Mi trattavi male, però mi volevi bene. Mi davi le pappine in testa però poi mi facevi le carezzine per addormentarmi. Ti inventavi le filastrocche solo per me, mio fratellone adorato. E poi all’improvviso non c’eri più.
Perché non stai un attimino zitto e ascolti?
Com’è bello parlare con te, me l’ero scordato. ‘Fanculo va.
Mamma, dove sei? Quando vieni? Mamma, lo sapevi che la zia ha buttato via il giacchettino che diceva non era suo?