Yosh Whale

Ho sentito cicale parlare d'amore. Il cemento bagnato di mare, i balconi con vele e timoni.

Ho provato a guardare nei riflessi del sole dd ho trovato nella tua voce solo un mucchio di inutili parole.

Non sentirmi, vivo poco, spesso di notte scrivo molto.

Alternando vita d'altra parte sai non ricordo più che nome hai.

Vivere dall'altra parte sai, sommerso in mezzo ai nostri guai.

Sputami in lacrime sui solchi del tempo.

Compreremo vestiti più grandi per uscire la sera. Spenderemo di più per bere qualcosa.

Sogno un mare sempre calmo. Scatto una foto che non salvo. Sogno una notte infinita.

Cambio pelle, lo faccio ogni giorno. Brucia il sole sui tetti del mondo.

Alberi, rime d'autunno ma ora noi salici, seduti in centro piangendo cemento.

Sopportami, disegnami al muro e poi cancellami.

Se vuoi camminare fai pure ma piano. Ho il fiatone da quando respiri il mio fiato.

Piove acqua e fuoco su di me. Nuoto in un mare di cenere, cerco grani di salsedine. Forse un po' di sole fra le nuvole.

C’ero anch’io con i tuoi amici a ballare sulla spiaggia nell’estate che è finita e adesso tra i palazzi son rimasto solo.

Seduto con le spalle attaccate ad un muro con i cani a mezzogiorno adesso per la strada io sto con loro.

Vicino al mare bagno le onde con delle lacrime e un po' di sudore.

Se volessi restare io lo farei. Lo dici e non lo fai mai.

Ora è buio, il sole cala. Il mare ha smesso di bruciare. Ora tutto si trasforma. Nei miei occhi ho due nuvole di fumo.

Poi saremo immortali, vita da animali, corpi con le ali.

Dipingimi di nero le punte delle dita, così al buio posso colorare il vuoto in me che ti somiglia e poi ho fatto un buco fra le nuvole sporcando il cielo un po' di cenere.