Marcel Proust

A partire da una certa età, i nostri ricordi sono così intrecciati fra di loro che la cosa cui pensiamo, il libro che leggiamo non hanno quasi più importanza. Abbiamo messo dovunque un po' di noi stessi, tutto è fecondo, tutto è pericoloso, e possiamo fare scoperte altrettanto importanti nelle Pensées di Pascal quanto nella pubblicità di una saponetta.

Le attrattive della donna che passa sono generalmente in rapporto diretto con la rapidità del passaggio.

Forse l'immobilità delle cose intorno a noi è loro imposta dalla nostra certezza che sono esse e non altre, dall'immobilità del nostro pensiero nei loro confronti.

La felicità è benefica per il corpo, ma è il dolore che sviluppa i poteri della mente.

Non vi sono che due classi di esseri: i magnanimi e gli altri.

Del resto non mi ingannavo affatto; il rimedio specifico per guarire un evento infelice (i tre quarti degli eventi lo sono) è prendere una decisione.

Uno dei poteri della gelosia, consiste nel rivelarci quanto la realtà dei fatti esterni e i sentimenti dell'anima siano qualcosa di ignoto che si presta a molte supposizioni.

Alcuni ricordi sono come amici comuni, sanno come fare riconciliazioni.

Le due massime cause d'errore nei nostri rapporti con un'altra persona sono di aver buon cuore, oppure, quell'altra persona, amarla.

L’amicizia è una simulazione.

Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi.

Per entrare in noi, un essere è obbligato a prendere la forma, a piegarsi alla cornice del tempo.

Una persona non muore subito per noi, ma resta immersa in una specie di aura di vita che non ha nulla di una reale immortalità ma che fa sì che essa continui a occupare i nostri pensieri proprio come quando era viva. È come in viaggio.

Citando un verso isolato se ne moltiplica la forza attrattiva.

Per raffigurarsi una situazione sconosciuta, l'immaginazione prende in prestito elementi conosciuti e per questo non se la raffigura. Ma la sensibilità, anche la più fisica, riceve, come la traccia del fulmine, la firma originale e a lungo indelebile dell'evento nuovo.

Calma non può esserci nell’amore, perché quel che si è ottenuto è sempre e solo un nuovo punto di partenza per desiderare di più.

L'intelligenza può compiere agevolmente qualsiasi azione, purché non sottoposta al reale.

L'idea che da tempo ci siamo fatti di una persona ci tappa occhi e orecchie.

Certo, solo col pensiero si posseggono le cose e non si possiede un quadro perché lo si ha nella stanza da pranzo se non lo si sa comprendere, né un paese perché vi si risieda senza neppure guardarlo.

Il nostro io è costituito dalla sovrapposizione delle nostre condizioni successive. Ma questa sovrapposizione non è immutabile come la stratificazione di una montagna. Avvengono continuamente stravolgimenti che fanno affiorare in superficie strati più antichi.