Il dolore non è altro che la sorpresa di non conoscerci.
Lascio a te queste impronte sulla terra tenere dolci, che si possa dire: qui è passata una gemma o una tempesta, una donna che avida di dire disse cose notturne e delicate.
L’alba si è fatta profumo di rose. Rosa di maggio, abbarbicata sul muro vetusto; affresco di vita corroso dagli scherni del tempo.
Vorrei essere te, così violenta, così aspra d’amore, così accesa di vene di bellezza e così castigata.