Kirk Douglas

Sono stato in quasi tutto il mondo ma l'Italia è il mio posto preferito. [...] I miei ricordi più belli sono a Roma, quando lavoravo con Dino De Laurentiis, ho amato tanto quel periodo. La gente, la musica... Se potessi viaggiare ancora, il primo posto dove andrei sarebbe Roma.

Marlon Brando era strano. Penso avesse grossi problemi con se stesso. È triste che tanti attori arrivino a un punto in cui non amano se stessi. Era un gran personaggio, ho bei ricordi di lui.

Ho scritto una poesia per mio figlio Michael che comincia con "Am I a good father?", e un'altra per il mio povero figlio Eric che è morto. È stata una tragedia, ma la vita è così. A un certo punto non si può più proteggere i figli.

Se vuoi conoscere un uomo puoi sapere un sacco di cose terribili guardando chi si è sposato.

Io ero considerato un pazzo, ma essere pazzi rende la vita interessante.

Ho perdonato Michael con una risata quando mi disse che ero troppo vecchio per il film che stava producendo, "Qualcuno volò sul nido del cuculo" e diede la parte al bravissimo Jack Nicholson.

Ai giovani che mi vengono a trovare per qualche tesi su Hollywood, dico di non pensare mai al box office e ricordo loro che i film definiti non commerciali dai mogul del mio tempo, sono entrati nella storia del cinema.

Naturalmente amo la mia professione. Così come ai bambini piace giocare a cowboy e indiani, in un certo senso quando reciti continui a giocare.

Quando diventi una star non sei tu a cambiare, ma chi ti sta attorno.

Il segreto della mia longevità? Interessarsi al prossimo. Così non ti annoi, e non annoi gli altri.

Amatemi o odiatemi, ma non siate indifferenti.

I miei figli non hanno mai avuto i vantaggi che avevo io: sono nato povero.

La fama ha molto a che fare con il talento, ma soprattutto con la fortuna.

Ho fatto novanta film, molti brutti, tanti belli. È stato bello lavorare. Sono stato Spartaco, sono stato un assassino, sono stato Van Gogh, sono stato così tante persone. Tutta la vita a recitare altre parti. Finalmente adesso ritrovo me stesso.

Il mio nome è Kirk Douglas, facile da pronunciare, niente stranezze: oggi tutti hanno nomi che non so nemmeno pronunciare, tutti strani!

Per raggiungere un obiettivo devi essere abbastanza coraggioso da fallire.

Devi avere un certo stile di vita per affrontare le diversità.

Avevo un'insegnante al liceo che mi ha inculcato l'amore per la poesia, mi ha incoraggiato a prendere la penna e a scrivere quando mi succedevano cose che mi emozionavano. Da allora non ho mai smesso.

Nella mia lunga vita non ho mai perso l'umorismo. Quando la salute mi ha reso difficile poter parlare... cosa può fare un attore quando gli viene tolta la voce? ... ho proposto a tutti i miei amici produttori un ritorno al cinema muto.

L'industria del cinema non esiste più: oggi è tutto in televisione. Voglio dire, grande schermo e sala buia stanno per scomparire, con effetti inevitabili sul prodotto stesso. E poi non conosco più nessuno.