Gabriele D’Annunzio
Le frasi più belle di Gabriele D’Annunzio
Gabriele D’AnnunzioSu la docile sabbia il vento scrive con le penne dell’ala; e in sua favella parlano i segni per le bianche rive.
Gabriele D’AnnunzioBisogna conservare ad ogni costo intiera la libertà, fin nell'ebrezza. La regola dell'uomo d'intelletto, eccola: 'Habere, non haberi'.
Gabriele D’AnnunzioPer l’amor che rimane e a la vita resiste, nulla è più dolce e triste de le cose lontane.
Gabriele D’AnnunzioRiaccendere un amore è come riaccendere una sigaretta. Il tabacco s'invelenisce; l'amore, anche.
Gabriele D’AnnunzioScrivere è per me il bisogno di rivelarmi, il bisogno di risonare, non dissimile dal bisogno di respirare, di palpitare, di camminare incontro all'ignoto nelle vie della terra.
Gabriele D’AnnunzioIl falso e il vero son le foglie alterne d’un ramoscello: il savio non discerne l’una dall’altra, l’un dall’altro lato.
Gabriele D’AnnunzioQuanto più la cosa da un uom posseduta suscita nelli altri l'invidia e la brama, tanto più l'uomo ne gode e n'è superbo.
Gabriele D’AnnunzioColui il quale molto ha sofferto è men sapiente di colui il quale molto ha gioito.
Gabriele D’AnnunzioUn’oscura tristezza è in fondo a tutte le felicità umane, come alla foce di tutti i fiumi è l’acqua amara.
Gabriele D’AnnunzioCiascuna anima umana contiene in sé una data quantità di forza sensitiva da spendere in un amore.
Gabriele D’AnnunzioSettembre, andiamo. È tempo di migrare. Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare.
Gabriele D’AnnunzioLa passione in tutto. Desidero le più lievi cose perdutamente, come le più grandi. Non ho mai tregua.
Gabriele D’AnnunzioFinché dura l'amore, l'asse del mondo è stabilito in un solo essere e la vita è chiusa in un cerchio angusto.
Gabriele D’AnnunzioMeteore lucide rigavano l’aria immobile, con la discesa lievissima e tacita d’una goccia d’acqua su una lastra di diamante.
Gabriele D’AnnunzioPerché l'uomo ha nella sua natura questa orribile facoltà di godere con maggiore acutezza quando è consapevole di nuocere alla creatura da cui prende il godimento?