Jonathan Coe
Le frasi più belle di Jonathan Coe
Jonathan CoeQuando perdi qualcuno e questo qualcuno ti manca, tu soffri perché la persona assente si è trasformata in un essere immaginario: irreale. Ma il tuo desiderio di lei non è immaginario. Così è a quello che devi aggrapparti: al desiderio. Perché è reale.
Jonathan CoePerò lo sento che questa storia lentamente, ma senza scampo, comincia a dissolversi nella confusa menzogna della memoria. È per questo che l’ho scritta, anche se, facendolo, so bene che non ho ottenuto altro che di falsificarla in un modo diverso, più artistico. Serve a qualcosa scrivere delle storie? Me lo domando spesso. Mi domando se l'esperienza possa veramente essere distillata e ridotta a pochi momenti straordinari, forse sei o sette, che ci vengono concessi in una vita intera: e per di più ogni tentativo di scoprire un nesso tra di loro è futile. E mi domando se ci sono momenti nella vita che non soltanto “varrebbe la pena spendere mondi interi per acquistarli”, ma sono anche così pieni di emozione che si dilatano, diventano attimi senza tempo.
Jonathan CoeAvremmo voluto, avremmo dovuto, avremmo potuto. Le parole più dolorose del linguaggio.
Jonathan CoeMichael si svegliò bruscamente, mise a fuoco i suoi occhi assonnati e si trovò di fronte a una faccia che avrebbe fatto sobbalzare dal terrore anche un uomo più coraggioso. Scavata, deforme e dall'aria malsana, lasciava immediatamente indovinare uno spirito rozzo, una intelligenza tarda e, cosa da far davvero gelare il sangue nelle vene, un'assoluta obliquità. Era una faccia da cui il male aveva cancellato ogni traccia d'amore, di compassione, ogni vestigia di quei sentimenti più dolci, insomma, in assenza dei quali non c'è personalità che possa chiudere il cerchio della propria umanità. In essa veniva spontaneo ravvisare un che di folle. Era una faccia su cui si leggeva uno scarno tremendo messaggio: lasciate ogni speranza voi che la guardate. Abbandonate ogni pensiero di salvezza, ogni progetto di fuga. Da me non aspettatevi nulla. Con un brivido di disgusto Michael spense il televisore e il presidente Bush sparì dallo schermo.
Jonathan CoeNon ricordava nessun litigio, nessuna infedeltà, solo una sorta di muta distanza che si spalancava tra loro, un’improvvisa, sgomenta consapevolezza che, chissà come, senza che nessuno dei due se ne accorgesse, erano diventati degli estranei.
Jonathan CoeSentivo l'incombere di uno di quei momenti decisivi che ti cambiano la vita: una di quelle svolte in cui o afferri l'opportunità fugace che ti si presenta o la guardi inerme scivolare via dalle tue mani e ritornare nel nulla. Dunque sapevo, a parte il resto, che dovevo continuare a parlare, anche se non avevo più molto da dire.
Jonathan CoeL’umanità si è sbizzarrita nell'escogitare nuovi modi per evitare di parlarsi.
Jonathan Coe“Il linguaggio è un traditore, un agente segreto doppiogiochista che scivola inavvertito tra un confine e l’altro nel cuore della notte. È una pesante nevicata su un paese straniero, che nasconde le forme e i contorni della realtà sotto un manto di nebuloso biancore. È un cane azzoppato, che non riesce mai a eseguire correttamente gli esercizi richiesti. È un biscotto allo zenzero che, lasciato a inzupparsi per troppo tempo nel tè dei nostri auspici, si sbriciola, si dissolve, diventa niente. È un continente perduto.”
Jonathan CoeIl linguaggio è un traditore, un agente segreto doppiogiochista che scivola inavvertito tra un confine e l’altro nel cuore della notte.
Jonathan Coe“Il tuo tipo di pioggia preferito?” disse Thea. Ricordo che aveva la fronte aggrottata, mentre rifletteva su queste parole, poi annunciò: “Be’, a me piace la pioggia prima che cada”. Rebecca sorrise della trovata, ma io (in modo molto pedante, suppongo) dissi: “Però prima che cada non è proprio pioggia, tesoro”. […] “Certo che non esiste una cosa così,” disse. “È proprio per questo che è la mia preferita. Qualcosa può ben farti felice, no? Anche se non è reale.”
Jonathan CoeAlla gente piace arrabbiarsi e la maggior parte delle volte qualsiasi scusa è buona. Mi dispiace per loro, ma molte persone… non hanno molto dalla vita. Emotivamente, dico. Forse il loro matrimonio si è esaurito, o il loro lavoro si è trasformato in un’abitudine, ma il fatto è che si sono inariditi, hanno smesso di provare emozioni. E non si può vivere senza emozioni, vero? Anche la rabbia è meglio di niente. Comunque ti dà una scossa.
Jonathan CoeBenjamin ebbe una visione: vide che lui era soltanto una persona, e la sua famiglia era soltanto una famiglia, tra milioni di persone e milioni di famiglie in tutto il paese, tutti seduti davanti alla televisione, tutti a guardare quei due comici, a Birmingham e Manchester e Liverpool e Bristol e Durham e Portsmouth e Newcastle e Glasgow e Brighton e Sheffield e Cardiff e Stirling e Oxford e Carlisle e in ogni altro posto, e tutti a ridere, tutti a ridere della stessa battuta, e sentì un incredibile senso di... unione, era l'unica definizione che gli venne in mente, il senso che l'intera nazione era, brevemente, fugacemente unita nel divino atto del ridere.