Non mi rimane che rassegnarmi a morire. Alleverò dunque tranquillamente una prole.
D’improvviso è alto sulle macerie il limpido stupore dell’immensità.
Giugno. Oscillo al canto d’una strada come una lucciola Mi morirà questa notte?
Su un oceano di scampanelli repentina galleggia un’altra mattina.