlcuni, al mio giudicio, valorose donne, sono li quali più che l'altre genti si credon sapere, e sanno meno: e per questo non solamente a' consigli degli uomini, ma ancora contra la natura delle cose presummono d'opporre il senno loro; della quale presunzione già grandissimi mali sono avvenuti ed alcun bene non se ne vide già mai.
Giovanni BoccaccioCol malanno possa egli essere oggimai, se tu dèi stare al fracidume delle parole d'un mercatantuzzo di feccia d'asino, che venutici di contado ed usciti delle troiate vestiti di romagnuolo, con le calze a campanile e con la penna in culo, come egli hanno tre soldi, vogliono le figliuole de' gentili uomini e delle buone donne per moglie.
Giovanni BoccaccioRaguarda tra tutti i tuoi nobili uomini ed esamina la lor virtù, i lor costumi e le loro maniere, e d’altra parte quelle di Guiscardo raguarda: se tu vorrai senza animosità giudicare, tu dirai lui nobilissimo e questi tuoi nobili tutti esser villani.
Giovanni BoccaccioSpesse volte avviene che l'arte è dall'arte schernita, e per ciò è poco senno il dilettarsi di schernire altrui.
Giovanni BoccaccioIo intendo di raccontare cento novelle, o favole o parabole o istorie che dire le vogliamo, raccontate in diece giorni da una onesta brigata di sette donne e di tre giovani nel pistilenzioso tempo della passata mortalitá fatta, ed alcune canzonette dalle predette donne cantate al lor diletto.
Giovanni BoccaccioGli uomini sono delle femine capo e senza l’ordine loro rade volte riesce alcuna nostra opera a laudevole fine.
Giovanni BoccaccioTra le quali cittadette n'è una chiamata Ravello, nella quale, come che oggi v'abbia di ricchi uomini, ve n'ebbe già uno il quale fu ricchissimo, chiamato Landolfo Rufolo; al quale non bastando la sua ricchezza, disiderando di raddoppiarla, venne presso che fatto di perder con tutta quella se stesso.
Giovanni BoccaccioCredesi che la marina da Reggio a Gaeta sia quasi la piú dilettevole parte d'Italia; nella quale assai presso a Salerno è una costa sopra il mare riguardante, la quale gli abitanti chiamano la Costa d'Amalfi, piena di piccole città, di giardini e di fontane e d'uomini ricchi e procaccianti in atto di mercatantía sì come alcuni altri.