Dire noi ed intendere io è una delle offese più raffinate.
Il compito attuale dell’arte è di introdurre caos nell’ordine.
Scrivere una poesia dopo Auschwitz è un atto di barbarie.
L’amore è la capacità di avvertire il simile nel dissimile.
La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta.
Quel che temiamo più di ogni cosa, ha una proterva tendenza a succedere realmente.
Il tutto è il falso.