Melvin Udall

La gente che parla per metafore dovrebbe farmi uno shampoo allo scroto.

Io non capisco questo posto mi hanno fatto comprare un abito nuovo e tu sei entrata con una specie di vestaglia, non capisco.

Be' io lavoro sempre, quindi non deve mai, dico mai, interrompermi, ok? Neanche se c'è un incendio; neanche se dovesse sentire un tonfo provenire da casa mia e una settimana dopo venisse fuori una puzza che può essere solo quella di un cadavere in decomposizione.

Qui siamo a New York: se ce la fai qui, ce la puoi fare ovunque.

Mi fai venire voglia di essere un uomo migliore.

Fai disonore alla depressione.

Nel microsecondo in cui qualcuno si accorge di avere bisogno di te, minaccia di andarsene.

Dove le hanno insegnato a parlare così? A Panama City, in un bar? "Marinero un pochito de pumpa-pumpa"!. Oppure è in fuga e ha strappato l'ultimo sorso al suo whiskey? Vada a vendere pazzie altrove, qui siamo già al completo.

Noi viviamo e moriamo e le ruote della giostra continuano a girare.

Amico mio se questo potesse bastarmi sarei l'uomo più felice del mondo.