Vorrei renderti visita nei tuoi regni longinqui o tu che sempre fida ritorni alla mia stanza dai cieli, luna.
Esaminare dunque, e poi avanti; esamino, al futuro, il futuro e rido con Dante nel sereno che non si turba mai.
Leggeri ormai sono i sogni.
È per te che la gioia dei paesi. Liberamente va imitando I tuoi semplici atti; e per te questa terra non è che un mite minuto satellite che ben sa dove si dirige.