Pinguini Tattici Nucleari

E scusa se ti dico certe cose ma a qualcuno devo dirle e l'unico qualcuno che conosco sei tu.

Voglio quello che tu non mi mostri, i tuoi demoni e tutti i i tuoi mostri.

Nel cuore hai solamente foto di paesaggi e non c'è posto per le tue foto con me.

Siamo la fine del mondo di domenica mattina. Siamo una cena a lume di candela fra due taniche di benzina.

Vorrei nuotare ma tu hai prosciugato i mari. Vorrei volare via ma tu m'hai tagliato le ali.

Siam figure losche, facciam male alle mosche. Togliamoci la maschera alla Scooby Doo.

Tu eri per me la bestia più feroce che si riesce a domare solamente sottovoce.

Tu eri per me il pezzo del Tetris longilineo. Quello che lo aspetti una vita ma finalmente quando arriva ti risolve tutto.

E siamo solo mostri con una grande paura di trovare un bambino sotto al letto.

In auto dormi ed io non riesco a non guardarti. Sei bella da schiantarsi, da sfiorare il guard rail.

Irene, questa sera la faccia te la strapperei via così faresti paura al mondo ma resteresti sempre mia.

Perché sei stata l'estate migliore della mia vita, è la verità. Sembrava La Storia Infinita e forse era solo la felicità.

Non ti porto sulla spiaggia, noi siam destinati a cose grandi. Andiamo sulla luna in autostop. Ho bussato sopra quei tuoi occhi blu. Ti giuro che fino a che tu non apri, io ti aspetterò.

Il futuro che ti potevo dare, l'ho barattato per i vinili che ho in soffitta.

Sulle tue gambe ho letto il senso della vita. Dimentica la Bibbia o le pagine di Freud. È meglio se restiamo amici come prima ma poi facciam mattina per parlare di noi.

Irene non fidarti mai dei testi delle mie canzoni. Soprattutto di quelle da parafrasare che sono le peggiori.

Con le tue ossa che hai dimenticato qui, faccio uno scacciapensieri e sulla porta lo metterò. Mi avvertirà quando il ricordo che ho di te cerca di entrare ed io non aprirò.

I tuoi "piuttosto", i tuoi "abbastanza", non fermeranno certo il vulcano che erutta sopra il mio viso scoperto.

Noi siamo giovani wannabe (oh-oh oh-oh). Ti dedico le autostrade che portano al mare.

E siamo sempre un po’ fuori luogo ma sorridenti. Come un assolo di chitarra in radio in questo fottutissimo 2020.